Obiettivo prioritario portare il numero delle visite oculistiche e degli interventi chirurgici ai tempi pre Covid 19

SOI sottoscrive il manifesto del cambiamento in oftalmologia

  Salute  

La perdita della vista sprofonda le persone normali nell’isolamento privandole del benessere economico e dell’autosufficienza: in Italia due milioni di persone combattono ogni giorno la riduzione invalidante della vista. E purtroppo tutto si moltiplica per tre entro il 2050. I costi della cecità ammontano a 28 miliardi ogni anno.

La Società Oftalmologica Italiana (SOI) è responsabile per il “Manifesto del Cambiamento”, il documento contenente le indicazioni per non trovarci presto nella confusione e nell’emergenza: abbiamo bisogno di risorse dedicate all’Oftalomologia, di “arruolare” mille Medici Oculisti in centri oftalmologici d’eccellenza costruiti e organizzati tra e per la Gente. Informatica e digitalizzazione saranno gli strumenti capaci di poter diffondere le nuove tecnologie al servizio di tutti e per tutti. Obiettivo prioritario portare il numero delle visite oculistiche e degli interventi chirurgici ai tempi pre Covid 19.

Efficienti Centri Oftalmici esterni ai grandi ospedali, arruolamento aggiuntivo di mille medici oculisti e un Database nazionale specifico per l’Oftalmologia: sono queste le principali indicazioni inviate al governo che la Società Oftalmologica Italiana (SOI) illustra nel Manifesto per il Cambiamento - Accesso alle Cure Oculistiche Sostenibili, diventato per il grande interesse il tema principale del Primo Congresso Virtuale SOI che si è svolto dal 29 al 31 maggio tramite l’utilizzo della piattaforma Treccani.

Oggi molti pazienti stanno subendo una perdita della vista che ci imbarazza tutti. - sottolinea Matteo Piovella, Presidente SOI - Una realtà evitabile che soffre per la mancanza di attenzione per gli investimenti a lungo termine in Oculistica, la carenza del sistema ospedaliero e la penalizzante disinformazione che genera una confusione di intenti capaci di abbattere il diritto costituzionale per l’accesso alla miglior cura per poter salvare la vista.

Per la SOI la richiesta di cure migliori e più efficaci è cresciuta esponenzialmente in 5 anni. in un sistema, che, oggi, è incapace di provvedere per il necessario.

Nel Manifesto del Cambiamento la SOI chiede al Governo di aumentare i fondi posti a sostegno dell’Oculistica per diffondere le 1000 innovazioni tecniche e tecnologiche responsabili del vero salto di qualità per impedire ai Pazienti di perdere la vista.

Con un investimento di 100 milioni all’anno - spiega Matteo Piovella - sarà possibile superare la criticità che ha colpito centinaia di migliaia pazienti affetti da maculopatia legata all’età, oggi la principale causa di perdita della vista in Italia.

La SOI indica alcuni interventi necessari.

Formare mille nuovi oculisti. - La carenza di specialisti, infatti, si ripercuote anche sul settore dell’Oculistica che, in Italia, gestisce il 7% di tutta la chirurgia elettiva ed eroga 15 milioni di visite e interventi Ambulatoriali ogni anno.

Nel Sistema Sanitario Nazionale lavorano 1500 dei 7mila Medici Oculisti italiani: una task force spesso con carichi di lavoro eccessivi e poco proporzionati incapace di soddisfare le richieste per cure migliori e accessibili a tutti. - evidenzia Piovella - Senza pensare alle limitazioni del numero delle prestazioni causate dalla pandemia da COVID-19 e dalle necessarie regole alla base del distanziamento che hanno decimato i numeri dell’assistenza normalmente attiva su tutto il territorio.

La SOI, quindi, chiede al Governo di formare mille nuovi medici oculisti per soddisfare la crescita della domanda» coinvolgendo le università italiane e non importando medici oculisti da Paesi con minor tradizione ed esperienza in campo oftalmologico.

Centri Oculistici Efficienti nei quartieri - L’assistenza oculistica è migliore in centri specificamente disegnati e organizzati che non possono trovare spazio negli ospedali tradizionali. La SOI invita a creare un numero adeguato di Centri Oftalmici facilmente accessibili, vicini a casa per sostenere i pazienti avanti negli anni privi sempre più di un adeguato sostegno famigliare.

I Governi hanno promesso la rinascita degli ospedali oltre alla creazione di nuovi. Ma le promesse non sono state mantenute - sottolinea ancora Piovella - Il posizionamento fuori dagli ospedali può essere utilizzato come hub per la raccolta delle immagini e l’elaborazione dei dati per formulare le migliori diagnosi anche utilizzando il lavoro remoto professionalmente valido da parte dei medici oculisti.

Condivisione dei dati e informatizzazione. - La rivoluzione digitale sta trasformando il mondo della medicina e può rappresentare la marcia in più per l’Oculistica. In Italia non esiste la raccolta e la condivisione dei dati. Per questo, secondo la SOI, introdurre sistemi informatizzati su base generale migliora la comunicazione con i pazienti e l’aderenza alle terapie oggi rispettate da non più del 50% delle persone. Ma … soprattutto migliora la sicurezza e riduce gli eventi avversi.

Un Sistema Digitale dedicato è in grado di trasformare l’assistenza ai pazienti oftalmologici. - conclude il Presidente SOI - La raccolta e la condivisione di dati significa poter estendere l’assistenza di alta qualità a tutti i pazienti. E’ possibile con questo ridurre del 38% la frequenza della rottura capsulare posteriore grazie alla possibile identificazione degli occhi che presentano malattie complesse capaci di generare un numero elevato di impegnative complicazioni. Basta inviare i pazienti difficili ai Chirurghi Oculisti più esperti. Gli investimenti per adottare tecnologia digitale garantiscono sostanziali risparmi per decine di milioni di euro ogni anno.

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