Le nuove frontiere dell’invecchiare “in salute”

I benefici della Papaya fermentata FPP® di Immun’Age®

  Salute  

Una interessante conferenza a Milano ha affrontato il tema così sentito e attuale dell'invecchiare “in salute” o Controlled Aging.

Molti gli interventi tutti utili a inquadrare il problema.

Si è partiti da un’analisi della vecchiaia nell'antichità, da parte del Dr. Michele Augusto Riva, Ricercatore di Storia della Medicina al Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, per arrivare all’età moderna in cui la vecchiaia inizia ad essere considerata come un processo patologico, un decadimento progressivo che deve essere combattuto come una malattia attraverso trattamenti specifici.

Al tempo stesso, il miglioramento delle condizioni di salute della popolazione porta ad un progressivo e graduale innalzamento dell’aspettativa di vita delle persone.

E anche all’aspettativa di vecchiaia in salute, con i primi approcci terapeutici anti-aging.

Oggi si sa che il permanere di uno stato di stress ossidativo agisce negativamente su tutte le funzioni del nostro organismo, non solo sui segni più esteriori. Le regine dello stress ossidativo sono le specie reattive dell’ossigeno (ROS), che si formano all’interno delle nostre cellule; prevalentemente, anche se non esclusivamente, a livello del mitocondrio.

Un’elevata produzione di ROS non compensata da adeguati sistemi antiossidanti fisiologici - e il conseguente accumulo degli stessi all’interno di organi e compartimenti - porta a uno stato di stress ossidativo, che conduce a livello cellulare sia alla morte cellulare (apoptosi) sia a uno stato di senescenza. A livello dell’intero organismo lo stress ossidativo prolungato è stato associato a patologie gravi come tumori e malattie neurodegenerative, che a loro volta risultano legate a doppio filo al processo di invecchiamento.

La medicina ora punta sempre più sul "controlled aging", nuova frontiera antiaging. Sicuramente l'alimentazione gioca un ruolo determinante in fatto di longevità.

Dagli orientali impariamo che è ottimo il consumo quotidiano di cibi fermentati; conosciamo tutti il sakè, la salsa di soya, o la zuppa di miso, ma la dieta nipponica ne prevede molti altri e la tecnica di fermentazione di alcuni alimenti è una tradizione antica e ben radicata non solo in Giappone.

La fermentazione nasce come metodo per la conservazione degli alimenti, utilizzato fin dall'antichità, che ne aumenta la conservabilità e la digeribilità.

Con questo processo si formano, ex-novo, molecole che nell'alimento originario non erano presenti: è questo il caso della Papaya fermentata FPP® (Fermented Papaya Preparation), che sotto il brand Immun'Age® viene distribuita in tutto il mondo. Tra gli integratori più noti ed imitati degli ultimi decenni, solo la versione originale, prodotta dall’azienda Osato e distribuita in Italia da Named, può vantare qualità testate da studi internazionali.

Grazie ad un processo brevettato ed unico di fermentazione di 10 mesi il frutto acerbo della Carica papaya Linn non OGM, viene “trasformato” da frutto multivitaminico in vero e proprio composto antiossidante e immunomodulante che, come da recentissima ricerca, è anche in grado di attivare la produzione di ATP a livello mitocondriale e quindi fornire energia subito pronta al cervello, un nuovo campo d'indagine, quest'ultimo, ancora tutto da approfondire.

Le virtù della Papaya fermentata FPP® originale “made in Japan” che viene studiata da ORI (Osato Research Institute), sono note da tempo anche alle nostre latitudini, ma le continue ricerche sugli effetti di questo estratto fermentato ci offrono nuove conferme.

