Passato, presente e futuro del più illustre comparto termale italiano

Gruppo Monti Salute Più: le Terme di Porretta

  Salute  

Il complesso delle Terme di Porretta dal 2022 è in capo al Gruppo Monti Salute Più, che si incarica di mettere in atto un articolato progetto di rilancio nei prossimi anni. La formula è la stessa che da più di 50 anni caratterizza le attività del gruppo guidato dal Prof. Antonio Monti: recuperare e valorizzare gli elementi storici locali, rileggerli alla luce della medicina e del benessere, e riproporli in modo da impreziosire l’offerta sanitaria e turistica del territorio.

La storia passata

Nell’esaminare la storia passata, presente e futura delle Terme di Porretta, il Gruppo si farà innanzitutto orientare da un prezioso documento storico, Le Terme di Porretta: gli stabilimenti, le acque, le cure, scritta nel 1942 dal direttore sanitario Prof. Leonardo D’Antona (Università di Siena) assieme ai professori Antonio Gasbarrini e Costantino Calabrese (direttore e assistente della Clinica medica generale dell’Università di Bologna) e Vittorio Giovetti (primario dell’Ospedale S. Maria nuova di Reggio Emilia).

Così scriveva, 80 anni fa, la Direzione sanitaria delle Terme di Porretta: Le Terme di Porretta hanno fama centenaria. Conosciute e usate certo dagli antichi romani, esse sorsero a gran fama nel medioevo e nel rinascimento, e, celebrate da medici famosi di ogni epoca, e da poeti, furono meta di prìncipi e sovrani. L’ambiente naturale è di grande bellezza. I colli ridenti, sui quali si inselva una splendida vegetazione di castagni e di pini, infondono nell’animo pace e serena letizia: mentre i due fiumi che attraversano il territorio vi recano le brezze dei monti vicini mantenendo mite e uniforme la temperatura estiva e moderatamente asciutta l’aria ambiente.

Dopo aver tratteggiato la storia delle terme e averne esaltato la bellezza naturale, la Direzione sanitaria descrive magistralmente le sorgenti termali: È stato giustamente affermato che «le condizioni fortunate di Porretta, rispetto all’idrologia medica, non hanno riscontro in nessun’altra parte del mondo» (Durand-Fardel). Queste condizioni privilegiate Porretta Terme le deve principalmente alla ricchezza e alle varie caratteristiche delle sue sorgenti, per cui noi troviamo felicemente ed armonicamente riunite in una stessa stazione termale la maggior parte delle risorse terapeutiche di cui attualmente la idrologia dispone. Da un esame anche superficiale alle 12 sorgenti termali di Porretta si trovano rappresentati i due gruppi più importanti di acque termo-minerali; quello delle acque sulfuree e quello delle acque salso-bromo-iodiche, e, fatto più importante dal punto di vista delle esigenze terapeutiche, che le singole sorgenti che costituiscono i due gruppi presentano tra loro differenze di mineralizzazione, di termalità, ecc. ecc. tali da conferire a ognuna di esse una particolare indicazione terapeutica. Questa vasta gamma di composizione minerale e di termalità offre al medico idrologo possibilità terapeutiche che non trovano riscontro nelle più celebrate stazioni termali nazionali ed estere.

Grazie alle 12 sorgenti termali (8 sulfuree e 4 salsobromoiodiche) e alle loro caratteristiche fisico-chimiche, si possono mettere in atto cure importanti come la balneoterapia, le cure idropiniche con relative bibite, le cure inalatorie, la fango-balneoterapie.

La storia presente

La storia presente delle Terme di Porretta si sviluppa su quello che è il know how del Gruppo Monti Salute Più: la profonda interazione tra la medicina termale, la medicina fisica e la medicina neurale.

Per quanto riguarda la medicina termale, la storia attuale delle Terme Porretta si incentrerà sulla piena attivazione e utilizzo delle 12 sorgenti termali, secondo gli indirizzi classici che ereditati dalla storia passata. Ma se la medicina termale a Porretta vuole veramente sviluppare tutte le sue potenzialità curative, ha bisogno di rapportarsi e integrarsi con la medicina fisica, che a sua volta trova nell’acqua la palestra perfetta, dando così vita a una balneoterapia efficace per la riabilitazione fisiatrica, la regolazione fisiologica, il fitness e il wellness.

L’integrazione più completa di queste medicine si realizza infine con la partecipazione terapeutica della medicina neurale, che è il punto di partenza e di arrivo delle catene muscolo-scheletriche, circolatorie e connettivali.

Solo dall’integrazione fra le tre medicine termale, fisica e neurale scaturisce la possibilità di curare numerose affezioni: algie, artrosi, osteoporosi, patologie circolatorie, gastroenteriche, encefaliche, articolari, dermatologiche, ecc.

