I cerotti Compeed, gli unici dotati della tecnologia idrocolloidale

La seconda pelle degli Italiani

  Bellezza e Benessere  

Per gli Italiani  i rimedi per la gestione dei piccoli problemi della cute devono calzare come una seconda pelle. Una risposta vincente dai cerotti a base di Idrocolloide.

Gli Italiani ci tengono molto alla propria pelle. Nei suoi confronti nutrono sentimenti di amore (71%), sensualità (68%), orgoglio (51%) e quel pizzico di preoccupazione (37%) che basta per prendersene cura con le mosse giuste. Questi sono alcuni risultati della web research Compeed effettuata a Febbraio 2008 da Astra Ricerche dal titolo “La seconda pelle degli Italiani”. La ricerca, che ha preso in esame 37.3 milioni di adulti di età compresa tra 18 e 64 anni, ha messo in evidenza un aspetto importate: la prima pelle, quella che ci ha fornito Madre Natura, non sempre basta; ci sono situazioni in cui avere una seconda pelle è davvero utile ossia in tutte quelle occasioni in cui la nostra cute è soggetta a piccole ferite come vesciche, calli, herpes.

Il ricorso ai cerotti come primo intervento quando ci sono piccole lesioni della pelle coinvolge il 76% degli italiani che, nella metà dei casi si avvalgono di semplici cerotti tradizionali, mentre nell’altra metà preferiscono le maggiori garanzie offerte dai cerotti specifici e curativi - come conferma l’indagine demoscopica. Tra le caratteristiche richieste ai cerotti ‘seconda pelle’ ci sono la quasi invisibilità (74%), la perfetta aderenza alla pelle (63%), la morbidezza (26%), la comodità e la praticità d’uso (22%), lo spessore sottile o sottilissimo (20%), le dimensioni giuste (16%).

 Tutte caratteristiche di cui sono dotati i cerotti a base di idrocolloide, specifici per i piccoli problemi della pelle” spiega il Prof. Maurizio Benzo, Biochimico e Professore a contratto presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Pavia che continua “Il segreto di questi cerotti è la composizione ben calibrata di più materiali che, insieme, ne caratterizzano l’estrema efficacia e affidabilità. La pellicola semipermeabile esterna di poliuretano consente alla cute di respirare, pur proteggendola nei confronti di sporco e batteri; mentre le particelle di idrocolloide permettono di assorbire  o cedere umidità permettendo alla pelle di riacquistare l’equilibrio originale. Inoltre, visto che il cerotto deve poter essere applicato su parti del corpo dinamiche e sempre in movimento come piedi e labbra, nella struttura sono stati inseriti specifici elastomeri sintetici, resistenti e al contempo morbidissimi, che li rendono particolarmente elastici”

Quali i campi di applicazione principale? Sicuramente, la cura e prevenzione di vesciche, calli e duroni.  “La vescica non va considerata un incidente di percorso, come molti credono, ma un sos importante che ci sta dando la nostra pelle: la formazione del tipico cuscinetto pieno di liquido è l’unico mezzo di protezione che l’organismo ha a disposizione per ammortizzare un’eccessiva frizione in alcuni punti del piede” spiega il Prof. Mauro Montesi, presidente dall’Associazione Italiana Podologi e coordinatore del corso di laurea in podologia presso la seconda facoltà di medicina e chirurgia all’Università La Sapienza di Roma che continua “la prevenzione mediante l’applicazione degli appositi cerotti idrocolloidali è il metodo di elezione per isolare perfettamente la parte da ulteriori attriti. L’importante è agire con tempestività, applicando il cerotto al sopraggiungere del primo bruciore. L’idrocolloide di cui sono costituiti i cerotti specifici per vesciche non ha solo una funzione preventiva, ma anche curativa perché, una volta apposto su una vescica già formata, permette al siero di riassorbirsi lentamente, senza bisogno di bucare la bolla e medicare la ferita”.

“Nel caso di calli e duroni – conclude il Prof. Montesi – la strategia vincente è intervenire in modo preventivo, apponendo il cerotto alla prima comparsa del problema. Proteggendo la parte interessata si attiva il meccanismo idrocolloidale tale per cui la cute si ammorbidisce e lentamente riacquista l’equilibrio iniziale. La pelle è un organo intelligente: se avverte che non occorre più proteggere quella zona, la parte ispessita verrà eliminata progressivamente”.

Una tecnologia vincente alla portata di tutti, anche e soprattutto degli sportivi che hanno bisogno di avere informazioni e consigli specifici sulla propria pelle, perché è proprio in questa categoria che si fanno strada i falsi luoghi comuni più bizzarri o infondati. “Il nemico numero uno per la salute dei piedi di chi fa sport regolarmente sono proprio quelle mezze verità che, attraverso vari passaggi, diventano leggende metropolitane come, per esempio, che le scarpe più care e supertecnologiche sono sufficienti per proteggersi da qualsiasi problema” spiega il Prof. Giuseppe Fischetto, specialista in medicina dello sport e medicina interna, responsabile settore sanitario nazionale della FIDAL, e membro della commissione medica ed antidoping della Federazione Internazionale Atletica Leggera che continua “nonostante l’uso di una buona calzatura bisogna sempre fare i conti con la diversa adattabilità individuale del piede. E’ per questo che molti atleti, prima dell’allenamento, applicano sulle zone più soggette a sfregamento, i cerotti a base di idrocolloide che offrono il comfort e l’ assoluta protezione di una seconda pelle resistente, ma morbida ed elastica”.

Il ricorso ai cerotti Compeed, gli unici dotati della tecnologia idrocolloidale, però, non è assoluto appannaggio di vesciche, calli e duroni, le ricerche hanno dimostrato che il meccanismo d’azione è perfetto anche per affrontare situazioni più delicate come l’herpes alle labbra, ferite cutanee o piccole scottature in cui si comporta come una seconda pelle, ultrasottile, flessibile e discreta in grado di difendere e proteggere la delicata cute dal contatto con l’esterno.

Nel caso dell’herpes labiale, in particolare, costituisce il metodo più moderno ed efficace per alleviare il tipico prurito, favorire una più rapida guarigione e camuffarlo nel modo più sicuro. Una soluzione per un problema significativo per 9.1 milioni di Italiani che affermano di averne sofferto più volte, con conseguenze dirette sulla qualità della vita: il 26% diviene nervoso e di cattivo umore, l’11% prova vergogna, il 10% si sente stanco e abbattuto, il 6% lamenta un dolore esteso a tutto il viso, il 6% parla di depressione, il 5% di rinuncia a uscire e a veder gente, il 5% di incapacità di concentrarsi e l’1% di incontenibile aggressività.

“Applicando l’apposito cerotto di idrocolloide sulla zona delle labbra affette da herpes, il tipico prurito si riduce immediatamente e le lesioni guariscono prima e meglio perché si ha un assorbimento delle secrezioni, senza che la pelle si asciughi troppo, formando antiestetiche crosticine. Questa è infatti la condizione ideale per favorire la riepitelizzazione, la rigenerazione e la perfetta cicatrizzazione” spiega il Prof. Sergio Chimenti, Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università degli Studi di Roma che conlude “l’importante è sostituire il cerotto ogni 6-8 ore.

Ma c’è di più. Grazie alla forma tondeggiante, alla consistenza impercettibile e al suo aspetto invisibile, il cerotto per le labbra è perfetto come base per il make up: coperto con fondotinta e rossetto, che i questo modo non entrano mai a contatto diretto con la pelle, l’herpes può guarire pur camuffandosi perfettamente.

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