Nel Caffé simbolo della Milano raffinata, l’aperitivo si fa chic se gustato con Zucca

Zucca: il più storico bar milanese

  Food and beverage  

Nel 1845 Ettore Zucca, pioniere di quella che sarebbe diventata una delle più importanti aziende lombarde, scopri il gusto e la piacevolezza del famoso rabarbaro, grazie alla moglie Tilde Beduschi, alla quale il medico aveva prescritto un preparato di questa pianta. Ettore Zucca intuì le straordinarie possibilità della bevanda e cominciò la produzione artigianale di uno dei prodotti destinati a diventare un simbolo della Milano raffinata. Nel 1996 la Rabarbarzucca SpA venne acquisita da Illva Saronno, azienda leader nel settore degli alcolici, dall’esperienza centenaria, Illva Saronno da allora produce lo Zucca con l’originale ricetta di Ettore Zucca, trovando continuamente il modo per rinnovarne l’immagine e le modalità di consumo.

Zucca, l’amaro raffinato e originale unico nel suo genere, è preparato con i rizomi della specie Rheum. Posta in infusione insieme a rare erbe aromatiche naturali segrete, la bevanda riposa per dieci giorni e, dopo essere filtrata, viene successivamente imbottigliata ad una gradazione alcolica di 16°. Il Rabarbaro, utilizzato in passato per le preparazioni officinali, è una pianta dalle molte proprietà, ben conosciute in Tibet e nella Cina occidentale, suoi habitat naturali, già da 4.500 anni.

Zucca è un prodotto di grande tradizione e al contempo di estrema modernità, con un sapore retrò, leggero e fresco che lo rende perfetto da sorseggiare come amaro o, se miscelato, ottimo come aperitivo in diverse varianti tra cui le più apprezzate sono Zucca e Vanil shakerato e Zucca e selz. A queste si affianca il Black American e una serie di cocktail after dinner e long drink: nascono così il Brasilia, il Tiffany Dream e lo Zucchino che, grazie alla miscela con altri alcolici, rendono Zucca adatto a tutte le ore.

ZUCCA, che da più di un secolo accompagna gli italiani nella vita di tutti i giorni, è stato capace di rinnovarsi nel tempo grazie al suo legame inscindibile con il Caffè più retrò e rivoluzionario del capoluogo meneghino, il Bar Zucca in Galleria.

Il Gran Bar Zucca fu aperto in Galleria Vittorio Emanuele nel 1867, diciannove anni dopo le 5 giornate di Milano. Ben presto il locale è diventato una vera e propria istituzione, punto di ritrovo del pensiero milanese e dei più importanti personaggi meneghini: da Verdi a Toscanini, da Attilio Manzoni a Giovan Battista Pirelli, da Boccioni (che ritrae il bar in uno dei suoi quadri più famosi) a Cavallotti.

Negli anni ’60 la famiglia Miani rileva il locale, mantenendo intatti l’atmosfera e lo stile caratteristici. Ancora oggi l’insegna nera con la scritta dorata “Zucca in galleria” è una delle immagini simbolo della galleria milanese. Il Bar Zucca in Galleria, che da più di un secolo accompagna gli italiani nella vita di tutti i giorni, si è rinnovato nel tempo grazie al suo legame inscindibile con il Caffè più retrò e rivoluzionario del capoluogo meneghino,. Grazie alla sua versatilità, Zucca è stato trasformato nell’aperitivo che ha conquistato intere generazioni interpretandolo in abbinamenti classici, come il Zucca e Vanil e Zucca e Selz, e innovativi, come il Brasilia, il Tiffany Dream e lo Zucchino.

-:img3_sx:- Il Caffè, simbolo della Milano raffinata, e Zucca camminano ancora insieme dopo oltre 140 anni, un connubio che continua a fare storia e a dettare la moda senza adeguarsi a quella degli altri in modo provocatorio, alternativo e mai scontato. Ecco allora che il Bar Zucca, che apre e chiude le serate meneghine in Galleria, e Zucca, con la sua storia e il suo sapore che lo rendono unico nel suo genere, diventano una vera e propria istituzione per chi ha voglia di concedersi un aperitivo nel cuore della città all’insegna della storicità e, allo stesso tempo, dell’avanguardia. Simbolo di grande tradizione e al contempo di estrema modernità, Zucca, con il suo gusto originale ed autentico in grado di apportare sempre un tocco di prestigio e di raffinatezza, si contraddistingue come l’amaro esclusivo per ogni occasione.

Per celebrare tre secoli di storia venerdì 17 ottobre al bar “Zucca in Galleria” è stato presentato il documentario che racconta le vicende di uno dei Caffè più antichi di Milano, che ha assistito al succedersi delle generazioni cogliendone, ogni volta, lo spirito e incarnandone l’identità, ma mai snaturando la sua anima rispetto alle mutazioni della città, di cui oggi è un monumento prima che un luogo simbolo. Neo corso dell’evento, Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio, ha sottolineato, in particolare, l’importanza strategica della sua collocazione: fra il Duomo, simbolo dell’autorità spirituale, Piazza Mercanti, sede storica dell’imprenditoria milanese, la Scala, fulcro culturale del capoluogo lombardo e Palazzo Marino, espressione dei valori civici della città. Milano, la galleria e il suo Caffè è la riflessione di Sangalli, il cui intervento apre il documentario, definendo inoltre il Caffè quale simbolo di Milano che con il suo passaggio di persone è un monumento vivo della città. Il documentario Milano, la galleria e il suo Caffè tratta a lungo gli anni ’60 quando, Guglielmo Miani, famoso per la catena di negozi Larus, rileva il locale, mantenendo intatti l’atmosfera e lo stile caratteristici del locale. L’excursus storico del documentario approda fino ai giorni nostri dove Milano è una metropoli del business affollata dal turismo economico e culturale ma, sia chi viene per ammirare il Duomo e il Castello Sforzesco, sia chi la raggiunge per chiudere un affare, non può rinunciare a farne tappa.

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