Dopo oltre 30 anni, “Oggi la Cucina di Ieri” è ancora il suo slogan vincente
L’Osteria delle Corti si è rifatta il look
Era il 1992 quando si aprivano, per la prima volta, le porte dell’Osteria delle Corti (Giovanni Battista Fauchè 11).
Oggi, passati oltre 30 anni e si è appena rinnovato, diventando ancora più confortevole, lasciando intatti il sapore, il calore e l’atmosfera del focolare di casa, una forte identità con l’accoglienza nel cuore.
Precisiamo che l'Osteria delle Corti fa parte, oggi. di Milano Restaurant Group (MRG), un gruppo nato 13 anni fa grazie a Samuele Serra che, oggi, gestisce 13 ristoranti di proprietà diffusi in diverse zone centrali di Milano: ogni locale ha il proprio stile e la propria identità, ma tutti sono accomunati dalla buona cucina italiana, da materie prime selezionate e dalla cura per il cliente
La fondatrice dell'Osteria delle Corti, Stefania, proponeva una cucina semplice da osteria, tipica milanese, con lo stracotto d’asino, l’ossobuco con il risotto, i bolliti, la cassouela, la trippa.
Giuseppe Mazzeo, uno dei figli, racconta: Le porte di questo ristorante si sono aperte con mia madre e mia nonna in cucina, si chiamava inizialmente Le Corti di Rinoma. Le corti perchè era diviso in salette mentre ‘Rinoma’ è l’anagramma di Marino: nome di mio nonno, di mia madre (Marina) e il mio secondo nome. Era tutto fatto in casa, alla vecchia maniera, con lo slogan “Oggi la cucina di ieri” non solo per le ricette storiche, ma anche per le ricette preparate uno o due giorni prima con il loro gusto del giorno dopo impagabile.
Oggi i piatti tipici come il brasato con il purè restano ancora un caposaldo molto importante, ma sono affiancati anche da una proposta più allargata di cucina italiana mediterranea, sia di carne che di pesce, sempre in un’ottica di comfort food, però, con un piccolo twist e con una particolare attenzione alla ricerca e selezione di produttori di qualità.
Il menù è stagionale.
Segnaliamo, ad esempio, i mondeghili con salsa rossa e bagnetto verde, il cannellone di pasta fresca ripieno di ragù di salsiccia e funghi con fonduta al parmigiano, il risotto delle “Corti” con vegetali di stagione, caprino fresco e zest di limone, l’ombrina arrosto con crema di piselli, fave, taccole, fagiolini e spinaci saltati a cui si aggiungono delle stuzzicanti proposte quotidiane a seconda di ciò che offre il mercato.
Per il lunch, la proposta business, che cambia settimanalmente, è più semplice.
Travi di legno, pavimento in parquet, pareti con mattoni a vista alternate ad altre più sobrie, le ringhiere dei vecchi balconi di una volta, ogni elemento aggiunge un pizzico di calore ai 60 coperti interni, 40 dei quali nella sala principale e 20 sul soppalco, a cui se ne aggiungono 30 del dehors per la bella stagione.
L’apertura della cucina, con orario continuato, avviene alle 12, fino alle 23:30.
Il gestore, Silvio Oliva si è formato da Nabucco e Santini, ha il carisma dell’oste di una volta e si prende anche cura della carta dei vini, con la quale vuole valorizzare i piccoli produttori e offrire sempre qualcosa di nuovo e diverso ai suoi clienti attraverso una proposta al calice molto dinamica e particolarmente intrigante. La cucina invece è nelle mani di Stephen Sanchez che ha annovera tra le sue esperienze Nobu, Da Giacomo e Beefbar.
Info: www,osteriadellecorti.it.
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