Lo scorso 9 dicembre Federico Sboarina, sindaco di Verona, e Francesca Briani, assessore alla Cultura, hanno presentato il ricco programma di eventi previsto dal progetto Dante a Verona 1321 -2021, con cui la città celebra il Sommo Poeta, che, proprio, a Verona trovò asilo dopo la fuga da Firenze, a settecento anni dalla sua scomparsa.
L’anno veronese di Dante rappresenterà il legame formidabile tra la città e Dante poeta, letterato e intellettuale, comunicando una intera città dantesca in tutti i suoi luoghi.: Dante a Verona sarà, cioè, il racconto di un soggiorno speciale (“refugio” e “ostello”) che ha lasciato opere, segni, patrimoni, che si sono arricchiti nei sette secoli che ci separano da quel tempo.
Ricordiamo, che, esiliato da Firenze nel 1301, Dante visse a Verona dal 1303 al 1304 e di nuovo dal 1312 al 1320, ospite di Cangrande della Scala (il “gran Lombardo”), signore illuminato che governava la città ghibellina, vicaria dell’imperatore, ed ospitava nella sua reggia scienziati, poeti e artisti di talento. A Verona, Dante avviò, probabilmente, la stesura del De vulgari eloquentia e visitò certamente la Biblioteca Capitolare. A Verona, Dante compose buona parte del Paradiso, dedicandolo proprio a Cangrande Della Scala, e discusse la celebre Quaestio de aqua et terra, nel gennaio del 1320, prima di recarsi a Ravenna. Proprio a Verona si stabilì il figlio, Pietro Alighieri, e ancora oggi, qui, vivono i discendenti della famiglia.
Nel corso della presentazione il sindaco Federico Sboarina ha detto: Diamo il via alle celebrazioni di un anniversario di grande rilievo della letteratura italiana. Verona è al centro della ricorrenza nazionale per i 700 anni della morte di Dante ed è con soddisfazione che lanciamo un programma di alto valore e grande impatto. Sono iniziative di forte interesse culturale ma, anche, più popolari, per avvicinare meglio l’intera comunità alla straordinaria figura del Sommo Poeta, all’interno di un più ampio programma nazionale che coinvolge anche Firenze e Ravenna. - ha aggiunto il sindaco - La città di Verona ha avuto in Cangrande della Scala il protagonista indiscusso della sua storia medievale, a lui dobbiamo il rapporto di amicizia con Dante. E ancora oggi quel legame è simboleggiato, nel cuore cittadino dalla vicinanza fra la grande statua del Poeta, che sarà restaurata, e la dimora di Cangrande nei Palazzi Scaligeri. Per dare quindi il giusto rilievo al ruolo di Verona, tappa importante nella vita di Dante, abbiamo messo insieme le forze migliori per un grande programma di eventi.
Il sindaco ha poi ringraziato l'assessore alla Cultura Francesca Briani per il lavoro fatto e le istituzioni cittadine coinvolte, a dimostrazione del lavoro di squadra che la nostra città sa fare. In tempi di pandemia, molte delle iniziative sono previste online, in attesa, speriamo presto, di far rivivere i nostri contenitori culturali nel nome di Dante, richiamando l’attenzione di tutto il mondo.
Il programma del progetto Dante a Verona 1321-2021, promosso da Comune, Diocesi e Università di Verona, e costruito grazie alla collaborazione fra le principali istituzioni culturali della città, prevede, infatti, un vasto calendario d’iniziative (www.danteaverona.it), alcune delle quali hanno ottenuto il patrocinio e il contributo del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
Il progetto Dante a Verona - ha aggiunto Francesca Briani, assessore alla Cultura - è il frutto di un protocollo di intesa che il Comune ha promosso tra diversi enti locali, nazionali e internazionali.
Il progetto Dante a Verona, quindi, è il segno tangibile di un importante lavoro corale tra tutte le istituzioni culturali del territorio, aderenti al Comitato scientifico, unite in un programma che coniuga un’ampia e seria divulgazione di un patrimonio fondamentale con iniziative di alto spessore culturale e di ricerca scientifica.
Il programma prevede mostre, spettacoli, manifestazioni culturali e di approfondimento scientifico, restauri e convegni, attività formative e divulgative, itinerari turistici, che permetteranno di scoprire la presenza del Poeta a Verona e la sua eredità culturale ed artistica animeranno, per tutto il 2021, le strade e le piazze, i teatri e le chiese, i musei e i palazzi della città.
Tra i moltissimi eventi in cantiere segnaliamo una grande ed originale mostra diffusa, Dante a Verona, appositamente ideata per quest’anno speciale, fatta di storie e luoghi della città. Il percorso e le tappe saranno raccolti in una mappa, un vademecum cartaceo e virtuale (app) che guiderà il visitatore in un immaginario viaggio spazio-temporale, dalla chiesa di Sant’Elena ai palazzi scaligeri affacciati su Piazza dei Signori, dalle Arche Scaligere alle chiese di San Zeno, San Fermo e Sant’Anastasia. La mostra diffusa valorizzerà, così, l’eredità culturale lasciata nella città scaligera da Dante Alighieri.
