La Marmolada, il picco più alto delle Dolomiti, grazie alla Funivia Marmolada - Move to the Top, invita a panorami mozzafiato

Marmolada: il gigante delle Dolomiti

  In viaggio tra gusto e cultura  

Patrimonio mondiale Unesco da 10 anni.

Le Dolomiti possano vantarsi di questo titolo prestigioso e meritatissimo: 9 sistemi montuosi distribuiti su 5 province e 3 regioni.

Un “patrimonio di tutta l’umanità” che, per definizione, dovrebbe essere goduto da tutti e pienamente accessibile. Ma non è sempre così.

Le barriere da superare sono tante, non solo architettoniche, ma spesso anche psicologiche ed umane.

Davvero meritoria quindi l’iniziativa avviata dalla società Funivia Marmolada - Move to the Top e Assi Onlus, che hanno raccolto ad un tavolo, per il convegno “Senza Limiti - Dammi un punto d’appoggio e ti scalerò la montagna”, vari soggetti del territorio, chiamati a collaborare ad un progetto comune.

A conclusione dell’incontro, svolto il 23 luglio a 3200 metri di altezza, davanti a un panorama mozzafiato di cime rosa e viola, ghiacciai e strade ferrate, si è giunti alla firma del documento di intenti, preludio a prossime azioni operative per facilitare il turismo accessibile.

Soprattutto in vista dei due appuntamenti dei Campionati mondiali di sci alpino 2021 a Cortina e delle Olimpiadi Milano Cortina 2026.

Non stupisce che l’iniziativa sia partita da funivia Marmolada, il potente impianto che da Malga Ciapela, a 1500 metri, nel comune di Rocca Pietore, porta con due enormi balzi a Punta Rocca, di fronte a Punta Penia di 3340 metri, il picco più alto di tutte le Dolomiti.

La funivia della Marmolada, di proprietà della famiglia Vascellari, a cui appartiene anche funivia Tofana di Cortina, é all’avanguardia da più di cinquanta anni per l’assenza di barriere architettoniche, il che consente a disabili in carrozzella di giungere agevolmente senza ostacoli fino alla splendida terrazza panoramica che si affaccia a 360° su un panorama infinito che spazia dal bellunese al Trentino.

Una funivia all’avanguardia, dunque, nel favorire l’accessibilità.

Il messaggio che parte dal convegno sulla Marmolada e il documento conclusivo “Articolo 3343. Dall’alto del futuro” invitano non solo ad essere più sensibili e proattivi sul tema del turismo accessibile, ma anche ad apprezzare quei tesori naturali di cui è ricco il nostro territorio.

Il territorio della Marmolada infatti offre notevoli spunti per un itinerario pieno di scoperte.

Il massiccio stesso non ha solo un valore naturalistico e geologico, ma anche un enorme valore storico. Basti pensare al Museo Marmolada Grande Guerra 3000, il museo multisensoriale e multimediale più alto d’Europa, collocato a Serauta, che con i suoi 300 metri quadrati di esposizione racconta la vita degli uomini in battaglia tra le rocce durante il grande conflitto del ‘15-‘18.

All’esterno si visitano i luoghi stessi della Grande Guerra: trincee, depositi, bocche d’artiglieria, posti di guardia.

Senza dimenticare il particolare affetto che riservò a questo gigante delle Dolomiti Papa Giovanni Paolo II, che arrivò qui più volte, anche nel 1979, quando andò a benedire la “Madonna delle Nevi“ nella Grotta scavata dagli Alpini.

Le stesse escursioni a piedi, per chi ha sufficiente allenamento, fanno conquistare piano piano, passo dopo passo, panorami sorprendenti.

Ad esempio verso Malga Ombretta e il Rifugio Falier: all’arrivo, dopo aver contemplato dalla terrazza tramonti viola sul Civetta, il Pelmo, l’Antelao, si viene premiati dai piatti saporiti della montagna, affettati e formaggi di malga, minestra d’orzo, polenta, salsicce e funghi, strudel.

Ai piedi della Marmolada una sosta da non perdere è quella nel delizioso borgo di Sottoguda, tra i borghi più belli d’Italia e l’unico delle Dolomiti: balconi fioriti, case in legno, pupazzi che ricordano gli antichi mestieri, i “tabiei”, tipici fienili e una chiesetta del Cinquecento.

Vicino il famoso Serrai era, fino all’anno scorso, un canyon protetto dall’Unesco attraversato da un pittoresco trenino. Dopo l’alluvione di ottobre 2018 é devastato e impercorribile, in attesa di un faticoso ripristino, a dimostrazione della fragilità di questo splendido territorio.

Per alloggiare:

Ottimo l’Albergo Ristorante Baita Dovich: atmosfera rilassante, ambiente pittoresco e ottima ristorazione.

www.baitadovich.it

www.funiviemarmolada.com

www.museomarmoladagrandeguerra.com

Franca D.Scotti

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