Una nuova missione verso la mappatura completa del Mediterraneo
Yamamay per Progetto M .A.R.E. 2025
Partirà il prossimo 17 maggio dal Castello Aragonese di Taranto la quarta edizione di progetto M.A.R.E, acronimo di Marine Adventure for Research & Education.
L’equipaggio del catamarano One percorrerà 1800 miglia lungo le coste della Sicilia, della Grecia e della Turchia per portare a compimento un ciclo di ricerca durato quattro anni e che ha interessato tutto il bacino del Mediterraneo.
Nato per iniziativa della Fondazione Centro Velico Caprera con la collaborazione scientifica di One Ocean Foundation, il Progetto M.A.R.E. punta a restituire un quadro dello stato di salute del Mediterraneo attraverso una serie di indicatori fondamentali, come la presenza di inquinanti persistenti e metalli in traccia all’interno dello zooplancton (e quindi della catena alimentare) e la mappatura della biodiversità per mezzo dell’analisi del DNA ambientale. Un protocollo scientifico a cui si sono negli anni aggiunti numerosi altri progetti di ricerca portati avanti da diversi Enti e Università.
“Il catamarano One - commenta Stefano Crosta, Presidente della Fondazione Centro Velico Caprera ETS - è ormai l’epicentro di un network di ricerca internazionale e in questi anni ha visto alternarsi a bordo centinaia di ospiti, tutti coinvolti nelle attività di raccolta e campionamento, e decine di ricercatori di enti italiani e stranieri. Da decenni non si portava avanti un lavoro così articolato sul Mediterraneo ed è per noi motivo di grande soddisfazione essere i promotori di questa iniziativa”.
Lo stesso sentimento riecheggia nelle parole di Riccardo Bonadeo Presidente di One Ocean Foundation.
“Siamo orgogliosi di rinnovare per il quarto anno la partnership con la Fondazione Centro Velico Caprera ETS nel progetto M.A.R.E. come partner scientifici, con l’obiettivo di studiare la salute del Mediterraneo. Quest’anno completeremo la mappatura dell’intero bacino, includendo Grecia e Turchia, un traguardo che conferma il valore della sinergia tra ricerca e azione concreta per la tutela del mare”.
Negli ultimi anni, il progetto ha totalizzato 199 giorni di navigazione per 4.795 miglia percorse, che hanno portato alla pubblicazione di 7 articoli peer reviewed e 16 progetti di ricerca. Nello stesso periodo sono saliti a bordo 396 persone tra ricercatori e ambassador e realizzati 31 eventi di divulgazione lungo le rotte percorse. Un risultato che non sarebbe stato possibile senza il supporto di brand partner impegnati nella sostenibilità come Shiseido, Yamamay, Fondazione Deutsche Bank Italia, Toio e Workness Club e di importanti patrocinatori istituzionali, come la Marina Militare Italiana.
Da diversi anni, Yamamay ha scelto di concentrare risorse e attenzione sulla tutela degli oceani, un impegno che nasce in modo naturale dalla propria identità di brand e dalla centralità dei costumi da bagno nella sua offerta.
Consapevole dell’impronta ambientale generata lungo il ciclo di vita dei suoi prodotti, Yamamay adotta un approccio sistemico per ridurre le emissioni di gas serra e minimizzare gli impatti sull’acqua, agendo a monte, nella fase di progettazione e selezione dei materiali. Un esempio concreto di questa strategia è rappresentato dalla linea Essential, che ha sostituito materiali vergini con fibre riciclate e certificate, contribuendo a una riduzione del 38% delle emissioni di CO? e dell’11% del consumo idrico nella produzione del 2025 rispetto a quella precedente.
Yamamay continua a investire in materiali innovativi, sostenibili e circolari, per coniugare estetica e performance con il rispetto della biodiversità e degli ecosistemi marini, convinta che proteggere l’ambiente acquatico sia una responsabilità imprescindibile per chi opera in questo settore.
La missione di YAMAMAY prende forma grazie alla collaborazione con Fondazione CVC - Centro Velico Caprera ETS e One Ocean Foundation, ispirandosi all’idea che il mare rappresenti al tempo stesso un punto di partenza e di arrivo, cuore pulsante del ciclo della vita. Attraverso il progetto M.A.R.E., l’azienda sceglie di condividere il proprio percorso in modo originale e coinvolgente, con l’obiettivo di generare consapevolezza e stimolare un senso di responsabilità collettiva verso la tutela degli ambienti marini. YAMAMAY si impegna non solo a supportare la I PARTNER DEL PROGETTO ricerca scientifica, ma a contribuire attivamente e con autorevolezza al dialogo internazionale sulla protezione degli oceani, promuovendo conoscenza, sensibilità e un nuovo equilibrio tra le attività umane e la salute del pianeta.
In un’epoca segnata dal cambiamento climatico, il mare è una risorsa fondamentale per l’equilibrio del nostro ecosistema globale: regola il clima, assorbe anidride carbonica, genera ossigeno e custodisce una biodiversità straordinaria. Le aree marine protette sono strumenti essenziali per favorire la resilienza degli ecosistemi: la loro
espansione è una sfida ambiziosa, ma necessaria, che YAMAMAY abbraccia con determinazione, guardando al futuro con l’intento di ispirare fiducia e senso di possibilità nelle nuove generazioni.
Guardando al percorso compiuto finora, Stefano Crosta, Presidente della Fondazione Centro Velico Caprera, traccia anche una possibile rotta per il futuro: “L’anno prossimo ripartiremo dal Tirreno, per verificare qual è il trend degli indicatori che monitoriamo. E poiché M.A.R.E. non è un concetto astratto ma un equipaggio che lavora insieme, ci piacerebbe che ogni ciclo di quattro anni potesse fare affidamento su una compagine stabile, sia in termini di partner che di enti di ricerca coinvolti. Inoltre, coerentemente con il nostro dna di scuola, lavoreremo per dare continuità tutto l’anno al progetto attraverso iniziative educational che coinvolgano il più ampio pubblico possibile”.
www.progettomare.org
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