Tra la primavera e l’autunno il calendario prevede la mostra su Dante e Shakespeare: il mito di Verona alla Galleria d’Arte Moderna (GAM), e la mostra L’Inferno di Michael Mazur al museo di Castelvecchio ed un convegno dal titolo Con altra voce omai, con altro vello. Dante tra antico e moderno poi, coinvolgerà i massimi dantisti da tutto il mondo.
La mostra su Dante e Shakespeare: il mito di Verona (23 aprile - 3 ottobre 2021) alla GAM, a cura di Francesca Rossi, Tiziana Franco e Fausta Piccoli, che presenta un’importante selezione di opere d’arte e testimonianze storiche per approfondire due temi notevoli: non solo il rapporto tra Dante e la Verona di Cangrande ed il successivo revival ottocentesco, ma anche il mito shakespeariano di Giulietta e Romeo.
La mostra L’Inferno di Michael Mazur (6 marzo - 3 ottobre 2021) al museo di Castelvecchio, custode della statua equestre di Cangrande, a cura di Francesca Rossi, Daniela Brunelli, Donatella Boni, che propone le 75 incisioni che l’artista americano Michael Mazur produsse ispirandosi ai Canti dell’Inferno. Le incisioni, realizzate con la tecnica del monotipo e dell’acquaforte e nel 2000, sono state donate dall’artista alla città di Verona. Alle opere, esposte nelle teche create da Carlo Scarpa, sono accostati brani danteschi tradotti dal poeta e scrittore statunitense Robert Pinsky, amico di Mazur.
Segnaliamo anche il convegno (dal 17 al 22 maggio) dal titolo Con altra voce omai, con altro vello. Dante tra antico e moderno, che, poi, coinvolgerà i massimi dantisti da tutto il mondo. Il convegno è promosso e realizzato dall’Università di Verona, in collaborazione con Scuola Normale Superiore di Pisa, Columbia University, University of Notre Dame, Università Cattolica del Sacro Cuore, Accademia Ambrosiana,.
Il progetto prevede anche vari restauri, come, ad esempio, il restauro della Statua di Dante realizzata nel 1865 dal giovane scultore Ugo Zannoni, in Piazza dei Signori, che vinse il concorso indetto dalla Società di Belle Arti dell’Accademia di Agricoltura e Scienze in occasione delle celebrazioni del sesto centenario della nascita di Dante Alighieri La statua fu inaugurata alle quattro del mattino nella notte tra il 13 e il 14 maggio del 1865 per scongiurare la reazione degli Austriaci, allora al governo della città scaligera, che vedevano in questo monumento il valore simbolico di italianità e di agognata libertà dallo straniero.
Tra i numerosi spettacoli inseriti, a cura di Carlo Mangoli, segnaliamo, in particolare, le Visioni di Dante del Teatro Stabile del Veneto; Dantexperience, con la Budapest National Philarmonic Orchestra e Sonia Bergamasco; Cantiere Dante, progetto teatrale di Marco Martinelli e Ermanna Montanari.
Visioni di Dante è una produzione originale del Teatro Stabile del Veneto: tre drammaturghi, Fausto Paravidino, Letizia Russo e Fabrizio Sinisi, raccontano, in tre spettacoli, l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso contemporanei (26, 27 e 28 maggio).
In Dantexperience la Budapest National Philharmonic Orchestra, diretta dal maestro Vittorio Bresciani, propone un concerto sinfonico con la proiezione delle illustrazioni di Gustave Dorè e brani dall’Inferno e dal Purgatorio, recitati da Sonia Bergamasco (21 giugno).
Con Cantiere Dante: Purgatorio Marco Martinelli e Ermanna Montanari propongono tutta Verona, che diventa palcoscenico: gli spettatori faranno il viaggio nel secondo regno ultraterreno. Ognuno sarà Dante, come suggerisce Ezra Pound, che definì Dante un “Everyman” (agosto).
Prologo del progetto Dante a Verona 1321 -2021 sono stati due eventi svoltisi a dicembre 2020, a cura del regista Fabrizio Arcuri affiancato dal musicista Giulio Ragno Favero: Dante’s box. Voci e suoni dalla Divina Commedia: dalla Commedia, come da un jukebox, 21 attori selezionano altrettanti canti, creando 21 puntate radiofoniche di 15 minuti ciascuna: tracce audio che catapultano l’opera nella modernità. Agli attori si affiancano ospiti speciali come Lino Guanciale, Filippo Nigro, Isabella Ragonese, Vinicio Marchioni e Leo Gullotta. I podcast saranno trasmessi da Rocket Radio Verona, sui canali social del Comune e da Arteven, circuito teatrale del Veneto.
