Lunedì 5 ottobre, a Firenze, a pochi passi dall’Arno e da Ponte Vecchio, sarà inaugurato l’Hotel Il Tornabuoni, che appartiene al Gruppo AG Hotels

Firenze: Andrea Auletta firma un nuovo 5 stelle

  Arredo e Design  

L’Hotel Il Tornabuoni, destinato ad ospitare una clientela di livello internazionale, è stato progettato, in tutti i suoi elementi, da quelli distributivi fino ai dettagli arredativi. dall’interior designer Andrea Auletta.

Andrea Auletta, nato a Milano nel 1973, si è laureato nel 1997 in Interior Design presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di Milano. Per due anni svolge la sua attività nello Studio di Andrea Branzi. Incontra, poi, il Gruppo di proprietà familiare Starhotels: nato per iniziativa di Ferruccio Fabri, un costruttore edile insolitamente prestato all’hotelerie, che oggi possiede 29 alberghi nel mondo. Se con Ferruccio Fabri inizia il percorso di Andrea Auletta con Starhotels sotto il segno di un approccio realistico e concreto al tema dell’hotellerie, è, però, con la figlia Elisabetta Fabri che il discorso prosegue e si evolve. All’impostazione pragmatica di Ferruccio, coerente con la concezione dell’ospitalità degli anni Novanta, si affianca, infatti, la svolta impressa dalla figlia verso il futuro della catena Starhotels attraverso una progressiva operazione di ristrutturazione, in cui ogni albergo diventa una storia a sé, innovativa e piena di charme, in sintonia con una nuova visione delle strutture a 4 e 5 stelle.

Per Starhotels ho progettato le camere di quasi tutti gli alberghi con quel che segue: hall, ristoranti, bar, aree fitness, ma anche facciate, di cui una un po’ folle terminata di recente per l’albergo Tourist in via Fulvio Testi a Milano. - dice Andrea Auletta - Una facciata pixelata che ha trasformato un immobile triste e datato in qualcosa di molto divertente.

La visione di Starhotels, pienamente interpretata da Andrea Auletta, considera ogni albergo come una storia diversa, con caratteristiche proprie legate alla tipologia di clientela, al livello di accoglienza, alla città in cui si trova, sottesa comunque a considerazioni di budget sempre tenute presenti con opportuna attenzione.

L’attività di Andrea Auletta per il Gruppo Starhotels rappresenta un impegno costante cui si affianca, nel corso degli ultimi cinque anni, una serie di lavori diversi che lo portano ad aprire un proprio studio prima a Firenze, poi, negli ultimi due anni a Milano.

Nel mio progetto c’è molto prodotto. - dice Andrea Auletta -Per l’albergo e per il residenziale disegno i mobili, i tessili d’arredamento, le carte da parati, i tappeti, i tendaggi; è tutto molto tailor-made e sono il progetto, l’interlocutore e il luogo che determinano l’approccio. - prosegue Andrea Auletta- Quindi, ogni volta il progetto è un foglio bianco, una nuova sfida che ha dietro le spalle l’esperienza e tutto quello che c’è di realizzato, ma tendenzialmente non mi ripeto, se non nei dettagli, nei ‘mattoni’ dell’arredamento. Procedo molto per illuminazioni con un senso costante di curiosità e di attenzione e spesso trovo spunti e soluzioni durante una passeggiata o elaborando quello che vedo sulle reti e sui social, per interiorizzarlo e tradurlo in oggetti e sistemi realizzati dai mobilieri e dagli artigiani che collaborano con me. - continua Auletta - Questi fornitori sono quasi sempre italiani, non per spirito di campanile, ma perché nel nostro Paese ci sono eccellenze e abilità non replicabili altrove.

Nell’ambito dell’hotellerie mi piace soprattutto il restyling, che, nella mia visione, significa rinnovare, andando a recuperare gli oggetti già presenti, ridandogli, però, una nuova.

Circa tre anni fa, ad esempio, Andrea Auletta ha realizzato delle suite in un albergo veneziano, recuperando e trasformando disegni storici di Venini e di Seguso e valorizzandoli con cornici dorate classiche recuperate da vecchie tele.

