Le sale del Castello di Gabiano, che, dal IX secolo sulle colline del Monferrato, domina la valle del Po, da quattro secoli è della Famiglia Durazzo, Marchesi di Gabiano.
I suoi discendenti per celebrare i 400 anni che la legano al castello hanno deciso di aprire le porte in un percorso storico guidato, disponibile solo su prenotazione.
Le sale saranno aperte al pubblico anche per tutti i sabati di settembre e ottobre.
Il 5 ottobre lo storico complesso presenta il convegno internazionale 1624 - 2024 Monferrato & Genova, dagli Alerami ai Durazzo, che ne ripercorre i mille anni di storia e celebra i 400 anni di proprietà della Famiglia Durazzo.
A partire da sabato 27 luglio, dunque, tutti i sabati dei mesi di settembre e ottobre sarà possibile esplorare in gruppi di 20-25 visitatori le sale e gli ambienti del castello, in compagnia dello storico dell’arte Luca Mana, per scoprirne la storia, i segreti e i tesori che vi sono custoditi.
Un percorso lungo mille anni che si apre anche al dialogo con l’arte contemporanea, grazie alle opere degli scultori e artisti Tunga, Lara Favaretto, Tatiana Trouvé, e Iris Epaminonda, parte della collezione del Castello.
Nelle stanze del maniero risuona l’eco di mille anni di storia.
Le sue mura, così come l’apparato decorativo degli interni, raccontano la trasformazione del ruolo del Castello: nato nell’Alto Medioevo per controllare i traffici che traversavano il Po destinati al Nord Europa, ha assunto, poi, una funzione difensiva, diventando, nel Rinascimento, residenza delle dinastie dominanti il Monferrato, come i Montiglio, gli Alerami, passando poi ai Paleologo di origine bizantina ai Gonzaga e infine ai Durazzo.
Ricordiamo che i Durazzo, originari dell’Albania, raggiunsero l’Italia nel Trecento, in fuga dall’occupazione ottomana. Si stanziarono a Genova, dove presto si sono affermati come commercianti e banchieri, diventando la seconda famiglia più importante, dopo gli Spinola. A legare a Gabiano la storia della famiglia è stato Agostino Durazzo, cui fu assegnato in feudo il borgo medievale nel 1624, insieme al titolo di marchese. A partire da quella data, le vicende della famiglia si sono intrecciate, indissolubilmente, con quelle del Castello di Gabiano che i figli e i nipoti di Agostino hanno riportato all’antico splendore edi impreziosito con decorazioni, affreschi, giardini, e persino un labirinto.
Universalmente noti come appassionati botanici fin da subito, hanno valorizzato la locale tradizione vitivinicola, nota come eccellenza locale, di cui esistono testimonianze precedenti all’anno 1000. Nell’infernotto del Castello si conservano ancora le bottiglie ottocentesche di vino del Generalife, testimonianza del ruolo svolto dalla famiglia nella Reconquista spagnola, insieme ad altre importanti annate, dal 1946 a oggi.
A distanza di quattro secoli, ors, i discendenti dei Durazzo, i Marchesi Giacomo ed Emanuela Cattaneo Adorno e i figli continuano a prendersi cura del Castello di Gabiano, valorizzandone la storia e le bellezze custodite.
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