Nelle vie di tutta la città, nelle chiese, in luoghi pubblici vengono esposti veri e propri gioielli della tradizione e dell´arte partenopea

Napoli: città del presepe

  In viaggio tra gusto e cultura  

Napoli, situata in uno scenario reputato tra i più celebrati e incantevoli al mondo, quasi al centro dell´omonimo golfo, tra il Vesuvio e l´area vulcanica dei Campi Flegrei, è una città da visitare in qualsiasi stagione: palazzi, chiese, strade, antiche fortezze, castelli in mezzo al mare, grotte naturali, musei fanno del capoluogo campano una tappa indimenticabile per ogni viaggiatore.

Il suo centro storico, ricco di numerose testimonianze architettoniche, artistiche ed archeologiche, dovute alle stratificazioni succedutesi dal periodo greco-romano fino ai nostri giorni, è inserito nella lista dei siti dichiarati patrimonio dell´umanità dall´Unesco. Il centro storico corrisponde al primo insediamento di Neapolis (V secolo a.C.) città nuova, così chiamata per differenziarla dalla città vecchia, Palepolis o Partenope, che sorgeva nella zona di Pizzofalcone. L´impianto urbanistico di Neapolis aveva una struttura a scacchiera formata da tre grandi strade orientate da est a ovest, dette decumani: il Decumano Superiore (via Sapienza, via Pisanelli, via Anticaglia, ecc.), il Decumano maggiore (via Tribunali), il Decumano inferiore (via B. Croce, via S. Biagio ei Librai, ecc.) intersecate da una serie di strade di collegamento tra nord e sud chiamate cardines.

Il centro storico di Napoli è particolarmente interessante nel periodo natalizio, quando il presepe diventa protagonista nella zona di San Gregorio Armeno. Istituito da San Francesco d’Assisi, il presepe è divenuto uno dei simboli più autentici della città partenopea: all’inizio veniva allestito solo nelle Chiese e considerato un simbolo religioso (dal 1025, ad esempio, viene regolarmente allestito nella Chiesa di Santa Maria), a partire dal Settecento il presepe è diventato una decorazione immancabile nelle case dell’aristocrazia napoletana e successivamente è entrato in tutte le case, evolvendosi non solo come forma d’arte ma anche come mezzo di rappresentazione caricaturale della realtà.

Il presepe napoletano, infatti, è una realtà a se stante nell’universo presepiale in quanto unisce elementi sacri con elementi profani: non è più solo un presepe rievocativo della scena della natività e dei personaggi biblici, ma è anche uno strumento descrittivo della realtà, passata e presente, con il continuo inserimento di nuovi elementi e di figure dello spettacolo, della politica e dello sport.

Passeggiando lungo i Decumani di Napoli, quindi, non si può non percorrere Via San Gregorio Armeno a Spaccanapoli, la strada che ospita centinaia di botteghe e laboratori artigiani di arte presepiale ed è conosciuta anche come Via dei Pastori. L’antica e storica via congiunge, perpendicolarmente, due decumani, il Maggiore e l’Inferiore. Venendo da via Duomo - uno degli antichi cardini della città, che prende il nome dall´imponente Cattedrale, dove avviene il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro - vi si può arrivare attraverso il Decumano Maggiore, percorrendo via dei Tribunali, oppure il Decumano Inferiore, percorrendo via San Biagio dei Librai - così denominata perché un tempo era la strada delle botteghe dei librai ed oggi degli orafi.

La via San Gregorio Armeno e le botteghe, naturalmente, possono essere visitate tutto l’anno: molte sono sempre aperte e vi si possono ammirare, con calma, gli artigiani a lavoro e i loro manufatti, vere e proprie opere d´arte. L’attività è artigianale, le famiglie si tramandano il mestiere da intere generazioni. Nel periodo natalizio, la via diventa molto congestionata, si aggiungono altre botteghe, bancarelle e negozietti temporanei, posti anche dentro ai cortili, dietro agli altissimi portoni, per cui l’offerta si amplifica notevolmente, come, del resto, l’afflusso dei turisti.

La tappa è obbligatoria per tutti, per chi vuole iniziare la costruzione del presepe o anche solo per ampliarlo – è di buon augurio ogni anno aggiungere un nuovo elemento - o per chi vuole solo curiosare, comunque catturato da tutto quanto viene esposto. Le botteghe sono piene di statuine di ogni foggia e colore, da quelle piccolissime di 2 o 3 centimetri a quelle più grandi fino a 30 centimetri. Se non bastano gli scaffali, gli angeli possono volare appesi a nastri colorati.

Qui si trova tutto il materiale necessario per il presepe. Si può comprare una presepe già fatto, acquistando, però, separatamente i pastori con cui addobbarlo, oppure si possono acquistare singoli elementi: le casette di sughero o di cartone in varie dimensioni, la grotta, oggetti meccanici azionati dall’energia elettrica come mulini a vento o cascate o il pizzaiolo robotizzato che inforna la pizza, e tante statuette, dalla Sacra Famiglia con il corredo di bue ed asinello, ai pastori, ai vari venditori di frutta, pesce, carne, l’acquaiola o i Re Magi. Accanto agli oggetti tradizionali del presepe, si trovano, però, anche oggetti kitsch, che, attraverso la caricatura di un personaggio, illustrano la fantasia e l’ironia dei napoletani. Non appena un personaggio sale alla ribalta della cronaca, alcuni artigiani realizzano il relativo pastore, enfatizzandone qualche particolare legato all’evento che lo ha reso famoso. Abbiamo già visto, ad esempio, le statuette caricaturali di personaggi attuali, come Barack Obama o Roberto Saviano.

