Dopo settantacinque anni dalla prima edizione del 1932, la celebre Cucina futurista di Marinetti e Fillia è di nuovo in libreria

La cucina futurista a cura di Pietro Frassica

  Cultura e Spettacoli  

L’opera di Filippo Tommaso Marinetti e Fillia (il cui vero nome era Luigi Colombo e Fillia era il cognome materno) appartiene al periodo cruciale del Futurismo di “seconda maniera”; quello accolto dal regime nel suo compromesso quotidiano.

Il volume, pubblicato per la prima volta  mentre regnava ancora intatta l’autorità dell’Artusi, ben rappresenta la cucina futurista che trasforma il cibo, o meglio l’atto di nutrirsi, in spettacolo a sorpresa con i commensali come attori e le pietanze come opere d’arte, anticipando  i più recenti esiti artistici e anche la nouvelle cuisine.

Il banchetto, infatti, deve coinvolgere tutti i cinque sensi del commensale: deve essere “fonte di sorpresa, eccitante esperienza sensoriale, luogo dove teatro, arte e vita si incontrano e in cui l´appagamento del gusto è confinato nelle retrovie”.

Senza essere sistematico, secondo le nostre consuetudini culturali - e per questo spesso incompreso e di non facile catalogazione - il volume è di un’assoluta coerenza nell’intreccio continuo di arti figurative, musica, stili di vita, consumi, realtà politica, saperi scientifici e umanistici, sapori antichi o esotici, che sprigionano un’inconsapevole guizzo di profetica genialità legata al consumo del cibo.

La sua formula ideale, che deve essere scandagliata pagina dopo pagina, sta nelle linee essenziali di un cerimoniale teso a rilanciare la cucina tra le esigenze primarie dell’uomo moderno, inquadrandola nella concezione sinestesica di tutte le arti.

La ripubblicazione dell’opera è a cura di Pietro Frassica che insegna negli Stati Uniti, alla Princeton University, e che ha gustato alcune delle ricette, proposte dai futuristi e raccolte nel volume, realizzate a fine corso dai suoi studenti americani.

Tra le sue pubblicazioni di Frassica segnaliamo in questa occasione i saggi su G.G. Trissino, G. Parini, G. Baretti, L. Pirandello, S. Quasimodo, Primo Levi, G. Lagorio, M. Soldati, O. Ottieri e sul teatro di F. Tozzi e di E. Patti in riviste europee e americane; l’edizione critica di G. M. Filelfo (Chroniche de la città de Anchona, 1979); i volumi: A Marta Abba per non morire, (1991; oggi alla terza edizione), Romanzo europeo tra Otto e Novecento (1992), Caro Maestro… (1994), Varianti e invarianti dell’evocazione (2004; Premio Val di Comino per la saggistica).

Molti lettori troveranno piacevole la lettura del volume La cucina futurista di Marinetti e Fillìa edito da Viennepierre apprezzando le provocazioni dalle mille facce e dai mille colori di questo invitante decamerone della gastronomia:  chi volesse cimentarsi nella realizzazione dei piatti proposti nel volume e caratterizzati da accostamenti inusitati e arditi, potrà trovare a volte che suscitano scoppi di ilarità, ma spesso riescono a “moltiplicare all´infinito la gioia di vivere”, nutrire gli occhi ed “eccitare la fantasia prima ancora di tentare le labbra”.

Ulteriori informazioni: Viennepierre Editore - Via Cimarosa 3 - 20144 Milano - Tel. 0248020673 - Fax 02460769 - http://www.viennepierre.it

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