Patologie come l’obesità, il diabete, le dislipidemie, il cancro, le malattie cardiovascolari sono legate anche a cattive abitudini alimentari. L’obesità sta diventando una vera e propria emergenza sanitaria ed economica e riguarda ormai ampie fasce della popolazione, compresa quella infantile. In 20 anni gli obesi in Italia sono aumentati del 20% seguendo l’andamento caratteristico dei paesi industrializzati. Il prof. Michele Carruba, direttore del Centro di Studi e Ricerca sull’obesità dell’Università degli Studi di Milano, durante un recente convegno scientifico di nutrizione pratica organizzato a Milano da Dietecom Italia, ha affermato che .. in un contesto critico dell’impatto dell’alimentazione sullo stato di salute dei consumatori, è necessario poter strutturare interventi integrati d’informazione e di educazione alimentare.  L’etichetta con l’informazione nutrizionale rappresenta lo strumento ideale per orientare il consumatore verso una scelta più mirata e consapevole dei prodotti alimentari. Essa permette di ottenere  un’ampia diffusione dell’informazione al pubblico e rappresenta quindi una grande opportunità per la prevenzione alimentare.

Nei Paesi della Unione Europea esiste una legislazione armonizzata che regola la formulazione e la presentazione dei messaggi sulle etichette. In relazione alla Piattaforma Europea su alimentazione, attività fisica e salute, la Confederazione delle industrie agro-alimentari (CIAA) della Unione Europea, per permettere ai consumatori di conoscere meglio le caratteristiche dei cibi e favorirne scelte più consapevoli, ha recentemente raccomandato alle aziende dei 27 Stati dell’Unione Europea lo sviluppo di uno schema di etichetta nutrizionale omogenea a livello europeo. Tale etichetta  comprende la lista dei nutrienti, la quantità di nutrienti per porzione e le GDA (Quantità Giornaliere Indicative, da Guideline Daily Amounts).

Nei prodotti delle aziende che aderiscono alla proposta della Confederazione delle industrie agro-alimentari della Unione Europea le informazioni nutrizionali obbligatorie esistenti sulle confezioni vengono ora affiancate, su base volontaria, dalla nuova etichettatura nutrizionale GDA. Molte importanti multinazionali alimentari le hanno già adottate.

Le GDA sono riportate sulla parte frontale della confezione attraverso una rappresentazione grafica e, sul retro della confezione, sono inserite in una tabella nutrizionale completa. Calorie, zuccheri, grassi, grassi saturi, sodio sono indicati, per porzione, con il loro valore e con un valore percentuale. Tale percentuale si riferisce alla quantità giornaliera indicativa relativa all’alimentazione equilibrata di un adulto, sulla base di una dieta di 2000 kcalorie.

  Le GDA aiutano cioè il consumatore a stimare la quantità di calorie, di grassi totali, di grassi saturi, di sodio e di zuccheri da assumere nell’ambito di una dieta bilanciata.

Esse mettono cioè in evidenza i parametri nutrizionali a cui prestare maggior attenzione al fine di non incorrere in eccessi e mantenere un buono stato di salute. Oltre all’uniformità di informazione (quindi il consumatore tedesco ha lo stesso tipo di informazione di quello italiano) nei prodotti alimentari europei c’è un’altra importante novità: l´informazione nutrizionale è data per porzione o pezzo. Le aziende evidenziano le caratteristiche della porzione (per esempio 3 biscotti, un vasetto di yogurt) o il pezzo (una lattina, una scatola, ecc.) e non solo le informazioni nutrizionali relative a 100 grammi (o 100 ml ).

Secondo il prof. Michele Carruba .. le GDA, se applicate in modo uniforme sulle confezioni dei prodotti alimentari, rappresentano uno strumento valido per fornire la necessaria informazione relativa al valore nutrizionale degli alimenti. Esse possono dare al consumatore un supporto semplice di confronto che permette di scegliere in modo consapevole, raggiungendo l’obiettivo di abbandonare le scorrette abitudini alimentari e di migliorare il proprio stato di salute.

Giuditta Bricchi