La prima mostra è “VITTORIO CORCOS RITRATTI E SOGNI” prorogata 4ino al 27 giugno 2021

Bologna, Palazzo Pallavicini: riapre la mostra Vittorio Corcos

  Cultura e Spettacoli  

La trepidante attesa per la riapertura dei musei volge al termine, l’Emilia-Romagna, coloratasi di giallo, ha consentito a Palazzo Pallavicini di ripartire da martedì 2 febbraio 2021 con gli incredibili capolavori di Vittorio Corcos.

La mostra Vittorio Corcos Ritratti e Sogni, magistralmente allestita all’interno delle sontuose sale di Palazzo Pallavicini, riunisce alcuni tra i dipinti più significativi dell’artista livornese provenienti da importanti collezioni pubbliche e private.

Inaugurata il 22 ottobre 2020 e poi sospesa, l’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 27 giugno 2021.

La mostra Vittorio Corcos Ritratti e Sogni, a cura del Prof. Carlo Sisi, è organizzata da Pallavicini s.r.l. di Chiara Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci.

Sono espose oltre 40 opere monumentali, distribuite in sei sezioni, che raccontano la presenza del pittore Vittorio Matteo Corcos (Livorno, 1859 - Firenze, 1933) all’interno del contesto culturale figurativo dalla seconda metaÌ€ dell’Ottocento al primo trentennio del secolo seguente.

Considerato un innovatore nell’ambito del ritratto realistico, allievo di Domenico Morelli ed amico di De Nittis, del cui salotto parigino fu assiduo frequentatore, Vittorio Corcos eÌ€ uno degli interpreti più apprezzati dei sentimenti e dei costumi della Belle époque.

Le donne note più belle dell’epoca sono le protagoniste indiscusse dei ritratti dell’artista, caratterizzati dalla delicatezza del tratto, dalla minuzia quasi fotografica nella rappresentazione degli oggetti e dei tessuti lussuosi, ma anche dalla profondità psicologica degli sguardi che conferisce ai soggetti un misterioso magnetismo. Per questa ragione le donne dipinte da Vittorio Corcos furono definite creature che hanno in sé qualche cosa del fantasma e del 4iore. L’universo della femminilità aristocratica e alto borghese trova una perfetta rappresentazione nel prezioso ritratto dedicato al soprano e attrice cinematografica Lina Cavalieri, che Gabriele D’Annunzio considerava massima testimonianza di Venere in terra, presente tra le opere esposte a Palazzo Pallavicini.

La sua produzione si arricchisce anche di paesaggi immersi nella luce della costa livornese che svelano la sua vicinanza alle poetiche del naturalismo e alla pittura di genere, ma la sua fama resta legata alle figure femminili e alla sua piuÌ€ intrigante e chiacchierata rappresentazione di una donna dallo sguardo pensoso e introverso, considerata dalla critica dell’epoca troppo esplicita per la posa audace e non convenzionale. Si tratta del quadro intitolato Sogni, che a seguito della grande attenzione del pubblico e della critica, fu subito acquisito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Le opere selezionate esclusivamente per Palazzo Pallavicini, provengono dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, dalle Gallerie degli Uffizi, dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano, dal Museo Civico Giovanni Fattori e dalla Galleria d’Arte Goldoni di Livorno, dalla Fondazione Livorno, dalla Società di Belle Arti e dall’Istituto Matteucci di Viareggio, dallo Studio d’Arte dell’800 di Livorno e dalla quadreria dell’800 di Milano, dall’Accademia di Belle Arti e dal Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Bologna, dalla Collezione Franco Maria Ricci e altre collezioni private.

Info, orari, prenotazioni: Palazzo Pallavicini - Via San Felice 24, 40122, Bologna - info@palazzopallavicini.com - www.palazzopallavicini.com

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