Isola di Albarella: un’installazione artistica dedicata alla natura

10/06/2020


Tramite l’arte, che sa toccare leve emotive, sensorialità e percezioni profonde, l’Isola di Albarella, l’isola green per sportivi e famiglie, che si trova nel cuore del Parco Regionale Veneto del Delta del Po, continua a trasmettere ai suoi ospiti un importante messaggio di sensibilizzazione verso la natura.

L’isola di Albarella, collegata alla terraferma da una strada panoramica, lo ricordiamo, si estende per 528 ettari coperti dalla macchia mediterranea, con due milioni di alberi di 150 specie arboree diverse, tra cui il pino marittimo e il pioppo bianco, il “Populus Alba” da cui l’isola prende il nome. L’isola è l’habitat naturale di daini, fagiani, lepri, aironi, falchi di palude e fenicotteri rosa. Strutture sportive come un campo da golf 18 buche, 24 campi di tennis, un maneggio, postazioni per tiro con l’arco e aree per le attività acquatiche, senza dimenticare i sentieri per la corsa e la bici, rendono Albarella una destinazione perfetta per gli appassionati di sport. Allo stesso tempo, grazie ai numerosi servizi e iniziative pensate per i più piccoli, l’isola accoglie le famiglie che desiderano trascorrere le vacanze a contatto con la natura. Dallo scorso lunedì 8 giugno, in onore della Giornata Mondiale dedicata agli Oceani all’interno dell’Isola di Albarella, infatti, è stata sistemata l’installazione artistica “Il Grande Orecchio”, realizzata da Vera Bonaventura e Roberto Mainardi di Officinadïdue.

Questo è sicuramente il momento migliore per questa anteprima. - spiega Mauro Rosatti, direttore generale dell’Isola di Albarella - Roberto Mainardi e Vera Bonaventura ci trasmettono con il loro eco la necessità di salvaguardare e valorizzare questa bellissima natura, che circonda l’Isola di Albarella, parte del Delta del Po. Sarà sicuramente un’esperienza unica ed emozionante, che prossimamente potrà essere ulteriormente arricchita con altre opere che presenteremo.

Il Grande Orecchio”, visibile ed ascoltabile dalle 8 alle 20, a intervalli di circa mezz’ora, è un vortice che esce dall’acqua del laghetto Palancana, accompagnato dal rumore della natura del mare, e si propaga verso l’alto. Una forza che si spinge contro l’ordinario e genera mondi, anziché risucchiarli. Un gorgo che induce a focalizzarsi sull’ascolto di un mondo sottomarino

L’orecchio ha una grande antica simbologia ed è associato alla saggezza, alla saggezza dell’ascolto, all’ascolto di un suono che si fa interiore. - dichiarano Vera Bonaventura e Roberto Mainardi - Se è vero, come ci dicono gli scienziati, che fra 30 anni avremo più plastica nel mare che pesci, c’è da farsi delle domande e trovare delle strategie evolutive adesso, se sapiens è l’appellativo che ci siamo dati.

Il Grande Orecchio”, che è il modo di ascoltare un ecosistema fragile come quello marino, è un’anteprima della mostra “Evoluzioni”, dedicata alla sensibilizzazione sul cambiamento climatico, al tema della biodiversità e al dialogo uomo-arte-natura, che sarà inaugurata a fine giugno (l’inaugurazione era prevista per il 1° maggio, ma è stata rinviata a causa dell’emergenza sanitaria).

Ricordiamo che Officinadïdue ha già realizzato l’opera “Urlo di Vaia” dopo la tempesta che ha colpito l’altopiano di Asiago e le Alpi orientali nel 2018, installata nel percorso artistico di Arte Sella in Valsugana.

Un'ultima annotazione, sull’Isola di Albarella il Gruppo Marcegaglia gestiste due hotel e oltre 300 villette e appartamenti, ideali per soggiorni medio-lunghi.