La Verona di Dante, invece, è un viaggio in video che permette di scoprire i luoghi del Poeta in città: la giornalista Francesca Barra è la narratrice di un racconto per immagini, a partire da un testo originale della scrittrice Ginevra Lamberti, Premio Mondello 2020. A intervallare il racconto, vengono letti dall’attore Claudio Santamaria alcuni brani danteschi .
Nel 2021, quattro i progetti di spettacolo.
Al Teatro Camploy, Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia con la regista e drammaturga Chiara Guidi e il violoncellista Francesco Guerri, in collaborazione con l’Università di Verona (15 e 16 aprile).
L’Università di Verona ha ideato tre appuntamenti teatrali:
La Vita Nuova - parole d’amore e musica, con musiche originali di Achille Facincani e con il coro giovanile e gli allievi di teatro di A.Li.Ve (primavera); il laboratorio Purgatorio con Chiara Guidi (primavera); Questio de aqua et terra, di Alessandro Anderloni (autunno).
Il Vicariato Cultura della Diocesi di Verona ha in programma il concerto Musica fra Cielo e Terra dedicato a Dante e al Canto Gregoriano e, in giugno, un evento sul tema dell’amicizia nella Divina Commedia: Dante: fratello nostro, percorso poetico e musicale itinerante, curato dal regista Anderloni.
A cura di Fondazione Verona Minor Hierusalem e Diocesi di Verona Noi siam peregrin come voi siete: itinerari guidati da attori della scuola di teatro della Fondazione tra le chiese di San Benedetto al Monte, San Giorgio in Braida e San Tomaso Cantuariense, per approfondire il tema della Fede nell’opera dantesca.
Si segnala, inoltre, a cura del Teatro Ristori, un ricco programma dedicato a Dante in cui spiccano:
Paolo Fresu & Friends, Dante Project (19 marzo); Lella Costa, La figura femminile nella Divina Commedia (settembre-ottobre); La NoGravity Dance Company in Divina Commedia. Dall’inferno al paradiso (novembre); Rapimenti d’amore, spettacolo di Davide Rondoni e Cristian Carrara (novembre).
Teatro Nuovo - Fondazione Atlantide propone lo spettacolo itinerante Silent Dante (gennaio-maggio e settembre-novembre) e una Maratona dantesca, a cura degli allievi della scuola.
La Compagnia le Falie presenta due spettacoli: Purgatorio, della compagnia di detenuti “Teatro del Montorio” del Carcere di Verona Casa circondariale di Verona in aprile e Paradiso, danza contemporanea sulla terza Cantica, a Riva di Castelvecchio a settembre.
In calendario anche una rassegna di film ispirati alla vita e all’opera di Dante.
E per finire, Tocatì dedicherà l’edizione 2021 al Gioco degli Scacchi al tempo di Dante, negli spazi del castello scaligero.
Una parte del programma Dante a Verona 1321-2021 prevede applicazioni tecnologiche innovative ai Beni Culturali, del tutto inedite e di straordinario interesse.
Il DNA di Cangrande della Scala è un progetto - frutto di una collaborazione tra il Museo di Storia Naturale di Verona e il Museo di Castelvecchio con il Dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona - a forte impronta innovativa e tecnologica per svelare il mistero che ancora aleggia intorno alla sua morte.
Sulla figura di Cangrande si segnala il convegno Il progetto politico di Cangrande I e il ruolo di Dante promosso dalla Fondazione Barbieri, su iniziativa del Consiglio comunale di Verona.
Altra indagine scientifica in corso è quella propedeutica alla progettazione dell’intervento per il restauro dell’Arca di Mastino II, appartenente al complesso monumentale delle Arche Scaligere.
Di particolare importanza sarà la sperimentazione, sulla statua equestre di Mastino II conservata al Museo di Castelvecchio, di una tecnica innovativa che potrà consentire una fruizione a persone ipovedenti.
La Biblioteca al tempo di Dante è l’occasione per presentare il lavoro condotto nell’ambito del Laboratorio di Studi Medievali e Danteschi (LaMeDan) per lo studio e la digitalizzazione dei manoscritti della Biblioteca Capitolare di Verona dal nucleo più antico all’epoca di Dante Alighieri.
Il Vicariato cultura della Diocesi di Verona organizza un ciclo di tre incontri online, dal titolo Dante: credente in cammino, nel quale si focalizza la profonda dimensione spirituale del Sommo Poeta, con tre esperti di Dante: Ernesto Guidorizzi, Giuseppe Ledda, Franco Nembrini (gennaio-marzo).
Il Centro Scaligero degli Studi Danteschi promuove un corso di formazione dantesca.
Per celebrare il Dantedì, la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, molte saranno le iniziative in programma tra presentazioni di libri, incontri con il pubblico, reading e visite guidate ai luoghi danteschi.
Info, programma completo sempre aggiornato: www.danteaverona.it.
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