Sempre grazie a questa integrazione si dà vita alle cosiddette “terme di III generazione”. Si tratta di una definizione coniata dallo stesso Prof. Monti negli anni ’90 alla Fiera di Milano, occasione in cui furono presentate le Terme Felsinee. Le terme di I generazione sono quelle romane, che si basavano sulle diverse temperature, sui massaggi e sulla socializzazione; quelle di II generazione sono quelle dei secoli successivi, che si basavano sulle qualità minerali delle acque e sulla passività dell’utente. Le terme di III generazione sono quelle che recuperano tutti questi elementi pregressi e mettono il paziente in condizioni di essere protagonista del proprio percorso di salute nell’ambito termale.

È grazie all’importanza che Porretta avrà dal 2022 che INAIL ha stipulato una convenzione con il Gruppo Monti Salute Più, per cui le Terme di Porretta diventano il primo e unico centro nazionale di riabilitazione e cura per pazienti INAIL. Questi ultimi possono quindi recarsi a Porretta da tutta Italia per la cura termale di patologie legate al lavoro, con la copertura di viaggio, soggiorno e cure accreditate. Un “volano” con ottime potenzialità di indotto per tutto il territorio.

La volontà del Gruppo Monti Salute Più è quella di impegnarsi fino al punto che il presente sia degno della grande storia passata di questo territorio.

La storia prossima futura

Il Prof. Antonio Monti ha comunicato che i mesi estivi vedranno l’inaugurazione delle seguenti realtà:

  • Nel parco termale sarà realizzato un intervento importante di recupero delle najadi (cupole realizzate negli anni ’60 dall’architetto Bini con un sistema di costruzione unico), realizzando all’interno di ognuna una piscina con diversa vocazione, e collegate con una grande piscina esterna con acqua termale dotata di una “spiaggia termale” per circa 300-400 persone.
  • Presso l’altro grande stabilimento termale appenninico del gruppo, il Villaggio della Salute Più, verrà tracciata la “riviera termale”, cioè un percorso di… battigia diffusa nel verde collinare, lungo le 24 piscine dell’acquapark.
  • Porretta e Villaggio saranno unite dalla “strada delle terme”, un percorso geomappato da un capo all’altro dell’Appennino bolognese che sarà percorribile a piedi, in mountain bike o in auto/moto. Il percorso incrocerà numerosi altri sentieri trasversali e permetterà di raggiungere altre location magiche, dal punto di visto storico e naturalistico, di un territorio particolarmente ricco di attrattive da scoprire. Vista la lunghezza del percorso verranno attivate convenzioni con gli agriturismi del territorio.

La storia futura 2023-2024

Il progetto fin qui delineato è solo l’inizio di un percorso ancora più lungo.

Il Prof. Antonio Monti ha, quindi, annunciato che nell’arco dei prossimi due-tre anni sono programmate le seguenti iniziative:

  • Realizzazione del nuovo Albergo delle Terme ****, su progetto del Gruppo Monti Salute Più condiviso da INAIL, cui sarà ceduto alla fine dei lavori e che il gruppo gestirà.
  • Completamento e inaugurazione della cittadella termale coi suoi 7 complessi:
    • terme antalgiche (terme basse);
    • terme dei bambini (1° najade);
    • terme del fisiofitness (2° najade);
    • terme del wellness (3° najade);
    • terme dinamiche con acquascivoli coperti, palestre ed eventi (stabilimento “puzzole” del Novecento);
    • terme della dermato-terapia (stabilimento “puzzole” antiche dell’Ottocento parte est)
    • terme della mens sana (stabilimento “puzzole” antiche dell’Ottocento parte ovest).
  • Le “terme alte” (straordinario esempio di liberty di metà Ottocento) in questa prima fase di intervento resteranno a benevola guardia della cittadella, e a essa saranno collegate grazie al percorso idropinico che permetterà di dissetarsi alle varie fonti degli storici stabilimenti termali. Il recupero delle terme di Porretta vecchia è un obiettivo di lungo termine: in particolare l’ipotesi al momento allo studio è quella di ricavare nello stabilimento di fronte al santuario un luogo della memoria, che permetta di documentare gli antichi fasti del termalismo porrettano. In quest’ottica verranno valorizzati la galleria termale dell’Ottocento e il Santuario della Madonna della Guardia.
  • Promocomunicazione che inquadra un territorio transappenninico fra Bologna, Firenze, Porretta e Villaggio della Salute Più, con l’obiettivo di mettere digitalmente in rete l’offerta turistica di tutta l’area racchiusa in questo “quadrifoglio magico”.

  • img1
  • img2
  • img3
 Versione stampabile




Torna