Attualmente lo studio di Andrea Auletta, che si trova a Milano, vanta un ricco portafoglio di lavori che spazia dalla progettazione alberghiera a quella di uffici e abitazioni.

Ma torniamo alla sua ultima creatura, l’Hotel Il Tornabuoni, che ha 63 camere.

Ciascun piano ha comportato un layout distributivo diverso. - ha detto Andrea Auletta - In questa cornice mi sono occupato di ogni elemento, dal progetto di ogni singolo arredo e complemento al disegno specifico di moquette, carte da parati, quadri ed oggettistica.

Nelle parti comuni troviamo la pietra serena, che conferisce un tocco di storica atmosfera fiorentina: evoca, infatti, le luci e le ombre di un palazzo signorile. Il cuoio delle sedute, poi, richiama atmosfere raffinate con un tocco di natura, mentre l’armonia dei grigi e dei beige contribuisce al relax. Il dehors del piano terra ripropone le stesse armonie dello spazio interno, giungendo a creare un ambiente raccolto e intimo anche all’esterno: qui il verde araldico delle tende aggiunge un tocco di raffinatezza e comfort.

Al piano terra si trovano il bar “Café&Champagne” ed anche il ristorante “Il Magnifico Restaurant&Bistro”, che proporrà piatti della gastronomia toscana. Al quarto piano dell’edificio, invece, troviamo il ristorante “Lucie Gourmet”, con una elegante terrazza, che coniuga due colori antagonisti, il rosa ed il pavone, che, in questa occasione, dialogano tra loro con grazia ed eleganza: creano, infatti, insieme alle sedute ed ai divanetti, uno spazio ospitale che predispone alla convivialità.

Per quanto riguarda le camere de Il Tornabuoni, l’interior designer Andrea Auletta ha dipinto le pareti in armonie di colori diversi per ogni piano: arancio, pavone, grigio e senape conferiscono, così, una nota di personalità ad ogni camera. I bagni richiamano suggestioni di terme antiche.

Come anticipato l’interior designer Andrea Auletta ha progettato anche tutti gli elementi decorativi e i dettagli delle varie aree dell’Hotel Il Tornabuoni. Elementi originali ed evocativi di una natura tranquillizzante e stilizzata, come, ad esempio, le farfalle in volo.

Per Andrea Auletta un altro importante e fondamentale elemento è la sostenibilità già nel 2012, a Londra, con il progetto dell’albergo E.c.ho di Starhotels, infatti, ha vinto l’European Hotel Design Awards come miglior albergo sostenibile in Europa.

Compatibilmente con il tipo di progetto e i desiderata dell’interlocutore, quindi, Auletta presta attenzione all’impatto energetico, alla scelta dei materiali, che provengono, talvolta, da una filiera di riciclo, alla facilità di manutenzione e alla rapidità di pulizia.

Sul fronte dei materiali non ci sono preclusioni, non mi emozionano i materiali in sé. - spiega Auletta - Tutto dipende dal progetto: amo sperimentare, mi prendo dei rischi, ma in generale non ho preferenze. Soluzioni divertenti con materiali poveri che creano emozioni fortissime sono altrettanto valide, come un legno teak riprodotto con materiale sintetico con un effetto spettacolare a costi ridottissimi. Poi ci sono i materiali che parlano dei luoghi, come la pietra serena, il cotto e il cuoio in Toscana. Come il marmo, il broccato e il vetro a Venezia. Questa è un’epoca in cui si guarda con attenzione all’utilizzo di materiali naturali, ma non bisogna escludere l’uso di materiali sintetici, se fatto in maniera accattivante e opportuna.

Concludiamo segnalando un particolare progetto di Andrea Auletta: il contenitore Silorian, che produce e commercializza icone stilizzate di farfalle, scimmiette, scarabei e pappagalli partendo dai disegni realizzati da un artista e che diventano un brand multifunzionale in grado di viaggiare su diversi canali e sotto diverse forme, per creare business e divertimento.

Info: www.andreaauletta.net.

Giovanni Scotti

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