Massimo Vidal presidente e amministratore delegato di MAVIVE, ha scritto il “Vidal 120"

MAVIVE: Vidal 120

  Cultura e Spettacoli  

Dallo scorso 11 dicembre è disponibilie nella doppia versione, italiano e inglese, il volume di 152 pagine. "Vidal 120", a cura di Massimo Orlandini, edito, con il progetto grafico dello studio Tomomot, dalla casa editrice Lineadacqua. Il lobro è in vandita a 60 euro.

La storia della mia famiglia e dell’avventura imprenditoriale, con cui ha attraversato gli ultimi centovent’anni - ha dichiarato Massimo Vidal - si definirebbe oggi con il termine abusato di “resilienza”, per indicare la sfida,l’impegno e il senso del mercato che fare impresa significa, oggi non meno di ieri … Ho voluto fortemente riprendere la continuità di questa storia ….

Nel centoventesimo compleanno dell’azienda, dunque, Massimo Vidal, rilanciando con MAVIVE, di cui è presidente e amministratore delegato, il progetto avviato nel 1900, a Venezia, dal nonno Angelo, sviluppato dal padre Renzo nel segno dell’internazionalizzazione e oggi portato avanti insieme ai figli Marco e Lorenzo.

Massimo Vidal ha ricordato una lungimirante "impresa ‘familiare", che, superato il secolo di vita, si prepara ad affrontare nuove sfide: la capacità di adattarsi a un mondo in continua e sempre più rapida evoluzione, di saper cogliere le richieste del mercato, interpretare le nuove sensibilità, prevedere scenari e anticipare i tempi. In questi ultimi anni Mavive ha lavorato molto per ridurre l’impatto ambientale del settore cosmetico e l’eliminazione del packaging superfluo e dell’uso della plastica.

I testi di vVidal 120 sono di Massimo Orlandi, esperto di heritage aziendale e comunicazione, Luciana Boccardi, scrittrice e giornalista, e di Andrea di Robilant, giornalista e scrittore: un ricco apparato iconografico asseconda la trama di questa storia sorprendente.

Il volume, che fa parte di un ampio progetto di studi d’impresa, racconta, dunque, la storia di un’aziendaitaliana che ha saputo rinnovarsi attraverso le generazioni e adattarsi ai cambiamenti del mercato.

Tutto è comincia con l’azzardo di un giovane Angelo Vidal, telegrafista sotto le armi nella sventurata Guerra d’Abissinia, dalla trattoria di famiglia in Campo Santa Maria Mater Domini al primo, minuscolo laboratorio di potassa e lisciva, allestito poco lontano, negli ambienti di Palazzo Mocenigo a San Stae e che, ora, è la sede del Museo del Tessuto e del Costume dove, dal 2013, la Fondazione Musei Civici ripercorre con MAVIVE le rotte delle essenze, dai mercati del Levante all’industria veneziana del sapone e del profumo.

Nel 1912 la fabbrica in terraferma non è solo l'avamposto del polo chimico di Porto Marghera, ma anche l’orgoglio che aveva Vidal di raccogliere un’antica, prestigiosa tradizione di lavoro.

Il salto è arrivato, poi, nel Secondo Dopoguerra con il mitico bagnoschiuma "Pino Silvestre" ed il cavallo bianco, che ha reinventato il Carosello: un case history, non solo italiano, della pubblicità.

Nel 1986 il colosso Henkel ha comprato il marchio Vidal e successivamente è nata MAVIVE, vale a dire Massimo Vidal Venezia. Oggi MAVIVE conta una cinquantina di dipendenti nella sede di Dese e una rete di vendita in oltre novanta Paesi.

Gli spazi - scrive Massimo Vidal - vanno conquistati lavorando meglio degli altri, con un gruppo coeso fatto di collaboratori mai abbastanza ringraziati per il loro apporto e ai quali siamo legati da un sentimento profondo che va dalla riconoscenza all’affetto, direi quasi familiare.

E’ una storia avvincente, aperta fiduciosamente al futuro.

Il libro lo affida alle parole di Marco Vidal, direttore generale: Sono certo che, nel mondo che si affaccerà alla fine di questa pandemia - con tutto quello che avrà comportato in termini umani, economici e sociali - saranno centrali temi come l’etica del lavoro e la consapevolezza di un consumatore protagonista. La nostra rimarrà sempre un’azienda figlia di un territorio straordinario, tesoro di bellezza che promuove la bellezza e difende il grande e prezioso mondo dell’artigianato, esso stesso patrimonio culturale. Le sfide saranno numerose e complesse, ma sarà necessario affrontarle, avendo sempre ben chiari il nostro passato e il valore aggiunto di questo orizzonte unico, rappresentato da Venezia.

Segnaliamo che nel 120esimo è previsto anche un programma di formazione e di creazione di un archivio d’impresa nell’ambito di un bando della Regione Veneto finanziato dal Fondo Sociale Europeo che Mavive ha vinto classificandosi al primo posto.

Il progetto è supportato da autorevoli istituzioni quali l’Università degli Studi di Padova, la Camera di Commercio di Venezia, Confindustria Venezia, Cosmetica Italia.

Massimo Orlandini opera da oltre trent’anni nel mondo della comunicazione e della pubblicità industriale per conto di grandi case editrici e ha pubblicato diversi volumi sull’argomento. In molti anni di ricerca ha dato vita a una collezione di diverse migliaia di pezzi, unica nel suo genere, riguardante la storia di Mestre, Porto Marghera e la terraferma veneziana.

Luciana Boccardi, scrittrice e giornalista, ha scritto di moda per numerosi quotidiani e riviste.

Andrea Di Robilant è giornalista e scrittore. Dopo anni come corrispondente dagli Stati Uniti per quotidiani come La Stampa e La Repubblica, oggi vive tra Roma e Venezia.

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