Gut Festival : dal 29 aprile al 1 maggio per degustare il gutturnio

Carpaneto piacentino: tradizione, cultura ed assaggi di gutturnio ed altri prodotti locali

  In viaggio tra gusto e cultura  

All´interno della prestigiosa 330ma Fiera di Primavera di Carpaneto Piacentino, da sabato 29 aprile a lunedì 1 maggio, si svolge anche il Festival del Gutturnio, il vino DOC, composto dall’uvaggio di due uve provenienti da Barbera e Bonarda, vinificate insieme.

Nel corso del 2005 i circa 3.000 viticoltori, collocati nella Val Tibone, Val Nure, Val d’Arda e Val Luretta, territori piacentini che hanno preso nome dai rispettivi fiumi, che delimitano come un confine le singole valli, hanno prodotto oltre 70.000 ettolitri. Oltre il 66% di queste aziende sono associate al Consorzio di Tutela DOC dei vini piacentini.

All´interno del castello Douglas Scotti da Vigoleno, sede comunale di Carpaneto, saranno allestiti appositi tavoli aziendali di assaggio dove le singole cantine proporranno direttamente i loro vini.

Le aziende partecipanti forniranno al cliente che lo desidera un tagliando pre-vendita del prodotto scelto che si potrà acquistare presso lo stand Enoteca del Gutturnio.

Ad orari prestabiliti saranno tenute degustazioni guidate prenotabili al costo di 5 €. In un´apposita sala allestita con posti a sedere, sommelier Ais illustreranno il Gutturnio e gli altri vini piacentini e le loro infinite possibilità di abbinamento con varie portate.

Nei ristoranti di Carpaneto e dintorni, sia a pranzo che a cena, saranno proposti menù tipici delle Valli Piacentine con l´abbinamento del Gutturnio frizzante, fermo, riserva, e degli altri vini piacentini ad un prezzo convenzionato.

Fra i prodotti degustabili nel corso della manifestazione segnaliamo anche i salumi e i formaggi.

Come i salumi prodotti dal Salumificio La Rocca, sito in Via Caneto a Castell’Arquato, che trasforma le carni suine e produce e stagiona salumi tipici. In 40 anni di vita il Salumificio LA ROCCA, pur mantenendo intatte le proprie tradizioni, ha promosso innovazioni ed ampliamenti che gli consentono oggi di essere al passo con i tempi, sia con le tecnologie più moderne, sia con le più recenti normative igienico-sanitarie. L’Azienda ha un efficiente piano di autocontrollo secondo i principi dell’HACCP e ha anche la certificazione di qualità, in accordo con la norma UNI-ENI-ISO9001. La produzione è caratterizzata da 3 salumi tipici piacentini a denominazione d’origine protetta (D.O.P.) quali: COPPA REGINA, SALAME PRINCIPE e PANCETTA CASTELLANA; inoltre propone tutti gli altri salumi della tradizione piacentina come cacciatori, fiocchi, culatelli, mariole, stroleghini, cotechini, zamponi, lardo, ciccioli.

Come i formaggi prodotti dalla Cooperativa Santa Vittoria, sita in località Ciriano lungo la strada provinciale per Fiorenzuola d’Arda, che produce burro, ricotta, caciotta e grana padano, prodotto dalla trasformazione del latte assicurato dai 21 soci, tutti piacentini.

Il nome di Carpaneto Piacentino deriva dal ´´Carpinus Betulus´´, pianta molto diffusa un tempo. Le origini del borgo risalirebbero all´epoca romana: molti, infatti, sono stati i rinvenimenti archeologici, che testimoniano l´antica origine. Tra il IX e il XIV secolo, Carpaneto fu teatro di scontri tra Guelfi e Ghibellini e possedimento di importanti famiglie, tra le quali gli Anguissola e gli Scotti. Il castello sembra risalire al XI secolo, ma viene citato per la prima volta in un documento del 1321 quando le milizie viscontee lo distruggono.

Il territorio di Carpaneto ospita interessanti frazioni ricche di storia: Badagnano, Celleri, Chero, Cimafava, Ciriano, Magnano Montanaro, Rezzano, Travazzano, Zena.

Carpaneto Piacentino offre al visitatore un´atmosfera tranquilla e spensierata punteggiata da spunti storici, artistici, naturalistici e culinari. A completamento della visita del Gutturnio Festival consigliamo il tour del castelli della zona.

Il Castello di Carpaneto, le cui prime notizie risalgono al 1321, molto probabilmente esisteva già nel XII - XIII secolo, all´epoca in cui la famiglia Malaspina cedette, nel 1180, i propri diritti su Carpaneto alla chiesa di Sant´Antonino di Piacenza. La storia del questo fortilizio è caratterizzata da una fitta serie di rovinose devastazioni, a cominciare proprio da quella del 1321 ad opera delle truppe viscontee. Ricostruito nel XV secolo, gli attacchi continuarono anche nei secoli seguenti, fino a giungere al 1930, anno del definitivo abbattimento delle ultime testimonianze rimaste dell´antico borgo. Del maniero si è fortunatamente conservata una buona parte dell´edificio quattrocentesco, dove oggi hanno sede gli uffici comunali. Particolare attenzione merita l´elegante porticato con colonne di granito e capitelli in arenaria recanti gli stemmi degli Scotti.

