Anche quest’anno Gusti.a.Mo22 ha presentato il bello e il buono di Modena tra degustazioni e percorsi guidati nei luoghi di produzione.

Modena: Gusti.a.Mo22

  Food and beverage  

Gusti.a.Mo22, infatti, è la manifestazione fortemente voluta dai Consorzi di tutela e promozione dei prodotti D.O.P. e I.G.P. modenesi, promuove e valorizza le eccellenze enogastronomiche del territorio: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, il Parmigiano Reggiano DOP, il Prosciutto di Modena DOP, i Lambruschi modenesi DOC, l’Aceto Balsamico di Modena IGP, lo Zampone ed il Cotechino di Modena IGP, la Ciliegia di Vignola IGP, la Confettura di Amarene Brusche di Modena IGP.

Ricordiamo che le esportazioni rappresentano una fatta importante dell’agroalimentare modenese (in forte crescita rispetto agli anni precedenti). Le performance migliori si registrano in Africa settentrionale, Canada, Europa e Medio Oriente.

La performance di Modena, lo precisiamo, si inserisce in un contesto regionale, l’Emilia Romagna, che, nel XIX Rapporto Ismea-Qualivita, ha fatto registrare un valore economico delle filiere dei prodotti D.O.P e I.G.P. di oltre 3,3 miliardi di euro.

La VI edizione di Gusti.a.Mo22 ha avuto inizio venerdì 7 con un talk show (“Innovazione e future generazioni gli asset strategici per tramandare la tradizione produttiva del territorio”) tenutosi al Castello di Spezzano, che ospita dal 1996 il Museo della Ceramica, un museo tecnologico che racconta la storia di tale produzione nel territorio. Nel Museo, ospitato al piano primo e seminterrato, a fianco di reperti archeologici, sono esposte opere in ceramica e piastrelle, riproduzioni di manufatti, strumenti del ceramista e fornaci per la cottura della ceramica, ricostruiti con le tecniche dell’archeologia sperimentale.

Nell’occasione Stefania Spaggiari, direttrice del Museo della Ceramica del Castello di Spezzano, ha spiegato: Un castello e un museo nel distretto della ceramica industriale con piante di fico, distese di ulivi, viti maritate, capperi sulle mura di torri e castelli, affrescati nelle mappe della Sala delle vedute, celebrano il territorio e la cultura enogastronomica della tradizione. Il Castello di Spezzano e Museo della ceramica si raccontano attraverso l’innovazione degli allestimenti multimediali, la app audioguida che ha la voce di Marco III Pio, incrociando “anime” contrastanti per dare vita ad un’unica storia.

Il tema portante del talk show Innovazione e future generazioni gli asset strategici per tramandare la tradizione produttiva del territorio, condotto dalla giornalista Rai Camilla Nata, è stata l’importanza della formazione delle nuove generazioni, così da portare avanti, nel tempo, quel patrimonio valoriale, culturale e gastronomico dei territori e, al contempo, creare nuove generazioni di consumatori consapevoli, pronti a diventare ambasciatori delle produzioni di eccellenza del territorio.

Enrico Corsini, presidente di Piacere Modena, marchio di Palatipico Modena (la società che ha come finalità quella di valorizzare il comparto agroalimentare ed enogastronomico modenese nella sua interezza) ha dichiarato: Dopo anni di restrizioni organizzative imposte dalla pandemia finalmente si torna alla normalità, con una edizione di Gusti.a.Mo22 che recupera la sua identità di evento diffuso capace di riunire in un solo weekend tutte le eccellenze enogastronomiche del territorio. Un esempio straordinario di sinergia per il raggiungimento di un obiettivo comune, una testimonianza di quanto sia premiante oggi fare sistema. La rappresentatività dei Consorzi aderenti al progetto di Piacere Modena - ha precisato Corsini - è di circa il 90% della produzione complessiva e insieme esercitano nell’economia provinciale, e non solo, un peso decisamente rilevante, considerando altresì che la nostra provincia vanta ben 27 prodotti certificati D.O.P. e I.G.P., che ne fanno la prima provincia in Italia per numero di denominazioni.

Tale primato candida Gusti.a.Mo22 a divenire un punto di riferimento anche per il turismo esperienziale, insieme a tutte le realtà produttive che hanno aderito a questo progetto promozionale di grande interesse.

Maura Zini, Dirigente Scolastica dell’Istituto Spallanzani, ha sottolineato come il modo di concepire la cucina, per molti fattori concorrenti, sia sempre più oggetto di cambiamento ed innovazione: Si rende necessario fare ricerca su nuovi cibi, nuovi processi culinari e nuove combinazioni, ma non devono farlo solo gli chef più rinomati. Dobbiamo farlo a partire dai banchi di scuola, insegnando il rispetto dell’ambiente insieme a quello delle tradizioni e a volte dobbiamo riscoprire ricette più antiche perché le nostre trisnonne usavano alimenti e sostanze più povere. Dobbiamo insegnare come si ottiene un buon prodotto frutto spesso di un’agricoltura sana con gusti che non ricordiamo più. E forse occorre anche ripartire dalla terra riappropriandosi dei ritmi della natura. Per questo abbiamo bisogno di tutti: aziende, professionisti, enti, organizzazioni. La scuola ha bisogno di testimoni che mostrino, lavorando insieme agli studenti, la strada per costruire un futuro possibile. Occorre la consapevolezza che insieme possiamo, con la passione per la vita, aiutare i nostri studenti a costruire il loro futuro.

