La settima edizione di Alcova ha aperto al pubblico due ville dell’area metropolitana di Milano, Villa Bagatti Valsecchi (Via Vittorio Emanuele II, 48, Varedo) e Villa Borsani (Via Umberto I, 148, Varedo)

Milano Design Week: Alcova, la piattaforma internazionale per il design contemporaneo

  Arredo e Design  

Anche quest’anno, durante il più grande evento di design al mondo, la Milano Design Week, la piattaforma Alcova, fondata nel 2018 da Valentina Ciuffi (Studio Vedèt) e Joseph Grima (Space Caviar), ha riunito designer, aziende, istituzioni e ricercatori che indagano sul futuro dell’abitare, attraverso un lavoro innovativo su ambienti di vita, prodotti, sistemi, materiali e innovazione tecnologica. Nelle sue sei edizioni passate

Alcova ha confermato, anche quest’anno, di essere una meta imperdibile della settimana del design milanese.

I numerosi visitatori hanno, così, raggiunto due ville di Varedo: Villa Bagatti Valsecchi (gestita dalla Fondazione La Versiera 1718, che ne preserva l’importante patrimonio architettonico e culturale) e Villa Borsani (che appartiene alla famiglia Borsani ed ospita ABV (Arredamenti Borsani Varedo) e il ricchissimo Archivio Osvaldo Borsani), dal forte carattere architettonico rispettivamente modernista e barocco lombardo, che hanno ospitato i progetti selezionati da Alcova generando accostamenti sorprendenti.

Precisiamo che la visual identity del progetto Alcova è firmata, fin dagli esordi, dallo Studio Vedèt.

Le porte delle due dimore, per la prima volta, hanno accolto il pubblico, invitandolo ad interrogarsi sul tema dell’abitare, sempre centrale per Alcova, che, quest’anno, si è dispiegato nella sua complessità attraverso due contesti “domestici”.

Segnaliamo che tra gli oltre 70 espositori, Alcova ha visto il ritorno di designer che accompagnano il progetto dagli albori, contribuendo al suo successo, insieme a novità assolute: il panorama spazia da designer di spicco e collaborazioni con grandi brand internazionali a company emergenti fino alle giovani promesse di scuole internazionali.

Alcova, dunque, ha invitato il pubblico in un microcosmo quasi surreale: un contesto di rilevanza storica in cui è stato possibile immaginare il futuro del design attraverso installazioni, performance e momenti collettivi.

L’approccio site-specific è stato stimolato dai contesti fortemente caratterizzati delle due ville. Dalla installazione di arte pubblica di Objects of Common Interest, che ha abitato il grande parco di Villa Bagatti Valsecchi, all’intervento ad hoc dell’architetto giapponese Junya Ishigami per la galleria Maniera nella ex-ghiacciaia nascosta nel verde dello stesso parco.

Dagli arredi di Atelier de Troupe in mostra sull’iconica scala di Villa Borsani, alla curiosa installazione di Sema Topaloglu Studio in uno dei bagni della medesima villa, fino al dialogo che Fabian Freytag ha instaurato nel particolarissimo bar progettato da Osvaldo Borsani.

Il panorama di Alcova 2024 ha incluso progetti che esplorano il design contemporaneo in diverse direzioni: dalle tecnologie dei materiali di Harry Thaler Studio/ EconitwoodTM alla ridefinizione del craft digitale di The New Raw, alla sofisticata indagine tra forma e materia applicata agli oggetti luminosi di Ryuichi kozeki/ RKDS, fino alla speculazione architettonica di HEAD - Genève, Geneva University of Art and Design attorno all’emergenza climatica.

L’intero Loggiato delle Scuderie di Villa Bagatti Valsecchi, inoltre, ha ospitato un’altra novità: l’Alcova Design Shop.

Al calar del sole, poi, gli spazi monumentali di Villa Bagatti Valsecchi si sono accesi grazie alla collaborazione con Artemide.

Alcova, lo sottolineiamo, ha dato, come sempre, spazio alla convivialità con le aree bar realizzate grazie al materiale in micro carta innovativo brevettato da Paper Factor, incorniciate dalle pergole di Sprech, e allestite con gli iconici arredi da esterno di FIAM.

Anche per l’edizione 2024, la firma della food court è di Alessandro Longhin e di Victoria Small.

Il bar di Villa Bagatti Valsecchi ha, infine, vissuto di un’offerta unica e ricercata, dalla caffetteria alla selezione di vini naturali, alle birre e ai soft drink. La proposta food, realizzata, quest’anno, in collaborazione con il panificio Davide Longoni, ha interpretato il territorio e la stagionalità con un menù ricco di sapori, fondato sull’etica e la qualità degli ingredienti

Info, elenco completo degli espositori: www.alcovamilano.com.

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