La cancellatura è come lo zero in matematica, chiamato a formare, da solo, tutti i numeri e tutti i valori

Emilio Isgrò: La cancellatura e altre soluzioni

  Cultura e Spettacoli  

Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina nel 1937) artista, scrittore, poeta e uomo di teatro, esordisce nell’ambito della poesia visiva. Trasferitosi a Milano, espone il suo lavoro rivoluzionario ed anticipatore fin dai primi anni sessanta presso alcuni tra i più prestigiosi spazi espositivi d´Italia. Nel 1964 realizza le sue prime cancellature, che diventeranno il segno più emblematico della sua ricerca, e che lo collocano tra gli artisti dell´avanguardia intellettuale più lucida della sua generazione, con un respiro internazionale. Ha avuto ampi riconoscimenti in Italia e all’estero. Ha partecipato per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 1972, dov’è ritornato nel 1978, nel 1986 e nel 1993 con una sala personale. Nel 1977 ha vinto il primo premio alla Biennale di San Paolo del Brasile. Tra le sue mostre personali di maggior prestigio vanno ricordate quelle organizzate nel 1976 alle Scuderie della Pilotta di Parma, nel 1979 alla Rotonda della Besana di Milano, nel 2001 nella chiesa di Santa Maria dello Spasimo di Palermo e nel 2008 al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Ha scritto il racconto autobiografico L´avventurosa vita di Emilio Isgrò del 1947 e i romanzi  Marta De Rogatiis Johnson (1977) e Polifemo (1989).

Il volume è stato curato da Alberto Fiz, giornalista, esperto di mercato dell’arte, critico d’arte, curatore di mostre e consulente d’istituzioni pubbliche, che ha scritto: più che una raccolta di saggi è un romanzo sull’avventurosa vita della cancellatura.

  Testi teorici, saggi, recensioni, interviste, autointerviste, articoli scritti da Emilio Isgrò, l’inventore della cancellatura e uno dei maggiori protagonisti dell’arte contemporanea. Sono quarant’anni di riflessioni, pubblicate, per la prima volta, in un libro provocatorio e ricco di sorprese dove l’artista svela i meccanismi del sistema dell’arte e analizza riti e miti della società.  Si scovano folgoranti ritratti di Peggy Guggenheim, Pier Paolo Pasolini, Andy Warhol e persino del Presidente americano John Fitzgerald Kennedy. Ma anche digressioni su papi e re, su critici e artisti, su poeti e intellettuali, nell’ambito di un percorso dove prevale uno sguardo anticonformista reso attraverso una scrittura pungente e paradossale, ironica e rabbiosa. Tra i suoi scritti, realizzati dagli anni sessanta a oggi, di cui molti inediti e altri pubblicati su alcuni dei maggiori quotidiani nazionali (Corriere della Sera, Il Giorno, Il Sole 24 Ore), non manca una serie di importanti saggi teorici sulla cancellatura, il celebre gesto di negazione del sapere codificato e, nello stesso tempo, di riscatto del testo che Isgrò ha imposto a livello internazionale sin dal 1964.

GS

 Versione stampabile




Torna