L’artigiano del progetto Gianluigi Landoni è architetto per passione, designer per scelta, creativo per carattere, artista per gioco
Gianluigi Landoni già vincitore del premio Compasso d’Oro nel 1998
Nei giorni scorsi Elisa Alberti ha comunicato che, con la sua agenzia, seguirà le attività di ufficio stampa e pubbliche relazioni per Gianluigi Landoni, già vincitore del premio Compasso d'Oro nel 1998.
Laureato al Politecnico di Milano, Gianluigi Landoni, nel 1985, ha partecipato alla fondazione del gruppo di tendenza di design “Amalgama”.
Le sue prime esperienze professionali lo vedono impegnato, dapprima, come project manager presso lo studio di Rodolfo Bonetto (dal 1988 al 1990), e poi, dal 1991, come partner nello studio dove ha svolto attività di ricerca e sviluppo del disegno industriale, approfondendo le tematiche del product design.
Dopo, Gianluigi Landoni ha cominciato a svolgere l’attività professionale in proprio, indagando i campi della progettazione, dell'allestimento e della realizzazione per varie aziende di arredamento nel settore commerciale e contract. Negli anni ha collaborato con importanti marchi italiani a livello internazionale disegnando complementi d'arredo, luci e prodotti per il wellness pieni di carattere ed emotività ottenendo, come già detto, nel 1998, il riconoscimento Compasso d'Oro grazie al lavabo Wing progettato per Rapsel.
La curiosità e il desiderio di approfondire le sue ricerche creative hanno portato Gianluigi Landoni a lavorare in vari comparti produttivi.
Architetto prestato al design, Gianluigi Landoni ama definirsi “artigiano del progetto”. Progettista concreto, attento ai mutamenti culturali e sensibile ai risvolti sociali, realizza prodotti e lavori in grado di dare nuovi orizzonti alla fruizione sociale. La curiosità e il desiderio di approfondire le ricerche creative lo hanno portato a lavorare in diversi settori produttivi, collaborando con aziende di fama internazionale.
L’esperienza in architettura, precedente al contatto con il mondo del disegno industriale, ha avuto un ruolo fondamentale nella sua formazione, facendo di lui un designer essenziale, elegante e ironico, in grado di coniugare creatività a rigore progettuale, sempre ponendo l'uomo al centro delle sue creazioni.
Definisco il mio lavoro 'onesto e consapevole', privo di dogmi stilistici, con un approccio sostenibile e funzionale, associato alla capacità di sintesi dettata da una buona producibilità. Voglio ritrovare un senso nella misura del progetto attraverso una visione dello spazio non urlato ma con forti connotazioni emotive. I miei ultimi lavori sono concentrati sull'uso, a volte estremo, dei materiali sia 'classici' che di ultima generazione, alle loro associazioni e possibili lavorazioni. La ricerca si estende anche alla tecnologia che diventa particolarmente significativa e spesso fonte stessa d'ispirazione.
Gianluigi Landoni attraversa i temi dell'abitare senza stili e dogmi precostituiti, muovendosi liberamente tra prodotto, interior design e talvolta architettura, ricercando una perfetta sintesi tra materiali, lavorazioni e forme. Un approccio contemporaneo, olistico e romantico - talvolta radicale e postmoderno - ma sempre con un tocco di ironia, con la convinzione che il buon design sia un riuscito connubio tra estetica e funzionalità e metta sempre al centro l’uomo, le sue esigenze e i suoi desideri. Un lavoro che, con esperienza e passione per i materiali e i dettagli, ruota da sempre attorno alla semplicità, per la creazione di un oggetto puro, estetico e fortemente narrativo.
Credo che un buon prodotto non sia solo la creazione di una forma bella e visivamente gradevole, ma il risultato di diversi fattori quali processi produttivi, ingegneria, estetica, user experience/ergonomia e comunicazione. Trovare il giusto equilibrio tra questi punti è ciò che si traduce in un buon design.
Attualmente Gianluigi Landoni collabora, in modo continuativo, con Vibieffe, Sovet Italia, QD Magistro Lab e Pirovano.
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