Ben conservato è anche il Castello di Magnano, sito su una collina (a 350 metri di altezza) nell´omonima frazione all’interno della Riserva Naturale del Piacenziano. Il Castello domina dalla sua posizione privilegiata un panorama amplissimo sul paesaggio circostante. Si ha già notizia del complesso castrense nel 1288. Nel XV secolo abitato e fortilizio passarono in proprietà alla famiglia Scotti, che ne rimasero proprietari fino a tempi recenti. La struttura, non visitabile all’interno, si presenta in pietra, a pianta trapezoidale irregolare, adattato al terreno accidentato su cui sorge. All’interno della merlatura guelfa si trova il giardino, che evoca con sensibilità ed equilibrio l’hortus conclusus medievale, grazie alle cure del proprietario, Luigi Raja, paesaggista di professione.

La popolarità della frazione e del Castello di Torre Confalonieri è legata, soprattutto, alla nobile famiglia che diede il nome al luogo, ed in particolare ad un suo illustre discendente: San Corrado. Nel 1875 Carlo Confalonieri fece aggiungere a ciò che rimaneva del complesso castrense un edificio adibito a residenza estiva padronale.

Del Castello di Travazzano, l’antico Trabacianum, si hanno notizie già a partire dall´XI secolo, menzionato quale rifugio per i nobili fuoriusciti dalla città. Qui soggiornò l´imperatore Lotario II nel 1136, dopo aver tenuto una Dieta a Roncaglia. Fino agli inizi del ´900 l´edificio è stata residenza estiva dei vescovi di Piacenza. L´antico maniero si presentava a pianta rettangolare con quattro torri angolari, di cui oggi se ne conservano solamente due, una circolare e una quadrata. Da segnalare un camino con lo stemma dei Chiapponi in un salone interno e i pregevoli soffitti a cassettoni.

Il Castello di Cerreto Landi presenta una struttura, a pianta quadrata, con ponte levatoio a sud-est e fossati, testimonianza dell´importante funzione difensiva e di controllo del fortilizio. L´edificio presenta tre torri angolari quadrate e un bel mastio d´ingresso, tutti collegati da corpi di fabbrica. Nel cortile interno si trovano le fondamenta di un´antica torre isolata, ultimo rifugio in caso di attacco. Oltre il fossato che circonda il complesso castrense si trova l´oratorio di S.Gaetano, con affreschi di gusto neoclassico all´interno.

Ancora sconosciuta è la data della fondazione del Castello di Zena. Certa invece è la devastazione che subì nel 1216 per opera delle truppe cremonesi. La sua storia poi, non diversamente da molti altri castelli della zona, conobbe repentini cambi di proprietà che ne alterarono l´ aspetto originario. Ciononostante l´edificio conserva ancora oggi alcuni elementi architettonici castrensi, tra cui le tracce del ponte levatoio. All´interno si trova un ampio camino con stemma, nonché notevoli affreschi.

Per quel che riguarda gli edifici sacri, consigliamo di visitare la Chiesa parrocchiale di Carpaneto dedicata ai Santi Fermo e Rustico a ricordo del loro martirio avvenuto a Verona il 9 agosto 304. Della presenza della pieve a Carpaneto si ha già notizia intorno all´anno Mille, mentre la prima fonte pervenutaci che riporti l´intitolazione della chiesa a San Fermo è del XVI secolo. A questo periodo risalgono alcuni degli affreschi conservati tuttora al suo interno, mentre altri, in particolare quelli della cappella della Madonna del Rosario, appartengono al XVIII secolo. Nel 1910 è stata costruita la nuova torre campanaria, mentre nel 1947 si è reso necessario allungare di un´arcata il tempio e il rifacimento della facciata. Ulteriori modifiche e ampliamenti vennero infine realizzati a cadenza decennale a partire dagli anni ´50.

Giovanni Scotti

Scheda tecnica del Colli Piacentini Gutturnio

Il Colli Piacentini Gutturnio è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Piacenza ottenuto dai vitigni Croatina e Barbera.

Croatina

30-45%

Barbera

55-70%

Zona di produzione

La zona di produzione delle uve del Gutturnio è suddivisa in cinque comprensori siti in Val Tidone, Val Luretta, Val Trebbia, Val Nure, Val Chiavenna, Val Chero, Val d´Arda e Stirone. La zona di produzione delle uve del Gutturnio Classico è suddivisa nei tre comprensori antichi, siti in Val Tidone, in Val Nure e nelle valli del Chero e dell´Arda e comprende i territori collinari dei comuni di Ziano Piacentino e parzialmente quelli di Borgonovo Val Tidone, Castel San Giovanni, Nibbiano, Vigolzone, Castell´Arquato, Carpaneto, Lugagnano Val d´Arda e Gropparello fino ad un´altitudine massima di 350 m.s.l.m.

Caratteristiche organolettiche

colore rosso rubino di varia intensità, di limpidezza brillante; profumo vinoso; sapore asciutto o amabile, talvolta vivace o frizzante.

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