Dopo uno studio del 2016 in cui si valutava la capacità protettiva di FPP® contro lo “skin aging” e da cui emergeva come FPP® fosse in grado di ridurre l'invecchiamento cutaneo aumentando le naturali difese antiossidanti della pelle (Experimental and Therapeutic Medicine, 2016), è stato recentemente pubblicato sulla rivista Antioxidants uno studio tutto italiano [Beneficial Effects of Fermented Papaya Preparation (FPP®) Supplementation on Redox Balance and Aging in a Mouse Model, Logozzi et al., Antioxidants 2020] che dimostra in vivo le capacità antiossidanti di FPP®-Immun'Age®. Come spiega il Dr. Stefano Fais, dirigente di Ricerca presso il Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare all'Istituto Superiore di Sanità, ≪i risultati sono sorprendenti perchè valutano positivamente l'azione di FPP® sulla lunghezza dei telomeri. I telomeri sono la parte finale dei cromosomi, composti di DNA altamente replicato, che serve a “proteggere” il cromosoma, e che si accorciano ad ogni duplicazione, andando a definire l'età della cellula, la sua durata. Man mano che invecchiamo, i telomeri si accorciano, duplicazione dopo duplicazione, rendendo più fragili le nostre cellule e maggiormente esposte al deterioramento. La nostra ricerca testimonia come la somministrazione di FPP® induca un aumento dell'attività telomerasica oltre ad un aumento della lunghezza dei telomeri. A livello generale viene osservata anche una marcata azione antiossidante, in particolare mediata da GSH (glutatione, un tripeptide con proprietà antiossidanti). Avevamo già esplorato, grazie a un precedente studio pubblicato lo scorso anno sulla rivista Cancers [Oral Administration of Fermented Papaya FPP® Controls the Growth of a Murine Melanoma through the In Vivo Induction of a Natural Antioxidant Response, Logozzi et al., Cancers 2019], gli effetti di FPP® sia nella prevenzione sia nel trattamento dei tumori correlati alla risposta sistemica antiossidante; lo stress ossidativo, infatti, sembra avere un ruolo determinante nello sviluppo di tumori legati all'invecchiamento. In quello studio abbiamo evidenziato una riduzione della crescita tumorale e dei livelli plasmatici di ROS con aumento, invece, del livello di antiossidanti, di GSH e SOD-1 a livello plasmatico≫.

Come sottolinea il Dr. Stefano Erzegovesi, Direttore del Centro per i Disturbi Alimentari dell’Ospedale San Raffaele del Gruppo San Donato, ≪Il nostro cervello pesa solo il 2% dell'intero corpo, ma consuma il 20% dell’energia e dell’ossigeno totali, attivando, quindi, un’abbondante produzione di ROS. Ecco perchè l'alimentazione è così importante nel processo dell'aging: gli alimenti vegetali, variamente combinati per tipologia, caratteristiche e varietà, sono in grado di attivare la risposta antiossidante, andando a compensare la produzione di ROS in circolo. In modo particolare, l'apporto di polifenoli e fibre, ad es. attraverso l'assunzione di cereali integrali, legumi, verdure e frutta, supporta il benessere del cervello garantendo la giusta quantità di fitoestratti antiossidanti e tenendo sotto controllo in questo modo l'aging.

La Papaya fermentata, grazie al processo di fermentazione, migliora il microbiota intestinale, favorendo i batteri “amici” probiotici ed aumentando la biodisponibilità dei polifenoli naturalmente presenti nel frutto. Inoltre, alcuni studi scientifici hanno evidenziato un effetto regolatore della papaya sul fattore di trascrizione intracellulare Nrf2, uno dei fattori direttamente coinvolti nella produzione di molecole antiossidanti≫.

Oggi, quindi, come anticipa la Dr.ssa Evelina Flachi, nota nutrizionista e giornalista, nel suo libro “Le dieci mosse antietà” di Cairo Editore, ≪Studi scientifici dimostrano che è possibile trasformare l’invecchiamento, specie se precoce, in longevità, principalmente con l’alimentazione e lo stile di vita. Ecco allora per concludere i 10 consigli “pro-longevità”: 1. Mangiare bene e sano; 2. Moderare le porzioni; 3. Consumare cibi di qualità e sicuri; 4. Seguire il Five a day; 5. Bere nel modo giusto; 6. Curare il benessere fisico; 7. Promuovere il benessere emotivo; 8. Coltivare il benessere sociale; 9. Sviluppare il benessere intellettivo; 10. Favorire il benessere spirituale≫.

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