Chi vuole vendere in maniera continuativa e professionale prodotti on line deve possedere gli stessi requisiti degli altri commercianti.

E-commerce: consigli per acquisti

  Nuove Tecnologie  

Nel nostro Paese la vendita on line è disciplinata in Italia dall’art. 21 del Decreto legislativo n. 114 del 31 marzo 1998.

Tali requisiti non sono richiesti al privato che può vendere direttamente beni personali: tuttavia, anche per lui scatta l’obbligo di regolarizzare la posizione dal momento in cui quel tipo di vendita diventa un’attività primaria.

Per un e-commerce sicuro occorre seguire alcune regole fondamentali.

Verificare la presenza on line di informazioni relative all’organizzazione della società di vendita (numero di telefono fisso o domicilio fisico), del numero di partita Iva della società e dell’iscrizione alla Camera di Commercio (sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile scoprire se la ditta esiste), numero di iscrizione delle società finanziarie e di intermediazione all’Ufficio Italiano Cambi.

Per quanto riguarda i pagamenti on line si possono utilizzare vari tipi di carte: di credito, di debito, prepagate ricaricabili, revolving (dividono la spesa su più mesi) e di credito a scalare). Mai mostrare carta e pin ad estranei.

Non rispondere a e-mail che avvisano che la banca ha momentaneamente il sito offline e per effettuare operazioni urgenti occorre utilizzare quest’altro sito”.

Ritirare sempre gli scontrini degli avvenuti pagamenti con carta di credito e, se non li si conserva, stracciarli.

Verificare che nell’url del sito di shopping compaia la lettera “s” dopo “http” e che, in basso a destra, vi sia un lucchetto giallo: entrambi sono garanzia di sicurezza. Attivare il servizio Sms dell’avvenuto uso della carta.

Disconoscere acquisti truffaldini entro e non oltre i sessanta giorni.

Giovanni Scotti

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