In mostra opere di Fosco Maraini, Olmo Amato e Michela Cavagna

Biella: la mostra “In Giappone la bellezza è iniziatica”

  Cultura e Spettacoli  

Fino al 2 maggio è possibile visitare, a Biella, presso Palazzo La Mormora, in Corso del Piazzo 19, la mostra In Giappone la bellezza e iniziatica

La mostra riunisce tre artisti, che, attraverso le loro fotografie e le loro opere, indagano il concetto di estetica applicato al mondo giapponese, costruendo una lettura inedita, a cavallo tra passato e contemporaneo.

Le tre mostre sono Ki Kyō, Endocosmo Maraini e Iris. Inverno.

La mostra Ki Kyō del fotografo romano Olmo Amato, celebre per la sua capacità di unire in un’immagine il passato e il digitale, pone il visitatore di fronte a immagini di un Giappone lontano dai grattacieli e dalla tecnologia dominante.

I suoi fotomontaggi, che sono la fusione di paesaggi contemporanei con immagini d’archivio, unita alla sapienza di una stampa su carta tradizionale washi, realizzata artigianalmente e adattata alla moderna tecnologia di stampa fotografica a getto d'inchiostro, propongono immagini di ambiente naturale (boschi di bambù di Arashiyama a Kyoto, spazi verdi) che Amato ha fotografato in una lunga ricerca di luoghi incontaminati dove si trova il Giappone più antico, lontano dai grattacieli di Tokyo. Le figure femminili, tratte da album fotografici ritraenti il Giappone di fine Ottocento, sembrano così ritrovare le loro radici spirituali, al di là di tempo e spazio, grazie ad un’alchimia digitale.

Endocosmo Maraini, invece, offre l’opportunità di godere di immagini spettacolari che il grande osservatore e narratore del mondo Fosco Maraini ha scattato durante la sua permanenza in Giappone.

Le 40 fotografie di Fosco Maraini esposte, che provengono dall'archivio Maraini. sono un percorso nella storia di una esperienza scientifica e di vita straordinaria quale è stata quella di Fosco Maraini (1912-2004) viaggiatore, etnologo, antropologo, fotografo, narratore, professore, orientalista, alpinista. Nel 1938 Maraini partiva - con la moglie Topazia Alliata e la primogenita Dacia - alla scoperta di nuove possibilità fuori dall’Italia (su di essa incombono gli spettri del Fascismo e del Nazismo) e all’incontro del suo, allora nascente, interesse per una pratica etnografica in terra d’Oriente. Quello che inizialmente può apparire come una destinazione casuale, una scelta dettata dalla necessità di lasciare il proprio paese, è in realtà frutto di un seme gettato nel suo animo fin dall’infanzia, grazie a certi racconti su affascinanti paesi lontani e letture compiute in casa. Questa mostra è stata realizzata a cura delle nipoti Nour Melehi e Mujah Maraini Melehi in collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura di Roma, Alinari, Gabinetto G.P. Vieusseux.

Per queste due mostra il biglietto d’ingresso è acquistabile solo a Palazzo Ferrero, in Corso del Piazzo 29. Biglietto unico d’ingresso: intero 8 €, ridotto 6 €. Orario d’apertura: sabato e domenica dalle 10 alle 19.

La terza esposizione Iris. Inverno (e poi sarà di nuovo primavera), allestita a Palazzo Ferrero in Corso del Piazzo 25 (sede di BI-Box), infine, raccoglie alcune opere inedite di Michela Cavagna, e sono un omaggio alla cultura giapponese, dove silenzio e vuoto assumono un significato ricco di interpretazioni lasciate a chi le osserva.

Michela Cavagna racconta le sue incisioni su carta Kozo, esponendo una ventina di opere inedite che costituiscono un omaggio alla cultura giapponese che spesso interpreta le stagioni e il loro scorrere nel tempo, dove silenzio e vuoto assumono un significato ricco di interpretazioni lasciate a chi le osserva: Nel mio giardino ho piantato dei bulbi di iris. E, ogni anno, senza che io li guardi o curi più di tanto, loro mi regalano delle fioriture magnifiche ... un giorno, osservando un grumo di foglie adagiate sul terreno gelido, ghiacciato, della mattina, mi è venuta alla mente la trasformazione a cui va incontro la natura durante il periodo invernale. Ho cominciato a pensare alla ciclicità della vita delle piante, al tempo del trasformarsi in humus per dare linfa alla nuova vita che verrà l'anno successivo, al tempo della gestazione per la rinascita. I riferimenti ai principi estetici ed etici della cultura giapponese sono esplicitati nell'uso della stampa mokuhanga e nella tecnica sashiko del rammendo. Il BORO, l'arte che lo comprende, si fonda sul riutilizzo di vecchi tessuti rammendati per creare nuovi capi, elogia l'imperfezione, la sobrietà, il senso della circolarità delle cose, in questo modo si rimanda al concetto di rinascita.

L'ingresso a questa mostra è gratuito. Questo l'orario d’apertura: sabato e domenica dalle 10 alle 19

La mostra In Giappone la bellezza è iniziatica è un progetto di BI-BOx - APS a cura di Irene Finiguerra, realizzato in collaborazione con l’associazione StileLibero.

L’accesso a tutte e tre le mostre, naturalmente, è regolato dagli addetti nel rispetto delle norme vigenti per la gestione dell’emergenza Covid-19.

Info: info.bibox@gmail.com - www.bi-boxartspace.com - info@palazzoferrero.it - www.palazzoferrero.it.

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