Irene Carzoli, giovane designer allieva di Fabrizio Ferri, responsabile del concept e della comunicazione visiva del locale, ha creato il logo del ristorante attingendo dalla memoria affettiva evocata dai tipici âanimali da cortileâ, trasfigurandola in un tratto contemporaneo ironico ispirato ai cartoon. In equilibrio fra passato e futuro il logo-icona del locale, una vacca stilizzata dalla forma beneaugurante che ricorda un di ferro di cavallo.
Un simbolo ancestrale di fertilitĂ , presente in tutte le mitologie delle civiltĂ antiche, da Pasife allâomerica Giovenca, nelle tradizioni agresti e nella poesia, fino allâapparente corruzione del termine, che è divenuto un intercalare irriverente e mai volgare. Uno sberleffo innocente per non prendersi troppo sul serio e lanciare con leggerezza un messaggio di auspicio che finalmente lâera delle âvacche magreâ stia per terminareâŚ
Irene Carzoli ha progettato gli interni del locale, riprendendo le coordinate tipiche dellâosteria, mixandole con elementi di arredo contemporaneo, come le tradizionali sedie Bidermeier in legno wengĂŠ, che convivono assieme a finiture, materiali e arredi di gusto contemporaneo. Il locale si trova negli spazi di una ex tipografia che stampava libri di pregio, attualmente tutelata dalle Belle Arti. La ristrutturazione e gli arredi costruiscono dunque lâidentitĂ del locale, accogliente ma non rustico, ricercato, ma non freddo. Il pavimento in ceramica colorata LaFaenza Nouvelle ha un aspetto âdecapatoâ simile al legno chiaro. Lâilluminazione è affidata a faretti e applique disegnati dallâArchitetto Luca Sacchetti per Bottega Gadda. La ristrutturazione, attuata nellâottica del restauro conservativo, valorizza alcuni elementi originari dello spazio, come alcune pareti lasciate senza intonaco che rivelano i laterizi. Grande enfasi nella scala di ingresso che porta al soppalco, un elemento funzionale e decorativo al tempo stesso, di grande impatto scenografico. Gli interni giocano sui colori caldi, dal rame al rosso, dal legno naturale al wengĂŠ delle sedute e dei tavoli.
Nella vetrina sono inserite due âTVâ di TERACREA che contengono piante aromatiche, e le illuminano, regalando allo spazio una suggestione estetica originale.
Lo chef, Andrea Chiriatti, nato a Galatina, nel cuore della Grecia Salentina, diplomato allâIPPSSAR di Santa Cesarea Terme come âTECNICO DELLE ATTIVITAâ ALBERGHIEREâ, vanta collaborazioni eccellenti, che lo hanno aiutato a sviluppare la sua naturale creativitĂ , attraverso una profonda conoscenza degli alimenti e delle tecniche di cottura. Eâ stato assistente di Michel Bourdin, il mitico chef del Connaught Hotel di Londra, ha svolto una significativa esperienza con il sommelier dellâEnoteca Pinchiorri, è stato Chef di partita presso lâagenzia fiorentina di catering Galateo, e ha svolto attivitĂ di Chef al Simon Boccanegra di Firenze, presso il quale ha gestito per 3 anni una scuola di alta pasticceria creativa.
La sua passione per la qualitĂ assolute delle materie prime che lo porta a cercare aziende e produttori di eccellenza, per la sperimentazione delle tecniche di cottura e il recupero delle tradizioni, gli hanno ispirato il progetto di creare un ristorante con una sua impronta personale e originale. E lâidea di un ristorante innovativo e tradizionale al tempo stesso, nata quasi per gioco da una conversazione fra amici, oggi diventati soci, ha preso forma nel nuovo spazio di piazzale Lavater..
Lo spirito gastronomico del Porca Vacca rappresenta una originale evoluzione della tradizione italiana, e in generale dalle eccellenze italiane che vedono protagoniste le carni di assoluta qualitĂ . Lo chef Andrea Chiriatti propone unâattenta rielaborazione artistica dei piatti, che tuttavia prevedono tradizionali metodi di cottura, grill su vetro ceramica, vapore, forno, nel pieno rispetto della materie prime, carni argentine, toscane, maialino di Cinta Senese, selezionate accuratamente, cosĂŹ come i salumi della Spagna e dell´Argentina, Serrano e Pata Negra, i salumi toscani dellâAntica Macelleria Falorni, le bresaole della Val Chiavenna, i formaggi DOP rigorosamente artigianali.
Le paste dei primi sono fresche e preparate in casa con farine e verdure biologiche.
Anche la Carta degli Oli è frutto della ricerca dellâeccellenza, e prevede il Laudemio del Castello Poppiano Conti Guicciardini, lâOlio extravergine di oliva dellâAzienda Agrituristica Podere il Castagneto Rufina, il Viola DOP Colleruita dei Colli di Assisi. Non manca il prezioso aceto balsamico "Oleum Olivae" dellâ Acetaia San Giacomo Campagnola. Il segno della grande attenzione ai particolari è la âcarta del saleâ, che prevede il sale marino del Madagascar con erbe aromatiche creole, sale marino nero delle Hawaii, sale rosa dellâHimalaya, e ancora pepe bianco Muntok indonesiano, pepe rosa del Sud America, pepe verde dellâIndia, peperoncino frantumato del Nord Africa.
La Carta dei Vini, creata in collaborazione con Francesco Schiamone, appassionato sommelier e grande professionista che opera da anni a Milano come consulente per importanti ristoranti e locali, annovera vini italiani autoctoni provenienti da vitigni predefiniti come Morellino di Scansano, Tignanello Sassicaia, Barbaresco di Gaia, Compagnoni Francia Corta, Inama, Tocai rosso, Schioppettino, Terre di Giumara etc...
Particolare attenzione è riservata ai dolci, grande passione dello chef.
Anche gli accessori della tavola avranno la stessa attenzione dedicata agli alimenti, le posate infatti sono dâargento per dare al palato una sensazione meno fredda, piatti di ceramica Fine Bon China della Schonhuber Franchi, bicchieri di cristallo e magnesio.
Aperto a pranzo e cena
Chiuso sabato a pranzo e domenica
Ulteriori informazioni: Porca Vacca - Piazzale Lavater (angolo via F. De Filippi) - 20141 Milano -
Tel. +39 02 20520503 - Fax +39 02 20420665 - -