La startup Slow Stone è nata a Londra, da un concept tra arte e arredamento in cui protagonista è la pietra made in Italy

Slow Stone: tavoli, lampade e mobili che nascono dall’interpretazione di una lastra di marmo

  Arredo e Design  

Nel 2018, lo scienziato Roman Gonitel ha proposto all'artista e designer Samantha Oriegien Swaby una sua idea, spinto dalla curiosità di come poter capovolgere il tradizionale processo di progettazione. Invece di progettare prima e, poi, in un secondo tempo, incorporare una particolare pietra, secondo Roman, infatti, l’osservazione dei motivi naturali del marmo avrebbero ispirato l’artista dettando il design del progetto. Samantha fu subito intrigata dalla proposta di Roman e il viaggio ebbe inizio con la nascita di Slow Stone.

Tavoli, lampade e mobili nascono, così, dall'interpretazione di una lastra di marmo scelta con cura e in cui il design è dettato dalla lettura delle sue venature e irregolarità.

Pietra, marmo, granito, onice, pietre preziose ...

La creazione della terra ha impiegato infiniti anni e, oggi, si racconta attraverso le sue meraviglie naturali. Acqua, fuoco, terra e aria, sono gli elementi che combinandosi tra loro hanno dato origine alla terra. Gli uomini possono meditare sulla loro filosofia, creare miti e sconfiggere le loro paure, trovando conforto e fiducia nella loro immaginazione, ma la Terra conosce la verità. Come le nuvole creano un’immagine che sembra reale in chi le osserva, allo stesso modo ogni pietra racconta una storia. Meditare su ogni venatura e spaccatura, rimaste sepolte per anni in attesa soltanto di essere scoperte. Osservando l’infinita varietà di pietre, colori e sfumature si percepisce come la terra trasformi ogni suo elemento in una forma d’arte. La lavorazione del marmo permette di cogliere nuovi colori e trame, rivelando ogni volta un’immagine diversa rimasta nascosta nelle sue “ossa” di pietra.

Slow Stone guarda lentamente ogni pezzo di pietra, permettendogli di parlare e dettare la creazione, il design.

Slow Stone: tavoli, lampade e mobili che nascono dall'interpretazione di una lastra di marmo

Nel 2018, lo scienziato Roman Gonitel ha proposto all'artista e designer Samantha Oriegien Swaby una sua idea, spinto dalla curiosità di come poter capovolgere il tradizionale processo di progettazione. Invece di progettare prima e in un secondo tempo incorporare una particolare pietra, secondo Roman l’osservazione dei motivi naturali del marmo avrebbero ispirato l’artista dettando il design del progetto. Samantha fu subito intrigata dalla proposta di Roman e il viaggio ebbe inizio con la nascita di Slow Stone.

Tavoli, lampade e mobili nascono, così, dall'interpretazione di una lastra di marmo scelta con cura e in cui il design è dettato dalla lettura delle sue venature e irregolarità.

Pietra, marmo, granito, onice, pietre preziose ...

La creazione della terra ha impiegato infiniti anni e, oggi, si racconta attraverso le sue meraviglie naturali. Acqua, fuoco, terra e aria, sono gli elementi che combinandosi tra loro hanno dato origine alla terra. Gli uomini possono meditare sulla loro filosofia, creare miti e sconfiggere le loro paure, trovando conforto e fiducia nella loro immaginazione, ma la Terra conosce la verità. Come le nuvole creano un’immagine che sembra reale in chi le osserva, allo stesso modo ogni pietra racconta una storia. Meditare su ogni venatura e spaccatura, rimaste sepolte per anni in attesa soltanto di essere scoperte. Osservando l’infinita varietà di pietre, colori e sfumature si percepisce come la terra trasformi ogni suo elemento in una forma d’arte. La lavorazione del marmo permette di cogliere nuovi colori e trame, rivelando ogni volta un’immagine diversa rimasta nascosta nelle sue “ossa” di pietra.

Slow Stone, guarda lentamente ogni pezzo di pietra, permettendogli di parlare e dettare la creazione, il design. Ci vuole tempo per contemplare ogni lastra, nell’attesa che qualcuna

NOMMOS - Se ad ispirare Prometheus è stata la figura di un volto umano, in Nommos la pietra rievoca l’immagine di una tartaruga, creatura anfibia e terrestre, spesso protagonista di miti e leggende. L’ispirazione non nasce più dalla mitologia greca bensì dalle antiche tradizioni dei Dogon, popolazione originaria del Mali che venerava i cosiddetti Nommos, detti anche “maestri dell’acqua”, spiriti antropomorfi provenienti dal sistema della stella Sirio e stanziatisi sulla terra per vivere nelle acque del nostro pianeta. Il nome Nommos è quindi un tributo a queste creature mitologiche che, come la tartaruga, si caratterizzano per il doppio legame con la terra e con l’acqua.

Ed è proprio questo doppio legame ad essere raffigurato attraverso il complemento d’arredo Nommos in cui la sagoma di marmo rappresenta la tartaruga che risale dall’acqua verso la terra ferma.

I piedistalli di forma esagonale, che richiamano il fenomeno naturale del Giants Causeway, circondano la struttura centrale e sono creati con materiali che richiamano alla mente i cinque elementi principali presenti in natura: così a terra, aria, fuoco, acqua ed etere corrispondono legno, vetro, ottone e marmo.