Rimanendo in zona c’è poi l’imbarazzo di cosa vedere a Spaccanapoli: la Chiesa barocca Gesù Nuovo dei gesuiti, la Chiesa e Chiostro di Santa Chiara, gli Scavi di San Lorenzo, il Duomo, via Benedetto Croce, costeggiata da monumentali palazzi nobiliari, fra cui palazzo Filomarino in cui visse e morì il filosofo, la Cappella Sansevero, che conserva il Cristo Velato. Nelle vicinanze di piazza San Domenico Maggiore, attigua al palazzo di famiglia dei Principi di Sansevero - da questo separata da un vicolo, una volta sormontato da un ponte sospeso che consentiva ai membri della famiglia di accedere direttamente al luogo di culto – c’è uno degli edifici più importanti di culto di Napoli, la Cappella dei Sansevero o chiesa di Santa Maria della Pietà. Su una piccola, preesistente, costruzione, detta la Pietatella, infatti, venne costruita la cappella gentilizia della famiglia Sansevero, che è un vero e proprio concentrato di opere scultoree e pittoriche. La cappella è costituita da una navata unica rettangolare, al cui centro si trova, sdraiato su un materasso, con il capo sorretto da due cuscini ed il corpo ricoperto da un velo che aderisce perfettamente alle forme del viso ed al corpo stesso, tanto che sono visibili le ferite del martirio, il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino. Intorno otto cappelle laterali (quattro per lato) si snodano fino all´altare maggiore e tante meravigliose statue, veri capolavori, meritevoli ciascuna di essere ammirata. Nella Cavea sotterranea, poi, si possono ammirare le "Macchine anatomiche", due corpi, un uomo e una donna, completamente scarnificati nei quali è possibile osservare l´intero sistema circolatorio dai vasi più grandi ai capillari più piccoli.

Dove alloggiare

Hotel Royal Continental – Via Partenope, 38/44, 80121, Napoli – tel. 0812452068 – fax 0817645707 – www.royalcontinental.it – info@royalcontinental.it.

L’hotel, nato dalla fusione di due alberghi storici del lungomare di Napoli - Royal e Continental - e che fa da specchio al medievale Castel dell’Ovo, è la più capiente struttura ricettizia-congressuale della città con 17 sale meeting modulabili, ampi spazi espositivi, un auditorium oltre 400 camere, piscina con acqua di mare, due ristoranti con vista sul Golfo.

Hotel Romeo - Via Cristoforo Colombo 45, 80133, Napoli – tel. +390810175 – fax +390810175999 - www.romeohotel.it - welcome@romeohotel.it.

Al confine tra mare e città, tra modernità e tradizione, Romeo Hotel ha scelto i migliori artisti e designer per coniugare bellezza e benessere e disegnare un nuovo modello di accoglienza. Romeo Hotel, concepito dal celebre architetto Kenzo Tange e realizzato dal figlio Paul, è una sintesi perfetta di design e made in Italy della migliore qualità. Eleganza e stile, tecnologia e innovazione: la capacità di armonizzare i contrasti crea una forma speciale di bellezza e fa di ogni soggiorno un’esperienza emozionante.

Dove mangiare

Ristorante Zi Teresa – Via Borgo Marinaro, 1 80100 Napoli – tel 0817642565 – fax 081 7640195

Teresa Fusco, morta nel 1954, a 93 anni, ha passato le sue giornate assisa sul suo seggio, ingioiellata, vestita di seta, con lunghi orecchini, ... sempre presente e vedeva crescere di giorno in giorno il livello e la fama del suo locale, diventato leggendario e famoso in tutto il mondo. Oggi il ristorante consta di due grandi sale, una all’interno ed un’altra esterna, ed è spesso utilizzata per convegni e meeting.

Ciro a Santa Brigida – Via Santa Brigida, 71-73-74, 80132 Napoli – tal. 0815524072 – fax 0815528992 – www.ciroasantabrigida.itristorante@ciroasantabrigida.it

Materie prime freschissime; usate con perizia, garbo e fedeltà alle antiche ricette della buona cucina napoletana. Il menù è ricco, variato ogni giorno, e completato da frutta scelta e dolci della più antica tradizione.

Rosolino – Via Nazario Sauro, 5-7 Napoli – tel. 0817649873 – fax 0817649870 – www.rosolinorestaurant.it

Il Posto accanto - Via Nazario Sauro, 2 Napoli – tel. 0817648600 – fax 0817640547 – www.rosolinorestaurant.com

Il Putipù, un ambiente più giovani – Via Lucilio 21 (angolo N. Sauro, Napoli – tel. 0817646528 – fax 0817649870 – www.rosolinorestaurant.com

Dove acquistare:

Gran Caffè Gambrinus – rinomata pasticceria nella centralissima Piazza del Plebiscito, decorata con pitture, statue, stucchi, lunette dei più celebri artisti – Via Chiaia 1-2, 80100 Napoli – tel. 0814175582 – fax 081414133 – www.caffegambrinus.com

Limone – fabbrica di liquori mediterranei – Piazza S. Gaetano, 72, 80138 Napoli – tel/fax 081299429 – www.limoncellodinapoli.it.

Giovanni Scotti

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