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La ricerca cosmetica operata da Zepter attraverso le nanotecnologie

  Nuove Tecnologie  

La scienza moderna si basa sullo sviluppo di nanotecnologie, che vengono applicate oggi in tutti gli ambiti della ricerca scientifica: nell’industria, nella medicina, nella cosmesi e persino nella vita di tutti i giorni.

Il Prof. Đuro Koruga, che ha rilasciato questa intervista alla Radio Televisione Serba, ha ottenuto risultati eccezionali nel campo delle nanotecnologie e della bioingegneria nel mondo e in Serbia.

La FacoltaÌ€ di Ingegneria Meccanica dell’UniversitaÌ€ di Belgrado dispone da oltre due decenni di un Laboratorio di Nanotecnologie (“Nanolab”), fondato e gestito da molto tempo dal Prof. Đuro Koruga. I risultati e le ricerche di Nanolab hanno incoraggiato la fondazione del centro delle nanotecnologie TFT (Thales-Fibonacci- Tesla).

Questo Centro high-tech è stato fondato dal Gruppo Zepter International nel 2018 per lo sviluppo e la produzione di nanomateriali che contribuiscono alla salute e alla qualità della vita. Il responsabile del TFT Nanocenter è il Prof. Đuro Koruga, uno scienziato di fama mondiale e di vasta esperienza che ha al suo attivo numerosi risultati nello sviluppo della nanotecnologia.

Professore, quando ha parlato di nanotecnologie in Serbia due decenni fa, una piccola cerchia di persone, già in possesso di conoscenze scientifiche, sapeva esattamente di cosa si trattava.

Oggi si parla sempre piuÌ€ spesso di nano particelle in vari campi della scienza. Qual eÌ€ esattamente l’essenza della nanotecnologia?

Molecola C60

A dire il vero, abbiamo fondato il Centro per le Macchine Molecolari di Belgrado, FacoltaÌ€ di Ingegneria Meccanica, precursore dell’odierno “Nanolab” nel 1985.

GiaÌ€ nel 1990 abbiamo acquisito il primo dispositivo nanotecnologico STM/AFM (microscopio a effetto tunnel /microscopio a forza atomica), grazie al quale nel febbraio 1992 siamo riusciti a individuare la molecola C60, delle dimensioni di un solo nanometro. La notizia eÌ€ stata pubblicata su una rivista internazionale nel 1993, e poi, su invito della nota casa editrice Elzavir, eÌ€ stato pubblicato il primo libro sulla molecola C60. L’essenza della nanotecnologia eÌ€ creare nanomateriali intelligenti che saranno in grado, in determinate condizioni esterne, di creare sistemi piuÌ€ piccoli trasformandoli in complessi piuÌ€ grandi (macchine), che saranno adattabili e auto-organizzanti. In ogni caso, i dispositivi basati sulle nanotecnologie dovrebbero essere al servizio della salute, della bellezza, di una vita migliore e piuÌ€ lunga.

Di quali aree e progetti si occupa al TFT Nanocenter?

Le attivitaÌ€ principali sono attualmente legate allo sviluppo e alla produzione della sostanza che eÌ€ l’ingrediente bioattivo di base delle creme. Questa sostanza eÌ€ il 3HFWC (Hyper Harmonized Hydroxylated Fullerene Water Complex). La ricerca iniziale eÌ€ stata condotta, in vitro e in vivo, nel campo della biorigenerazione, dell’invecchiamento cutaneo, della qualitaÌ€ e della velocitaÌ€ di guarigione delle ferite, nonché dell’effetto antimelanoma nei topi.

I risultati sono molto soddisfacenti e sono stati pubblicati sulla rivista Nanomaterials, 2022, 12, 1331 https://doi.org/10.3390/nano12081331.

Tuttavia, l’obiettivo finale del TFT eÌ€ quello di sviluppare metodi e tecniche nel campo dell’ingegneria biomedica per la diagnosi e il trattamento di varie malattie basate su legami di idrogeno che hanno proprietaÌ€ sia classiche che quantistiche.

Quando si guarda indietro è soddisfatto dei risultati raggiunti in Serbia?

Se intende le nanotecnologie, non sono soddisfatto per quanto riguarda la societaÌ€ nel suo insieme, abbiamo molti giovani di talento ma poco si investe in questo settore. Per quanto mi riguarda personalmente, al contrario, sono soddisfatto, perché un uomo d’affari - Philip Zepter ha riconosciuto l’importanza della nanotecnologia e investe una notevole quantitaÌ€ di denaro nel campo delle nanotecnologie, come i nanomateriali per l’ottica, la cosmesi e la medicina.