L'effetto all'interno degli elementi esagonali in metacrilato, che rappresentano l'aria e l'acqua, è stato creato a causa dei limiti dovuti a un lungo tempo di attesa per ottenere blocchi solidi di metacrilato colorato. L’artista e designer Samantha ha lavorato con lo specialista acrilico per creare l'illusione di blocchi solidi, con l'aggiunta di colla ottica inserita tra ogni strato per creare l'effetto di nuvole e acqua. Gli strati di metacrilato sono stati poi lucidati per creare un effetto di “trasformazione”; quando ci si muove intorno al pezzo, gli esagoni cambiano in base all’angolazione della luce. La difficoltà di ottenere i blocchi solidi di metacrilato ha consentito la creazione di qualcosa di più dinamico, e proprio come sulla Terra, sono questi elementi esagonali di aria e acqua che danno vita all'intero pezzo.

Nommos è una scultura che può essere utilizzata come tavolo o come elemento decorativo assecondando l’immaginazione di chi la possiede, come un vero e proprio pezzo d’arte.

Dimensioni: 125 cm x 185 cm (circa)

WINGS OF CHERUBIM - La lampada Wings of Cherubim è un omaggio alla magica figura del cherubino. I significati esoterici e mitologici dei cherubini sono molti e tutti riguardano esclusivamente la luce. “Brillanti” è il significato che l’etimologia ebraica attribuisce al nome Kerubim. Nella mitologia i cherubini furono i primi ad essere creati con lo scopo di divenire guardiani del Giardino dell’Eden e di essere custodi della verità. I cherubini brillano dell’intelligenza divina e illuminare è la loro felicità. Così anche la lampada Wings of Cherubim irradia lo spazio di luce e calore. Partendo dalla forma naturale dell'ala intravista nel marmo, l’artista e designer Samantha Oriegien Swaby ha ricreato un riflesso della stessa scolpito nell'argilla.

In fase di asciugatura però, la scultura ha iniziato a scricchiolare e vedendo formarsi tante piccole crepe, Samantha pensò che stesse per rompersi e che avrebbe dovuto coprirla per farla asciugare lentamente. Dopo aver visto l’immagine di quello che per Samantha sembrava essere un vero disastro, un amico le fece notare quanto le crepe rendessero l’ala più bella, suggerendole di riempirle con l'oro, come l’arte giapponese del Kintsugi. Elettrizzata da questa idea, Samantha si è accorta di quanto a volte quello che sembra essere un errore può rivelare qualcosa di migliore e la creazione di Wings of Cherubim si è caricata di un significato ancor più grande. È stato così realizzato uno stampo della scultura in resina trasparente e le fessure in corrispondenza delle crepe sono state poi riempite d’oro. Il marmo è stato poi impresso con una macchina CNC a getto d'acqua con lo stesso dettaglio scolpito nell'ala in resina per crearne un riflesso nel blocco in marmo che ha ispirato l'intero pezzo. Un anello in ottone abbraccia le due ali e gli elementi geometrici centrali in ottone, raffiguranti la simbologia sacra, permettono alla luce di diffondersi attraverso la lampada creando un fascio di luce che si propaga dalla parete attraverso lo spazio.

Dimensioni luce: 185 cm x 115 cm (circa).

TAVOLO PROMETHEUS - Il tavolo Prometheus può essere definito il protagonista principale della collezione “Stories of Creation”. L’immagine del volto di un uomo bendato, creata dall’intreccio di venature e sfumature della pietra, richiama alla mente il viso di Prometeo, figura mitologica che ha sfidato gli dei per ridare il fuoco all’umanità ed è proprio l’imponente sagoma di questo volto incastonata nel marmo Saint Laurent, che rappresenta il punto di partenza del tavolo “Prometheus”. È la lastra di marmo stessa che racchiude in sè il volto di Prometeo, rimasta nascosta per secoli prima di essere scoperta per essere poi trasformata in un pezzo unico capace di coniugare le caratterisitiche di un complemento d’arredo con l’eleganza e la creatività dell’arte. La sagoma della testa di Prometeo è stata ricavata ritagliando una lastra di marmo Grey Saint Laurent e i dettagli del volto sono stati enfatizzati utilizzando la tecnica del getto d’acqua. Le foglie d’oro sono state poi utilizzate per ricreare la benda sugli occhi di Prometeo, a voler simboleggiare l’ essere accecato dal suo desiderio oltre che espressione del fuoco stesso. In fase di lavorazione e per conferire maggior intensità all’oro, questo viene sfregato per esaltare le venature bianche del marmo. Il piano del tavolo è in legno bruciato a simboleggiare ancora una volta il potere del fuoco necessario nell’antichità per ardere la legna, riscaldarsi e cucinare. L’utilizzo del bronzo brunito per creare la base del tavolo non è casuale ma è un ulteriore richiamo all’importanza del fuoco che viene utilizzato sin dall’antichità per forgiare e plasmare qualsiasi tipo di metallo. L'intera struttura poggia su gambe in metacrilato trasparente che conferiscono all’insieme un senso di leggerezza e evanescenza quasi a rappresentare il carattere etereo dei miti e delle leggende.

Info: Slow Stone - 23 Ely Place, London EC1N 6TD, UK - info@slowstone.art - www.slowstone.art.

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