Domenica 9 aprile nello spazio espositivo della Fondazione Marguerite Arp a (Svizzera) è stata inaugurata la nuova mostra Arp. Viaggio in Oriente

Locarno-Solduno: la nuova stagione espositiva della Fondazione Marguerite Arp

  Cultura e Spettacoli  

Fino al 5 novembre, alla Fondazione Marguerite Arp, si può visitare la mostra Arp. Viaggio in Oriente, dedicata ad un capitolo poco conosciuto della produzione artistica di Arp, vale a dire la creazione di gioielli in argento e opere in ceramica, realizzate in collaborazione con artisti-artigiani israeliani.

La mostra, lo precisiamo, è stata curata d Simona Martinoli con la collaborazione di Sophie Marie Piccoli

Ricordiamo che il 9 aprile 1960 Jean Arp (16.9.1886 Strasburgo - 7.6.1966 Basilea) e Marguerite Arp-Hagenbach (22.8.1902 Basilea - 23.8.1994 Locarno) intrapresero un viaggio culturale intitolato “Pasqua in Terra Santa”, guidato dallo storico dell’arte basilese Robert Stoll alla scoperta del patrimonio artistico, storico e culturale del Vicino Oriente. Il gruppo si recò al Cairo e a Giza, dove visitò il Museo Egizio, le piramidi, la Sfinge e numerosi altri monumenti, per poi recarsi a Menfi e Saqqara. Si spostò, successivamente, a Gerusalemme, per partecipare alle celebrazioni della Pasqua e visitare i principali luoghi sacri della città, la cui parte orientale apparteneva allora alla Giordania. Tiberiade, Haifa e Nazareth sono state altre tappe del fitto programma.

Il 24 aprile il gruppo rientrò in Svizzera, ma Jean e Marguerite rimasero in Israele nel villaggio artistico Ein Hod (presso Haifa), fondato nel 1953 da Marcel Janco, artista di origini rumene e uno dei fondatori del movimento Dada a Zurigo nel 1916 con Arp, Tzara, Ball, Hennings e Huelsenbeck. Ad Ein Hod erano attivi atelier di tessitura e stampa e si lavoravano la ceramica e l’argento. L’incontro con Janco e la realtà di Ein Hod si rivelò come uno stimolo per la creatività di Arp, sempre aperto e curioso, a sperimentare con nuovi materiali e mezzi espressivi. Nacquero, così, delle creazioni di gioielli in argento e opere in ceramica, realizzate in collaborazione con gli artisti-artigiani israeliani.

Tale interessante capitolo è rimasto, ad oggi, largamente sconosciuto all’interno della produzione artistica arpiana.

La mostra Arp. Viaggio in Oriente prende le mosse da un nucleo di opere del periodo Dada di Arp, Taeuber-Arp e Janco, per poi passare a delle sezioni incentrate sul viaggio in Oriente, periodo in cui il dadaismo stava conoscendo un revival a livello internazionale. Le creazioni in ceramica e i gioielli sono riconducibili a precisi rilievi, opere tessili e su carta realizzati da Arp nel corso di tutta la sua lunga carriera, dagli anni Venti alla maturità. Il grande rilievo in legno dipinto I gemelli (1956), lo vediamo rivivere in una collana d’argento; il ricamo J’ai pensé à une fleur (1923-26) in una spilla: questi sono soltanto alcuni esempi delle corrispondenze tra gioielli e opere d’arte visibili in mostra.

La presenza del gioiello d’arte nell’opera di Arp consente di affrontare anche il tema del rapporto tra micro e macro, che si manifesta nell’opera tardiva del grande artista. Negli anni Cinquanta e Sessanta Arp realizza infatti opere su grande scala integrate all’architettura o da collocare nello spazio pubblico e al contempo lavori di piccolo formato come gioielli o découpages.

La fotografia che ritrae Arp in meditazione davanti alla grande Sfinge fa da preambolo ai riferimenti all’Egitto presenti nella sua produzione poetica e plastica.

In mostra si possono ammirare un esemplare unico con copertina dipinta della raccolta di poesie Der Pyramidenrock (1924) e sculture in bronzo come L’Egiziana (1938) o la Piccola sfinge (1942), un’opera legata all’universo onirico e fantastico di Arp in cui solo il titolo ricorda la figura mitologica.

Assieme a opere mai o raramente esposte al pubblico, la mostra presenta una piccola selezione di materiali d’archivio inediti.

Particolarmente degno di nota, ad esempio, è l’album confezionato dallo stesso Stoll su proposta di Marguerite Arp: fotografie, ricordi e i più vari documenti consentono di ripercorrere l’itinerario e gli amici incontrati lungo la via dagli Arp. Il rapporto con Marcel Janco è documentato da un carteggio conservato negli archivi della Fondazione. Ne emerge un lato sensibile di Arp, e la sua apertura alle contaminazioni artistiche, che confermano la sua peculiare creatività sperimentatrice.

In mostra il visitatore può ammirare opere di: Jean Arp, Marcel Janco, Sophie Taeuber-Arp, come pure di François Hugo, Peter Johanaan, Itche Mambusch, Aviva Margalit.

Info: Arp. Viaggio in Oriente - Via alle Vigne 46, Locarno-Solduno - www.fondazionearp.ch.

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