Le Donne del Vino "coltivano" le nuove generazioni con offerte formative in Italia e all’estero

Associazione Le Donne del Vino: il Progetto Future

  Food and beverage  

Martedì 14 gennaio, a Milano, presso la sede dell’Unione Italiana Vini Società Cooperativa, in Via San Vittore Al Teatro 3, Donatella Cinelli Colombini, presidente della Associazione, senza scopo di lucro, Le Donne del Vino, nata nel 1988 per promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva, ha presentato le novità 2020.

Secondo una delle ultime ricerche del Censis, le donne italiane a capo di aziende agricole coltivano il 21% della superficie agricola utilizzabile, ma producono il 28% del Pil agricolo. Dal 2003 al 2017, poi, le donne manager rurali sono cresciute del 2,3%: è l’unico comparto economico tradizionale con questa variazione positiva, portando un pensiero differente e orientato all’accoglienza e alla diversificazione. Un rinnovamento questo che che ha contribuito in modo positivo alla crescita dell’intero settore.

Dopo aver precisato che il tema che sarà sviluppato nel corso di quest’anno, “Vino, Donne e Ambiente”, la Presidente dell’associazione, che conta, oggi, quasi 900 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste, ha illustrato il Progetto FUTURE, lanciato a Vinitaly 2019: un ventaglio di opportunità formative, in Italia e all’estero, dedicate alle donne under 30.

Il Progetto FUTURE, infatti, è il catalogo, on line, delle offerte formative pensate proprio per le Donne del Vino italiane (cantine, enoteche, ristoranti, agenzie di comunicazione, marketing e consulenza, sommelerie) sotto i 30 anni che pensano al settore vino per il loro futuro lavorativo. Il progetto consente di conoscere meglio, dal di dentro, le attività del settore enologico e capire quali competenze sono richieste per ricoprire i singoli ruoli. Il catalogo, quindi, è un archivio telematico, consultabile sul sito www.ledonnedelvino.com con proposte in cantine, enoteche, ristoranti, agenzie giornalistiche, di pr e studi di consulenza enologica, tutte attività guidate da associate. Quest’anno il catalogo è arricchito con le offerte delle Donne del Vino estere incontrate durante il primo meeting mondiale, tenutosi a Milano lo scorso novembre al Salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento (Simei) per creare un virtuoso network internazionale di scambi e confronto di esperienze.

L’dea base di Future - ha detto Alessandra Boscaini, delegata del Veneto che ha lanciato il progetto - è quella di riunire in un solo database le attività esistenti in modo che servano da stimolo per le Donne del Vino, convincendole a dare un contributo alla crescita professionale delle nuove generazioni. Vogliamo introdurre le donne nella vita vera del mondo del vino, quella reale, di tutti i giorni, a contatto diretto con l’azienda. Un’offerta formativa di grande utilità per le giovani generazioni.

Sono già oltre 30 le proposte delle Donne del Vino per le under 30 pubblicate sul sito internet: si va, ad esempio, dalla visita alla Fattoria didattica della vignaiola Bruna Ferro a San Marzano Oliveto, in Piemonte, alla masterclass sul turismo del vino proposta dalla Presidente Cinelli Colombini nella sua Fattoria del Colle in Val d’Orcia, Toscana. Alessandra Boscaini (Masi, Veneto), invece, propone una expertise nella tecnica dell’appassimento delle uve, mentre Filomena Saponari (VignaFlora, Puglia) offre una lezione sulla potatura secca. Con le Donne del Vino, si impara anche “come realizzare una piccola azienda agricola” (idea di Antonella Corda, Sardegna), a conoscere i vini della Calabria (Maria Rosaria Romano, sommelier, Calabria) o alcuni segreti per vendere vino con una giornata di formazioni (Lavinia Furlani, WineMeridian, Veneto). Chiara Lungarotti, poi, propone stages formativi di 3 mesi in Umbria.

Altre imprenditrici propongono delle giornate didattiche come Daniela Mastroberardino (Terredora, Campania); Elena Zeni (Zeni 1870, Veneto); Cristina Ascheri (Cantine Ascheri, Piemonte); Vincenza Librandi (Librandi, Calabria); José Rallo (Donnafugata, Sicilia).

La prima proposta dall’estero, già online, arriva da Erika Ribaldi, massima esperta di marketing e mercati orientali, che offre un anno di tutoring gratuito a tre giovani donne che vogliono imparare il commercio del vino in Asia.

Altre offerte si concretizzeranno, poi, durante il 2020 in aziende della Nuova Zelanda e del Cile, che offriranno periodi di stage all’interno di cantine vinicole gestite da donne.

Tra i momenti di formazione già in calendario figurano anche i corsi di Wset Wine & Spirit Education Trust, riconoscimento internazionale di educazione al vino: il primo corso è organizzato in Piemonte, a Gavi, dal 21 al 23 febbraio. Il corso si svolgerà in altre regioni italiane dal nord al sud e sarà a cura di Alessandra Fedi Wine Educator e Chiara Giorleo.

Le giovani interessate ad una delle attività presente nel catalogo devono mettersi in contatto direttamente con l’azienda e la Donna del Vino che propone l’attività formativa (cioè, non con la segreteria delle Donne del Vino).

In merito al tema di quest’anno, “Donne, Vino e Ambiente” è stato annunciato che l’avvio del progetto “Donne in classe A” sull’innovazione e il risparmio energetico in cantina.

Il programma delle iniziative si aprirà il 31 gennaio in Toscana con il convegno su “Donne vino e credito” in occasione di Wine&Siena, dove sarà presentata una ricerca condotta dall’Università di Siena sull’accesso al credito delle donne del vino in Italia. Si prosegue con la tradizionale Festa delle Donne del Vino (1-14 marzo) con eventi in tutta Italia. A Vinitaly (19-22 aprile), le Donne del Vino saranno protagoniste di una degustazione internazionale curata dal giornalista Ian D’Agata. In maggio, poi, due Donne del Vino avranno l’opportunità di volare in Canada per partecipare alla giuria della Sélections mondiales des vins Canada, che si svolge ogni anno in Québec sotto la direzione di Nancy Rossi. A fine giugno, è in programma il meeting nazionale, che si terrà nelle vigne di Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio dell'Umanità Unesco (26-28 giugno). In autunno, infine, si premierà il Personaggio dell’Anno.

Abbiamo in progetto anche la creazione di un Annuario mondiale, cartaceo e on line, delle Donne del Vino - ha concluso Donatella Cinelli Colombini - Siamo un’associazione plurale, che lavora in gruppo, e tanto. Nell’ultimo anno in Italia siamo crescite ulteriormente con 78 nuove socie. Stiamo puntando sull’internazionalizzazione e ci muoviamo su fronti differenti».Info: www.ledonnedelvino.com

Giovanni Scotti

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