La mostra, curata da Marco Minuz, è visitabile dal 1 luglio

Castello di Caldes: La bicicletta e i fotografi di Magnum

  Cultura e Spettacoli  

Fino al 26 settembre 2021 nell’antico Castello di Caldes, si potrà visitare la grande mostra, in prima mondiale, “Vite di corsa. La bicicletta e i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli”, grazie alla collaborazione con il Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali e della Rete dei castelli del Trentino e il Comune di Caldes.

L’esposizione, promossa dall’Azienda per il turismo Val di Sole ed organizzata dalla società Suasez, propone circa 80 immagini, molte delle quali mai esposte al pubblico, dei maestri della celebre agenzia fotografica Magnum (), sarà accolta dall’antico Castello di Caldes,

Per la mostra “Vite di corsa. La bicicletta e i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli” il curatore Marco Minuz ha scelto fotografie d’autore che esplorano la dimensione umana di questa pratica sportiva che fa del ciclismo uno degli sport più popolari e amati.

L’esposizione racconta le epopee dei campioni e delle grandi manifestazioni internazionali, Tour de France in primis, ma anche la quotidiana, straordinaria umanità di campioni e del grande pubblico che ai bordi delle strade e al traguardo li sostiene, immedesimandosi con loro e con il loro impegno. Sudore, fango, tenacia, imprese di uomini che macinano chilometri misurandosi innanzitutto con sé stessi, la propria forza e i propri limiti. Colpiscono le immagini di uomini stremati, che letteralmente crollano sull’asfalto o sul pavé appena superato il traguardo, la partecipazione emotiva dei loro sostenitori, l’indifferente serenità di una mandria che continua a brucare mentre gli umani sembrano impazzire per l’impresa del loro campione.

La mostra è aperta da una serie, poco nota, di fotografie realizzate da Robert Capa nel 1939 quando fu incaricato dalla rivista “Match” di seguire il Tour de France di quell’anno. In queste fotografie l’attenzione si sposta, prevalentemente, nella partecipazione del pubblico alla corsa, cogliendo sguardi ed equilibri compositivi.

Un’altra serie raccoglie foto realizzate da Guy Le Querrec nel Tour de France del 1954; ricordiamo che, all’epoca, il fotografo aveva solo 13 anni e si trovava in Bretagna per passare le vacanze estive e dove, in quell’edizione, passava la celebre corsa ciclistica. Circa 30 anni dopo, nel 1985, il fotografo venne invitato a seguire la squadra ciclistica della Renault-Elf durante gli allenamenti invernali; in questa stagione scattò fotografie del campione Laurent Fignon e seguì il campionato di ciclocross.

Il percorso prosegue con le fotografie di Christopher Anderson dedicate al ciclista Lance Amstrong nel 2004 che suggeriscono il triste epilogo della carriera di questo sportivo per doping.

Una sezione è dedicata agli spettatori con i loro riti con le foto di Mark Power, Robert Capa, Harry Gruyaert e Richard Kalvar.

Poi troviamo le immagini realizzate dal fotografo francese Harry Gruyaert nel Tour del 1982 e una sezione dedicata ai velodromi, con immagini di René Burri, Stuart Franklin e Raymond Depardon.

Il fotografo italiano Alex Majoli è presente con alcune fotografie dedicate ad Alberto Masi, celebre produttore di bici, sotto le curve del Velodromo Vigorelli.

Infine troviamo una selezione di immagini di Peter Marlow dedicate a frammenti di quotidianità dei corridori impegnati nel giro della Bretagna nel 2003.

La mostra, in sostanza, indaga, attraverso lo sguardo di celebri fotografi di Magnum, la dimensione umana di uno degli sport più seguiti dal grande pubblico. Scegliere la sensibilità degli autori di questa agenzia ha permesso al curatore di andare oltre alle gesta sportive, e porre l’attenzione sulle alchimie del ciclismo, l’unico sport, come ripeteva Gianni Mura, dove “chi fugge non è un vigliacco”.

Info: Castello di Caldes - www.visitvaldisole.it.

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