Dal 9 aprile al 5 maggio 2006 a Trezzo sull’Adda un’antologica di circa 50 opere per ricordare, attraverso le sue interpretazioni, il maestro Andrea Keramatis

Andrea Keramatis: mostra antologica

  Cultura e Spettacoli  

Sabato 8 aprile 2006, alle ore 16, nella Sala della Villa del Castello Visconteo di Trezzo sull’Adda è stata inaugurata la mostra personale del maestro scomparso lo scorso anno.

L’esposizione, che resterà aperta fino al prossimo 5 maggio, rende omaggio all’artista e cerca di essere un momento di interesse evolutivo artistico approfondendo, grazie a un percorso attentamente studiato e curato, le varie tecniche pittoriche e comunicando l’esperienza di come si nasce artisti.

L’antologica è ricca di nature morte e fiori, cieli della memoria, volti espressivi, paesaggi lombardi e della Pianura Padana, cascine e molini di Milano e dintorni, paesaggi maremmani…

Una vera e autentica esposizione di un grande e sensibile maestro ancora oggi presente tra noi attraverso le sue testimonianze.

La pittura di Andrea Keramatis è costantemente pervasa da un senso di lirica contemplazione della natura e delle cose e da una vitale, emozionale partecipazione alle vicende, anche le più minute, della realtà umana e ambientale che dona suggestive ispirazioni alla fervida immaginazione dell’artista. Un rapporto sostenuto da vivissimi sentimenti lega Keramatis ai soggetti, siano essi paesaggi incantevoli di terre a noi vicine o lontane, figure colte nella spontanea naturalezza della loro quotidianità. Un filo che si dispiega apertamente nelle espressioni sempre e accuratamente filtrate dalla fantasia in una resa sintetica e immediata, affidando alle immagini dipinte le vibrazioni che affiorano nella sua interiorità condensandovi il proprio vissuto.

Nelle sue opere l’artista equilibra con estrema naturalezza le forme e le prospettive che riprende di preferenza dal vero, tutto ciò ritmando con impressionistici accenti i colori, le luci, i motivi agresti, rimandando emblematicamente a una relazione serena tra uomo e ambiente. In particolare le figure denotano una lettura introspettiva oltre a coglierne le caratteristiche esteriori, con gestuale immediatezza. Questa variegata capacità interpretativa è indice di una notevole duttilità espressiva che Keramatis conferma nella completezza e scioltezza del suo stile, assecondando mirabilmente la varietà dei messaggi che ci trasmette.

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