Nell’occasione visitate due chicche: Bagheria ed Erice

Capo d’Orlando: conclusa la sesta edizione della Borsa del Turismo Extralberghiero (BTE)

  In viaggio tra gusto e cultura  

Nei giorni scorsi a Capo d’Orlando è svolta la VI edizione della Borsa del Turismo Extralberghiero (BTE), promossa ed organizzata da Confesercenti Sicilia, cui hanno partecipato 20 buyer internazionali e 60 espositori. (Info: www.expobte.it/ - www.confesercenti.it).

Patrizia De Luise, presidente nazionale di Confesercenti, e Vittorio Messina, presidente nazionale di Assoturismo, hanno sottolineato che l’extralberghiero non è più un turismo di nicchia, ma una fetta rilevante del turismo siciliano e delle Isole.

Giovanni Ruggieri presidente dell’OTIE, ha presentato il Report OTIE 2022, realizzato proprio per la BTE dall’Osservatorio sul Turismo per le Economie delle Isole, che ha evidenziato la vitalità del settore alternativo all’alberghiero, che, lo ricordiamo, riunisce, in Sicilia, oltre 6500 aziende, vale a dire campeggi, B&B, agriturismi, case vacanza, posti letto in imbarcazioni da diporto, glamping. Nel 2022 si è movimentata una spesa per 86 milioni con un aumento della domanda pari al 10 per cento e un + 8 per cento di strutture.

Il quadro conseguente è di sicuro successo sempre che intervenga il settore pubblico, soprattutto all’interno del PNRR, garantendo infrastrutture (ad esempio, strade a scorrimento veloce e treno) in grado di facilitare le strutture dell’isola, particolarmente ricca di tesori naturalistici, artistici ed eno gastronomici. Strutture pronte ad accogliere con la consueta eccellente ospitalità siciliana.

Nel corso del soggiorno in Sicilia abbiamo potuto visitare, in particolare, la zona di Trapani e quella di Palermo.

Abbiamo, così, visitato non solo la città di Trapani, ma anche Erice, comodamente raggiungibile in filovia, o a Palermo per visitare non solo la città (inserita nel Patrimonio Unesco come circuito arabo-normanno, insieme con Monreale e Cefalù) ma anche la vicina Bagheria, la città delle ville.

Bagheria è nata tra ‘600 e‘700 quando principi e baroni siciliani hanno fatto a gara fra di loro nel costruire le loro ville a testimonianza del loro potere e della loro ricchezza. Ville caratterizzate non solo da scaloni, stucchi, balconi, stemmi, affreschi, ma anche giardini lussureggianti,

Se avete a disposizione solo una giornata, consigliamo di visitare, previa prenotazione, Villa Cattolica, Villa Sant’Isidoro de Cordova, Palazzo Butera- Branciforti.

Villa Cattolica, nota come Villa dei Mostri per le figure deformi e bizzarre poste a coronamento del muraglione esterno, citata anche da Goethe: la villa fu costruita dal principe Gravina ed oggi è sede del museo comunale dedicato a Renato Guttuso, che, dal 1990, è sepolto in un sarcofago monumentale, disegnato dall’amico Giacomo Manzù, che accoglie le spoglie di Guttuso. (Info, prenotazione: www.museoguttuso.com).

Villa Sant’Isidoro de Cordova, databile alla metà del Settecento (1753) come attestano la firma e la data riportate nella decorazione del grande salone dipinto a “trompe l’oeil”. e Paternò. Anche il percorso di visita di questa villa attesta come gli ambienti obbediscano alla regola francese dell’enfilade, attraverso una successione di vani Oltre ad abiti femminili ed un prezioso corredo con abiti da battesimo e comunione, troviamo lo studio con alle pareti i dipinti più importanti della casa museo, i ritratti degli antenati della famiglia e il soffitto decorato a tempera;, collezioni di armi, monete e banconote, camere oscure, macchine fotografiche e cineprese con lastre fotografiche ed elementi per lo sviluppo fotografico e il ritocco, giocattoli d’epoca e fumetti abiti, cappelli, calzature e accessori sia femminili che maschili.. Affacciandosi alla terrazza si può godere di un ottimo panorama (Info, prenotazioni: villadecordovamuseo@libero.it).