Sabato 8 ottobre, in Piazza Roma, nel centro di Modena e nel Cortile d’Onore del Castello dei Pio a Carpi si sono svolte tante attività di gusto ed arte aperte a tutti, con un momento clou alle 15.30 in Piazza Roma dove i due conduttori RAI, Fede e Tinto, narratori delle eccellenze agroalimentari e dei territori hanno incontrato i Consorzi dei prodotti D.O.P. e I.G.P. della provincia di Modena: tutti i principali consorzi rappresentativi di prodotti tipici del territorio: il Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P., il Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano D.O.P., il Consorzio del Prosciutto di Modena D.O.P., il Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena D.O.P., il Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi D.O.P., il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena I.G.P., il Consorzio Zampone e Cotechino Modena I.G.P., il Consorzio Ciliegia di Vignola I.G.P., il Consorzio Produttori Amarene Brusche di Modena.

A proposito di incontri vi segnaliamo alcune delle realtà locali (acetaie, caseifici, cantine e prosciuttifici) da non perdere (prenotando la visita).

Caseificio Nuova Martignana di Baggiovara (MO) - Nato nel 1975 dall’unione di due vecchi caseifici, questo caseificio, che, da anni, ingloba anche altre realtà casearie, dal 2004 è diventata una Società Agricola Cooperativa, che, ad oggi, conta 16 soci. La produzione di latte annua è di circa 50.000 q.li e la produzione di Parmigiano Reggiano raggiunge quasi le 10.000 forme. Durante la visita, da effettuare preferibilmente nelle prime ore della mattinata, è possibile assistere al processo di lavorazione del latte con il quale viene prodotto il Parmigiano Reggiano DOP e visitare i locali in cui le forme maturano.

Prosciuttificio Fratelli Guerzoni di Gorzano di Maranello, uno dei 10 prosciuttifici aderenti al Consorzio- Il Prosciutto di Modena DOP, che genera annualmente un fatturato al consumo di circa 12 milioni di euro. Il prosciutto di Modena è ottenuto solo dalla coscia fresca di suini nati, allevati e macellati nelle seguenti regioni: Emilia Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Molise, Umbria, Toscana, Marche, Abruzzo e Lazio, secondo le prescrizioni produttive concernenti le razze, l'alimentazione e l'allevamento dei suini destinati alla produzione tutelata.

Acetaia Pedroni di Nonantola - Giuseppe Pedroni, giunto da Formigine, arrivò nella terra nonantolana di Rubbiara nel lontano 1862. Ottenne la licenza d’aprire “Osteria” con diritto di vitto e stallatico, iniziando così a dissetare ed a rifocillare viandanti, stagionali e carrettieri. In seguito il figlio Claudio, è riuscito ad ottenere anche la “privativa” per la vendita di sale e tabacchi. Precisiamo che l'aceto balsamico Tradizionale di Modena DOP è di circa 5 milioni di euro.

Azienda Agricola Tenute Campana di Campogalliano di proprietà di Sergio Campana, Campione Italiano F3 nel 2011 e attualmente Pilota Le Mans Prototype. Sergio Campana è disponibile per illustrare, personalmente e con grande competenza ed amore per ciò che fa, la Tenuta, che comprende anche un lago e si estende, oggi, su una superficie di 200 ettari, di cui 28 adibiti a vigneto, ed i tanti progetti di filiera, già realizzati o in cantiere, finalizzati alla valorizzazione delle produzioni agricole del territorio. L'azienda fa parte del Consorzio di Tutela del Lambrusco DOC che associa una settantina di Imprese Agricole di varie dimensioni, che, insieme, producono 270 mila ettolitri di Lambruschi modenesi DOC

Segnaliamo, con l’occasione, che Modenatur propone un’offerta speciale “Welcome to Modena”: soggiornando almeno due notti e prenotando una struttura ricettiva sul sito www.welcometomodena.it, il turista riceve in regalo un voucher da spendere in ristoranti, negozi, tour, per vivere la città e il territorio

Dove dormire: Hotel Principe - corso Vittorio Emanuele II 94, Modena (MO). Affacciato su Corso Vittorio Emanuele II, tra magnifici palazzi storici e i rinomati Giardini Ducali, a pochi passi dal Palazzo Ducale, dalla stazione e dal centro storico di Modena con il Duomo, la torre della Ghirlandina e Piazza Grande (complesso architettonico dichiarato patrimonio dell’UNESCO nel 1997).

Dove mangiare: Osteria Santa Chiara, che fa parte del Consorzio Modena a Tavola. Ogni prodotto del territorio qui è valorizzato in un menù appositamente realizzato per far conoscere ed apprezzare tali prodotti nella loro migliore interpretazione in cucina, da soli o in abbinamento.

Osteria di Rubbiara che propone prodotti tipici del territorio modenese ed in particolare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena

Info: www.gustiamodena.it - www.visitmodena.it - www.welcometomodena.it

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