Gli accordi di Kyoto hanno chiesto all’Italia di ridurre le emissioni del 6,5% entro il 2012. Al contrario, le nostre emissioni sono aumentate, dal 1990 ad oggi, di oltre il 12%. In ambito europeo, nel 2006, l’Unione ha emesso una direttiva sui servizi energetici invitando gli stati membri a stabilire azioni per la riduzione dei consumi. E’ dunque urgente stabilire azioni che vadano verso una sempre maggiore attenzione al risparmio energetico, coinvolgendo pubblico e privato.
In questa logica il congresso ha chiamato a raccolta i rappresentanti delle Pubbliche Amministrazioni e importanti esponenti del mondo politico particolarmente attenti alle tematiche proposte, così come docenti universitari, ricercatori e rappresentanti delle aziende del settore. Lo scopo è stato di fare il punto sulla situazione attuale e approfondire i grandi temi e le grandi opportunità di sviluppo nell’ambito dell’illuminazione pubblica sia di esterni che di interni e presentare le reali occasioni per il rinnovamento delle infrastrutture, cui corrisponde un significativo risparmio energetico.
Il consumo imputato all’illuminazione pubblica, infatti, contribuisce alla bolletta energetica dell’Italia per l’equivalente di 12,6 milioni di tonnellate di petrolio e circa 4,26 milioni di tonnellate di CO2. Non solo, ma i consumi sono in continua crescita (+ 25% negli ultimi anni), e diventano una voce sempre più pesante dei bilanci comunali. Da qui l’urgenza di avvalersi di nuove soluzioni di risparmio. Ma le risorse disponibili, soprattutto per le amministrazioni locali, sono cronicamente scarse e se esistono, in Italia aree di eccellenza in materia di risparmio energetico, tantissime sono le zone buie. Occorre dunque, in primo luogo una strategia nazionale che porti ad una standardizzazione dei sistemi.
Per il Presidente di ASSIL, Cav. Paolo Targetti, “questo Congresso si è rivelato come il più efficace momento di incontro fra aziende e istituzioni, dal cui confronto devono scaturire le linee guida per una strategia mirata alla migliore utilizzazione delle risorse pubbliche”.
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