Palazzo Butera- Branciforti, oggi sede del Municipio, è la villa più antica, costruita alla fine del 1600, quando Giuseppe Branciforti, principe di Pietraperzia e di Leonforte, cavaliere del Vello d’Oro, dopo la rivolta di Napoli con Masaniello e di Palermo con Giuseppe D’Alessi, non potendo più diventare re di Sicilia, si ritirò a Bagheria (Info, prenotazione: turismo@comune.bagheria.pa.it).

Ad Aspra, la frazione sul mare, di Bagheria sempre previo appuntamento, consigliamo di visitare il Museo dell’Acciuga e delle Arti Marinare, realizzato dai fratelli Girolamo e Michelangelo Balistreri. Nel museo ritroviamo non solo documenti che illustrano i procedimenti della salagione di acciughe in Sicilia, ma anche musica, tradizioni, film (come, ad esempio, ”Nuovo Cinema Paradiso” di Tornatore), che parlano tutti di questa meravigliosa terra. Nella bottega “A Putia ri Pisci Salati" si possono poi acquistare i prodotti lavorati dall’azienda (Info, prenotazione:www.museodellacciuga.it/).

Se avete a disposizione una sola giornata per visitare oltre a Trapani anche Erice, consigliamo di prendere alloggio all’Hotel Tiziano di Trapani (Info, prenotazione: www.hoteltizianotrapani.it) e, con la comoda funicolare, arrivare a questo piccolo ed autentico borgo che conserva il suo fascino medievale, compreso il pavimento fatto di pietre lisciate dal tempo (fate attenzione: in alcuni punti scivoloso), arroccato sulla cima del monte omonimo.

Usciti dalla funivia si può iniziare la visita dal Giardino del Balio, un giardino all’inglese, realizzato dal Conte Pepoli, con aiuole fiorite cinte da siepi di bosso secolare e la folta vegetazione che racchiudono diversi punti panoramici.

Proseguendo troviamo il Castello di Venere, vale a dire il Castello Normanno, eretto nel 1100 su quello che, un tempo, era un tempio dedicato alla dea dell’amore e della fecondità, protettrice dei naviganti.

Si può, quindi, ammirare la Torretta Pepoli, un edificio eclettico in stile liberty situato sotto del Castello di Venere e le Torri medievali, sul lato est del Giardino del Balio. Ricordiamo che la torretta fu fatta costruire nel 1870 dal Conte Agostino Pepoli come angolo di studio e di meditazione personale. La torretta, che si articola su 4 livelli, nel 2014 è sede dell’Osservatorio per la Pace nel Mediterraneo.

Varcando la Porta Trapani, si può entrare nel borgo e perdersi tra le sue vie.

In Piazza Matrice si staglia il maestoso Duomo con accanto la Torre di Re Federico, conosciuto come Real Duomo, edificato durante il IV secolo d.C., ampliato da Federico III, Re di Sicilia, in stile gotico come regalo al popolo, che lo aveva accolto ad Erice dopo la sua fuga da Palermo, che,ha subito, poi, negli anni, diversi cambiamenti sia all’interno sia all’esterno.

Nel peregrinare per Erice consigliamo un sosta golosa nella storica Pasticceria Maria Grammatico, in via Vittorio Emanuele 14, dove si possono gustare cannoli, cassate e tantissime altra specilità dolciarie siciliani in un ambientenfamiliare con interni in legno (www.mariagrammatico.it).

Per organizzare il viaggio consigliamo, ad esempio, di contattare il Ulisse, T.O. di Palermo (www.ulissetouroperator.com) e farsi guidare da Corinna Scaletta, presidente Federagit della Confesercenti Sicilia (cell 3336355173), molto preparata su tutte le località della Sicilia.

Dove mangiare: Hajer Aissi, cantina siciliana - via Giudecca 32, Trapani - www.cantinasiciliana.it

Gli Archi di San Carlo, ristorante vineria - hvia San Carlo 10, Erice - web.menuadesso.com/gliarchi/welcome.

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