Fino al 28 settembre, alla Rotonda di Via Besana, sono in esposizione un centinaio di dipinti e collage, tra cui alcuni inediti, dell’artista americano esponente

Conrad Marca-Relli, protagonista dell’Espressionismo Astratto Americano

  Cultura e Spettacoli  

Ultima delle 15 mostre della Bella Estate di Milano – ha dichiarato l’assessore allo Sport e Tempo libero Giovanni Terzi – quella dedicata a Conrad Marca-Relli è un’esposizione importante che, con la rassegna dedicata a Robert Indiana in corso al PAC, porta in scena un altro grande artista americano degli anni ’50 – ’60, molto legato all’Italia, come dimostra la presenza dell’Archivio Marca-Relli nella città di Parma. Anche nei mesi estivi – ha aggiunto Terzi – il Comune saprà rivolgersi ad un pubblico variegato e internazionale, con occasioni d’arte, musica e spettacolo, che dimostrano la vivacità culturale della nostra città.

Nato a Boston nel 1913 da genitori italiani e scomparso a Parma nel 2000, Marca-Relli ha fatto parte del mitico gruppo di artisti che hanno rinnovato l’arte americana svincolandola dall’influenza dell’Ecole de Paris e dando vita ad una dinamica esperienza di pittura non figurativa tra lo strutturale e il gestuale, in quella che è stata chiamata Scuola di New York. I suoi maggiori protagonisti sono stati, insieme a Marca-Relli, Jackson Pollock, Franz Kline, Arshile Gorky, Willem de Kooning e Mark Rothko. Marca-Relli fu l’animatore del gruppo e organizzò nel 1951 il celebre e leggendario Ninth Street Show, il primo evento che ha segnato l’esplosione dei nuovi talenti, ormai definibili i veri grandi maestri del formalismo astratto prima dell’avvento dissacratore della Pop Art. L’opera di Marca-Relli, come quella degli altri artisti di questo innovativo e originale movimento, diventa espressione di un soggettivismo esasperato, dell’azione automatica dell’inconscio: la tela è mezzo e tramite fra la materia, il colore, il segno, e l’inconscio dell’artista. Marca-Relli, appartenente alla seconda generazione di espressionisti astratti, fa propri l’immediatezza e l’ardire della scuola newyorkese, e riconduce i valori tradizionali della pittura europea quali raffinatezza, eleganza e rifinitura nella sua arte; gli stessi valori rifiutati a priori da altri appartenenti alla medesima corrente. L’artista è stato un filtro indipendente e un mediatore attivo tra la storia europea e la nuova visione americana della pittura. È del 1956 una delle sue opere più famose: The death of Jackson Pollock, concepita dopo essere stato chiamato al riconoscimento del corpo dell’amico Jackson Pollock, tragicamente scomparso in un incidente stradale.

Nei suoi quadri, nei suoi celebri collage (Marca-Relli è universalmente riconosciuto come il fondatore della tecnica del collage painting), ha abolito la tradizionale distinzione tra figurativo e astratto, prendendo costantemente la figura come fonte di immagine astratta e elaborando il collage fino a farlo diventare, per la prima volta nella storia dell’arte moderna, un sistema pittorico completo.

Fondamentali opere dell’artista si trovano al MoMA, al Metropolitan e al Whitney di New York, al Guggenheim di Bilbao, di New York e di Venezia, all’Art Institute di Chicago e alla National Gallery di Washington.

La grande retrospettiva dell’artista americano, promossa e prodotta dal Comune di Milano e dall’Archivio Marca-Relli di Parma, attivo dal 1997 per volontà dell’artista per conservare, promuovere e diffondere la conoscenza dell’opera del maestro, ristabilisce autorevolmente la posizione fondamentale di Marca-Relli nel contesto della storia dell’arte.

L’Editore Bruno Alfieri ha pubblicatouna prima edizione del catalogo ragionato delle opere di Marca-Relli, ricca di 100 tavole a colori fuori testo, 900 altre illustrazioni e con i saggi del critico inglese David Anfam e di Magdalena Dabrowski del Metropolitan Museum of Art di New York, oltre all’inedita autobiografia dell’artista.

Lunedì 22 settembre 2008, per un approfondimento sull’artista e le sue tematiche. è in programma la conferenza Conrad Marca-Relli e l’Espressionismo Astratto Americano, con la partecipazione di David Anfam, Bruno Corà e Luigi Sansone.

Giovanni Scotti

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