La sua azienda BIOPTRON con sede in Svizzera ha giaÌ€ lanciato sul mercato due prodotti ottici (vetri nanofotonici e filtro nanofotonico BIOPTRON) e due cosmetici (Fusione fluida e crema a base di 3HFWC); inoltre eÌ€ in fase di sviluppo una crema assolutamente innovativa, plasmon-polariton, a base di 3HFWC e nanoparticelle d’oro. I risultati dei test preliminari di questa crema hanno mostrato buoni effetti cosmetici e sono stati pubblicati sulla rivista Advances in Production Engineering& Management.

Quanti giovani scienziati sono legati al lavoro del TFT Nanocenter e come collaborano con l’estero?

Dodici giovani ricercatori, ingegneri biomedici, ingegneri elettrici, meccanici, tecnologi, chimici, farmacisti lavorano a vari progetti interdisciplinari. Facciamo la maggior parte dei nostri studi in collaborazione con la FacoltaÌ€ di Medicina di Belgrado, la FacoltaÌ€ di Farmacia, l’Istituto SinisÌŒa Stanković per la Ricerca Biologica, la FacoltaÌ€ di Ingegneria Meccanica di Belgrado e IHTM Germania, Slovenia, Giappone e Svizzera. Il Dr. Noel Thompson ha conseguito un dottorato di ricerca a Cambridge, nel Regno Unito, nel campo della nanotecnologia dei polimeri, ma ha deciso di venire in Serbia e lavorare con noi.

Uno dei progetti del TFT Nanocenter eÌ€ legato anche all’opera di Nikola Tesla. Di cosa si tratta?

SiÌ€, l’abbreviazione TFT significaThales-Fibonacci-Tesla, perché Thales eÌ€ stato il primo a notare l’importanza dell’acqua, Fibonacci ha dato le leggi di armonizzazione in natura e Tesla ha dato il campo magnetico rotante. Per ottenere i nostri prodotti, oltre alle molecole C60 e ai suoi derivati, utilizziamo acqua e un campo magnetico oscillatorio secondo le leggi di Fibonacci. Tesla era considerato peculiare ed eccentrico perché tutte le sue attivitaÌ€, come camminare, mangiare, ecc., dovevano essere divisibili per tre. E come dice lui stesso nel libro “Le mie invenzioni”, se quelle attivitaÌ€ non fossero state divisibili per tre, le avrebbe ripetute naturalmente si trattava di una errata interpretazione di cui ci si eÌ€ resi conto solo nel 2002 abbiamo infine compreso che Tesla era uno “schiavo della natura”. Il numero tre di Tesla non eÌ€ il numero tre del nostro sistema numerico, bensiÌ€ il numero tre dei quadrati dei numeri di Fibonacci Φ e φ (Φ2 + φ2 = 3), che realizza l’armonizzazione delle strutture e dei processi in natura e nei sistemi biologici.

Il ventunesimo secolo sarà il secolo delle nanotecnologie. In quale direzione ritiene che si svilupperanno e pensa sia possibile abusarne?

Sicuramente, le nanotecnologie non solo segneranno il ventunesimo secolo, ma occuperanno un posto di primaria importanza. Simili ai sistemi biologici, prima come piccoli organismi unicellulari, batteri e virus, poi sempre piuÌ€ complessi - come piante, animali, persone. Inoltre, tutti i biosistemi esistenti sono soluzioni nanotecnologiche, perché si basano sul DNA che contiene informazioni complete e ha un diametro di soli due nanometri. L’uomo nasce da un uovo fecondato: le macchine e i dispositivi futuri verranno creati in modo simile. La cosa piuÌ€ importante eÌ€ che le nanomacchine ei dispositivi dovrebbero essere complementari e compatibili con i sistemi biologici, in primo luogo con gli esseri umani. Certo, la nanotecnologia eÌ€ un potenziale pericolo, eÌ€ un’”arma a doppio taglio”, dipende da come verraÌ€ utilizzata.

Guardando al futuro, la nanotecnologia eÌ€ un ramo della scienza che puoÌ€ garantire all’ uomo di diventare un “essere cosmico”, cioeÌ€ di viaggiare in sicurezza nello spazio.

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