Due passeggiate guidate nel Parco Storico della Palazzine

Stupinigi, Palazzina di Caccia: LEGGERE IL GIARDINO

  In viaggio tra gusto e cultura  

In attesa dell’avvio del progetto di restauro del Parco Storico della Palazzina di Caccia di Stupinigi con i fondi del PNRR - ottenuti tramite il bando del Ministero della Cultura dedicato ai parchi e ai giardini storici, finanziato dall’Unione Europea attraverso i fondi NextGenerationEU - la Fondazione Ordine Mauriziano con “Leggere il giardino” apre eccezionalmente al pubblico sabato 17 settembre e sabato 8 ottobre, alle ore 10.30, i cancelli del grande parco della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Le visite guidate

Muniti di caschetto di protezione, i visitatori potranno visitare i giardini di Stupinigi, dal cortile d’onore, al padiglione centrale, al giardino di levante, alla scoperta delle evoluzioni del parco interno alla Palazzina.

Le visite guidate “Leggere il giardino” durano 2 ore circa.

Attraverso mappe e documenti storici le passeggiate ripercorreranno le fasi e gli stili del giardino, dal gusto alla francese del Settecento all’evoluzione del gusto romantico, fino ad arrivare al giardino Novecentesco risalente al periodo delle villeggiature della regina Margherita.

Ricordiamo che il giardino della Palazzina di Caccia di Stupinigi venne progettato sul modello francese nel 1740 da Michel Bénard, direttore dei Reali Giardini, che riuscì ad elaborare il pensiero juvarriano di spazio aulico dinamicamente collegato con l’ambiente venatorio circostante. Nell’Ottocento si adeguò al nuovo gusto romantico di parco paesaggistico, senza però perdere l’originario assetto geometrico. Furono creati percorsi con andamento sinuoso, un laghetto con isola dotata di belvedere, un ponte in legno e fu realizzata persino una serra, nella parte orientale.

Il finanziamento di 1.983.083,33 euro del PNRR consentirà di coniugare il recupero del disegno caratteristico del giardino, unico nelle sue forme e configurazione ed espressione della genialità di Filippo Juvarra, e la sua componente botanica originale con le esigenze di tutela ambientale presenti. Il progetto prevede anche il recupero e la valorizzazione dell’area del laghetto con l’isola centrale raggiungibile attraverso un ponticello, elementi di valore paesaggistico del giardino ottocentesco.

Il parco storico

La Palazzina di Caccia di Stupinigi, con il suo parco, rappresenta un sistema integrato tra l’attività venatoria e il loisir della corte. Occupa una superficie di circa 10 ettari lungo l’asse longitudinale che attraversa Stupinigi in direzione nord-sud: arrivando da Torino si trovano i grandi prati semicircolari che introducono ai parterres fino al cortile d’onore, con una serie di viali trasversali a collegare le scuderie e i diversi appartamenti reali. Nella concezione progettuale dell’architetto messinese Filippo Juvarra, l’area verde era strettamente connessa alle linee, straordinariamente innovative per il tempo, della Palazzina di Caccia. Il progetto juvarriano prevede infatti che l’asse proveniente da Torino, attraversando il salone centrale, si prolunghi nella rotta di caccia centrale o reale, passando per gli ampi parterre posti a sud e oggi recuperati, delimitati a levante e ponente da filari di carpini, per giungere, quindi, al parco più interno di impianto circolare separato dal territorio circostante da un muro di cinta.

Nel 1740 iniziarono i lavori, per terminare verso la fine del secolo, sotto la direzione dell’Architetto Reale Tommaso Prunotto e portati avanti da Ludovico Bo e dal Direttore dei Reali Giardini Michel Bénard che seppero elaborare e mantenere l’idea originaria juvarriana di simmetria e prospettiva. L’impianto del giardino, costruito sull’asse rettore longitudinale che attraversa il territorio, è diviso in due settori: uno rettangolare a “parterres à l’anglaise” delimitato lateralmente da due cabine di verzura o Apartaments verts che compenetrano nel secondo settore circolare suddiviso in 16 viali radiali e “tournants” alberati a delimitare i “parterres en broderie” con baricentro il gran rondò reale.

Uno degli elementi architettonici verdi che caratterizzava il giardino formale settecentesco era rappresentato proprio dagli Apartaments verts o gallerie di verzura: due gallerie verdi, perfettamente simmetriche e parallele all’asse principale a inquadrare il cannocchiale prospettico dei parterres centrali verso il gran rondò. Realizzate nel periodo 1741-1749, erano costituite da 5 filari paralleli di carpini collegati tra loro da arcate in ferro e legno in modo da creare un pergolato. Longitudinalmente ai filari, le piante erano unite tra loro con carpini “addomesticati” a spalliera su treillage di legno a formare delle pareti verdi che a loro volta erano intercalate con piante di bosso a spalliera in modo da ricreare finestre, arcate e pinnacoli di fronte ai parterres.

Il giardino, durante l’occupazione napoleonica, subì una prima trasformazione: vennero eliminati i sostegni in ferro e legno delle gallerie verdi come anche i vasi di fiori e alcuni parterres furono trasformati in “bosquet” con la messa a dimora di alberi anche di alto fusto. Reimpiantati nel tempo, oggi rimangono comunque ancora visibili i filari di carpini.

Nell’Ottocento, intorno alla metà del secolo, il giardino venne rimaneggiato per adeguarsi al nuovo gusto inglese e sotto la direzione di architetti e paesaggisti del tempo come Melano, Roda e Scalarandis si introducono nuovi elementi paesaggistici come il laghetto con l’isolotto, la capanna dell’eremitaggio, un labirinto di bossi e il casino cinese, il giardino di fiori nell’area di levante che ospitava il luogo di ricreazione dell’elefante Fritz.

In caso di maltempo o condizioni climatiche sfavorevoli, la visita non avrà luogo.

La vetustà del patrimonio arboreo e la fragilità del giardino stesso implicano necessariamente una particolare attenzione alle condizioni meteo. Pertanto, in caso di maltempo (anche precedente alle 48 ore dell’evento), la visita sarà annullata.

I partecipanti devono indossare calzature comode e portare, eventualmente, spray contro gli insetti. Non è possibile portare animali, nemmeno al guinzaglio, per la presenza di fauna selvatica.

Il costo del biglietto per accedere al percorso “Leggere il giardino” è di 13 euro.

Info, prenotazione (obbligatoria fino ad esaurimento dei posti - tel 0116200634): Palazzina di Caccia di Stupinigi - piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi - Nichelino (TO) - www.ordinemauriziano.it.

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